Marco De Rosa e Christophe Constantin / Hannah Rowan e Stefano Cagol

Informazioni Evento

Luogo
A PICK GALLERY
via Bernardino Galliari 15/C 10125 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
01/11/2023

ore 18

Artisti
Stefano Cagol, Christophe Constantin, Marco De Rosa, Hannah Rowan
Curatori
Valentina Muzi
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Due mostre: doppia personale Street View di Marco De Rosa e Christophe Constantin e Sulla Materia e l’Energia con Hannah Rowan e Stefano Cagol, proposta da C+N Gallery CANEPANERI.

Comunicato stampa

STREET VIEW
Marco De Rosa e Christophe Constantin
a cura di Valentina Muzi

 

SULLA MATERIA E L’ENERGIA
Stefano Cagol e Hannah Rowan
a cura di C+N Gallery CANEPANERI

 


Inaugurazione mercoledì 1 novembre 2023, ore 18
2.11.23 – 13.01.24

 

A PICK GALLERY inaugura due mostre mercoledì 1 novembre alle ore 18, in via Galliari 15/C; la doppia personale Street View di Marco De Rosa e Christophe Constantin e Sulla Materia e l’Energia con Hannah Rowan e Stefano Cagol, proposta da C+N Gallery CANEPANERI.
Come ogni anno, in occasione dell’art week torinese, A PICK GALLERY invita una rinomata galleria a condividere lo spazio espositivo e a collaborare in un progetto artistico. Questa volta avremo l’onore di ospitare C+N Gallery CANEPANERI che ha sede a Genova e Milano.

 

 

STREET VIEW

 

Street View unisce le ricerche di Marco De Rosa (Roma, 1991) e Christophe Constantin (Montreux, Switzerland, 1987).

Con Street view non vorrei solo indagare le mille sfaccettature dei segni che animano il nostro quotidiano, ma questionare lo spazio della galleria, facendola diventare una porzione di mondo dove il pubblico entra e trova elementi che ha sempre ignorato, rivoluzionati e resi opere d’arte, facendo affiorare quesiti tanto sui lavori quanto sull’arte.” Così Valentina Muzi, curatrice del progetto, presenta la mostra.

De Rosa indaga lo spazio in cui opera; attraverso diversi medium, immortala squarci di vita quotidiana cristallizzati in un tempo che sfugge al suo inesorabile ritmo. Strumenti di misurazione, attrezzi da lavoro e personaggi comuni diventano protagonisti tanto nel processo creativo quanto nelle opere. La sua attenzione si posa spesso su strumenti tecnici e su oggetti comuni per gli artisti (casse di trasporto, telai, cornici, strumenti) che nelle installazioni presenti in Street wiew assumono una valenza strutturale e compositiva, dialogando con lo spazio. Allo stesso modo i lavori di Constantin portano l’attenzione dello spettatore sulla ricontestualizzazione degli oggetti della vita quotidiana. Gioca a rappresentare la realtà con cinismo e auto-ironia. Entrambi sono soliti estrapolare l’essenza banale e ordinaria delle cose che ci circondano, restituendola al pubblico con uno sguardo tanto irriverente quanto profondo.

 

Nella mostra pensata per gli spazi di A PICK GALLERY si riversano così elementi sottratti dalla realtà, normalmente presenti nelle strade e nei cantieri. Oggetti che raccontano una storia che abbiamo già visto, letto, memorizzato, attraverso cartelli stradali e segnaletica varia, strisce pedonali che abbandonano l’asfalto e si accavallano, tombini e materiali di imballo. Una cartolina di un intero quartiere che si scompone e si sposta tra i muri bianchi della galleria.

 


SULLA MATERIA E L’ENERGIA

Due artisti che si muovono sulla stessa lunghezza d’onda, pur nelle differenze, Stefano Cagol (Trento, 1969) e Hannah Rowan (Brighton, 1990) espongono per la prima volta insieme in una mostra poetica e allarmante al tempo stesso, che affonda nella capacità di mettersi a confronto con gli elementi e con lo spirito degli elementi. Entrambi hanno affrontato le trasformazioni della materia come origine delle attuali questioni ambientali e crisi della società, partendo dall’acqua, elemento essenziale per gli esseri viventi, e dalla perdita dei ghiacci. Rowan aderisce alle istanze dell’idrofemminismo, Cagol ha presentato il suo celebre The Ice Monolith lasciato fondere alla Biennale di Venezia nel 2013, anno in cui esce “Hyperobjects” di Timothy Morton, per poi parlare di diluvio e di noi umani come diluvio.

