Marco De Santi – Temporaneo

  • AMY-D

Informazioni Evento

Luogo
AMY-D
Via Lovanio 6, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
13/02/2025

ore 18

Artisti
Marco De Santi
Generi
personale, arte contemporanea

EconomArt di Amy-d Arte Spazio Milano apre la stagione espositiva 2025 con un progetto di Marco De Santi

Comunicato stampa

Amy-d Arte Spazio Milano presenta
TEMPORANEO
TRASFERIBILE
SOSTENIBILE
REVERSIBILE
INCOMPLETO
TRASFORMABILE
CONTAMINABILE
PERCORRIBILE
DEPERIBILE ...o l’esatto opposto
Un progetto di Marco De Santi
A cura di Francesca Balena Arista, Marco De Santi e Irina Suteu
Opening : 13/02 h.18.00
Presso Amy-d Arte Spazio, Via Lovanio 6, Milano.
Dal 13 febbraio al 4 marzo (ingresso libero).
EconomArt di Amy-d Arte Spazio Milano apre la stagione espositiva 2025 con un progetto di Marco De Santi
dal titolo
TEMPORANEO TRASFERIBILE SOSTENIBILE REVERSIBILE INCOMPLETO TRASFORMABILE
CONTAMINABILE PERCORRIBILE DEPERIBILE ...o l’esatto opposto
La galleria di ricerca milanese, ubicata nel centralissimo Brera District rinnova la partnership con la Scuola
del Design del Politecnico di Milano.
Questa mostra nasce da una riflessione sul tema delle installazioni, delle scenografie e in generale di tutti
quei dispositivi temporanei - quindi smontabili, riconfigurabili, provvisori-, che ci appaiono, per le loro
caratteristiche di trasportabilità e adattabilità,come veri e propri paradigmi del progetto contemporaneo.
Il titolo fa riferimento ad una lista di parole stilata durante un incontro tra Andrea Branzi, Michele De Lucchi,
Francesca Balena Arista e Marco De Santi nell’ottobre 2013, parole che diventano il punto di partenza per
una serie di opere e progetti esposti.
Nella porzione open della galleria, una grande installazione di Marco De Santi, inedita, dal titolo “Paradiso:
mondo triste“, un dispositivo scenico che riflette la separazione tra natura e spazio antropizzato.
L’installazione, con la sua pedana percorribile rialzata, offre un punto di vista sui modelli realizzati dagli
studenti, intesi come opere plurali. Questi modelli in scala sono scenografie evocative e narrative, a volte
realistiche a volte astratte e metafisiche, che esprimono differenti interpretazioni del tema da parte dei singoli
gruppi .
Per Andrea Branzi e Michele De Lucchi, “il modello è uno strumento di pensiero, di ricerca e di
rappresentazione“, anche nella prassi professionale.
Con il nome “La Scuola di Piazza Bausan“ coniato da Andrea Branzi nel 2014, si fa riferimento a una prassi
didattica sperimentale e di ricerca, che si pone fuori dalle modalità classiche e dalle tematiche tradizionali.
I docenti Francesca Balena Arista, Marco De Santi e Irina Suteu