In mostra, Cagol e Rowan presentano ognuno un’opera video recente di grande effetto e una serie di opere installative. Entrambi gli artisti sono rappresentati da C+N Gallery CANEPANERI (Milano / Genova, Italia).

Il titolo dell’opera video di Hannah Rowan Tides in the Body è una citazione da Virginia Woolf, usata anche dall’idrofemminista Astrida Neimanis, autrice di “Bodies of Water. Posthuman Feminist Phenomenology”. L’artista inglese, nel guardare alla nostra complessa relazione con l’acqua, i sistemi geologici ed ecologici, si è spinta nel grande nord, nei mari della Groenlandia, dove va al largo – pericolosamente – su un iceberg. «Volevo imparare a conoscere il ghiaccio attraverso la forma penetrante del mio corpo carnoso, ghiaccio contro pelle, membrana contro membrana. Il ghiaccio era scivoloso», scrive sul diario in cui ricorda quei momenti, e continua «Mentre ero distesa con l'orecchio sinistro premuto sulla superficie dura e fredda e gli occhi rivolti verso l'oceano, potevo avvertire il movimento interno del ghiaccio. Ascoltavo i gorgoglii digestivi del ghiaccio che veniva metabolizzato dal contatto con l'acqua marina più calda e con la temperatura dell'aria». Rowan poi si ferma sulla costa e abbraccia un blocco di ghiaccio, nuda, inerme ma in totale armonia, con un materno atteggiamento protettivo nei confronti delle nostre riserve d’acqua, del nostro futuro.

Stefano Cagol invece ha usato più volte il fuoco come simbolo del nostro atteggiamento antagonista nei confronti della natura, della nostra volontà di dominio, dell’influenza antropogenica su riscaldamento globale e sparizione dei ghiacci. In mostra troviamo l’opera video Far Before and After Us, realizzata per la Biennale di Venezia dello scorso anno, padiglione dello stato di Perak-Malesia, nella quale l’artista aziona una fiaccola in un paesaggio montano innevato, aspro, memore di antiche ere geologiche, precedenti alla presenza dell’essere umano, aprendo a un possibile futuro oltre noi. «Cagol ha sviluppato le proprie teorie, ricorda Elisa Barison in un saggio recentemente dedicato alla ricerca dell’artista. è convinto che la nascita dell'Antropocene possa essere fatta coincidere con la scoperta del fuoco da parte dei nostri antenati. In quel momento, l'essere umano inizia a elevarsi al di sopra degli altri esseri viventi e si mette in grado di manipolare, trasformare la materia e quindi di produrre molta più energia di quella di cui ha biologicamente bisogno per sopravvivere».

 

In occasione della Art Night promossa da TAG Torino Art Galleries, sabato 4 novembre A PICK GALLERY sarà aperta dalle ore 15.30 fino alle 23.


Il 3, 4 e 5 novembre, con la collaborazione di Lavazza, la galleria ospiterà Art Coffee Breakfast dalle ore 10 alle 12.00.

 

Le mostre saranno visibili fino al 13 gennaio 2024.

 

 

Short Bio

Stefano Cagol (Trento, Italia, 1969) è un artista contemporaneo basato in Italia. Ha studiato all'Accademia di Brera e alla Ryerson University di Toronto con una borsa di studio post-dottorato del Governo del Canada. Due volte vincitore dell’Italian Council (2023, 2019) del Ministero Italiano della Cultura e di premi come il Visit di E.on Stiftung e il Terna per l’Arte Contemporanea, ha partecipato a biennali come la 59., 55., 54. Biennale di Venezia; Manifesta 11; 14. Biennale di Curitiba; 2. OFF Biennale Cairo; 1. Xinjiang Biennale e 1. Biennale di Singapore. Gli hanno dedicato mostre personali musei come il CCA Center for Contemporary Art di Tel Aviv (2021); Museo MA*GA di Gallarate (2019); Galleria Civica di Trento (2016); ZKM Karlsruhe (2012) e Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (2000). Ricordiamo la mostra personale del 2022 in C+N Gallery CANEPANERI, Milano. Dal 2023 è direttore artistico di Castel Belasi, hub sulle questioni ambientali, e dal 2022 ha fondato la piattaforma “We Are the Flood” al MUSE Museo delle scienze Trento.

 

Christophe Constantin nasce in Svizzera à Montreux. Dopo aver frequentato il liceo artistico, ottiene un Bachelor of Arts nel 2013 à l’ECAV di Sierra nel cantone del Valese. Si traferisce a Roma dove, alla RUFA, si specializza in scultura in marzo del 2016. Durante il suo soggiorno romano espone in vari spazi della capitale italiana come Spazio Menexa, il Pastificio Cerere con delle mostre personali e in collettive presso la Nuova Pesa e la Galleria Mario Iannelli. Nel gennaio del 2016 fonda Spazio InSitu, un artist run’space nella periferia di Roma, dove tiene il ruolo di Direttore Artistico. Nel 2017 presenta in questo spazio una sua personale intitolata “BOH?!!”, mostra che segna un rovesciamento nella sua produzione, che fonda le basi della sua ricerca attuale. Fuori Italia, espone a Barcellona con una personale Spending time in Barcelona nel 2016, presentata nel centro d’arte Espronceda, dopo una residenza di 2 mesi. In Francia espone a Parigi da ChezKit (2017) e Orléans durante Living cube, entrambe collettive curate da Elodie Bernard. Nel ottobre 2018 presenta Petite Annonce nella colletiva DotLand#2 a Berlino; nell’ottobre dello stesso anno espone in Svizzera nella città di Martigny con una personale intitolata A traverso la tela Bianca curata da Anne Jean-Richard.
Nel Maggio del 2018, comincia una collaborazione con l’artista romano Marco De Rosa e insieme realizzano la loro prima bipersonale Porta e Finestra a Spazio In Situ.

 

Marco De Rosa nasce a Roma il 9 Novembre 1991. Frequenta il corso di Scultura presso la Rufa – Rome University of Fine Arts – dove consegue la laurea di secondo livello nel 2015. Tra il 2012 e il 2015 collabora come assistente con vari artisti. Nel 2016 apre insieme ad altri artisti coetanei lo Spazio In Situ, un artist-run space nel quartiere romano di Tor Bella Monaca dove attualmente lavora. Lavora attraverso vari medium tra i cui fotografia, pittura e istallazione, nonché video e sound art, creando opere che l’artista stesso definisce non-ready-made. Tra le sue mostre principali The Milky Way 06 Vera, curata da Damiana Leoni, Galleria Alessandra Bonomo, Roma (2022); Arrotino, curata da Valentina Muzi, Sala Santa Rita, Roma (2021); Made In Italy, curata da Porter Ducrist, Espace TILT, Renens – CH (2021); Chilometro 0, curata da Porter Ducrist, The Gallery Apart, Roma (2019); Biennale d’arte contemporanea di Mulhouse, Francia (2017); Placement presso CAAM (Centro Atlantico de Arte Moderno), Las Palmas de Gran Canaria / Spagna Triennale Europea di Stampa Contemporanea Estampadura, Toulouse, (2016).

 

Hannah Rowan (Brighton, Inghilterra, 1990) vive e lavora a Londra. Ha studiato Scultura al Royal College of Art di Londra e Fine Art alla Central Saint Martins di Londra. Tra le mostre personali ricordiamo “Tides in The Body” del 2023 in C+N Gallery CANEPANERI a Milano, “Chrysalis” del 2021, in Galerie Sebastien Bertrand, "Triple Point" del 2020 in Belo Campo in Lisbona, "Prima Materia" del 2019 in Assembly Point a Londra, "Bodies of Water: Age of Fluidity" del 2018 in White Crypt, a Londra. Mostre collettive: Galerie Sebastien Bertrand in Ginevra, Yours Mine and Ours Gallery in NY, Below Grand a NY, Walter Philips Gallery Satellite Space in Canada, Taipei Artist Village, Castel Belasi Trento, MUSE – Museo delle scienze di Trento, Wuhan Biennale China, Well Projects a Margate, Arusha Gallery a Bruton; Contemporary Sculpture Fulmer, Annely Juda, Assembly Point e Projektraum, a Londra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A PICK GALLERY via Bernardino Galliari 15/C, 10125 Turin - IT / M. +39 349 3509087 - +39 393 4317956
[email protected] / www.apickgallery.com / Tuesday-Saturday 3.30-8 pm

C+N Gallery CANEPANERI   Tuesday - Friday 10:00-18:00   Saturday By Appointment only
Foro Buonaparte 48, 20121 Milan - IT, +39 0236768281 –  Via Caffaro 22R, 16124 Genoa - IT, +39 010 2466316   www.canepaneri.com - [email protected]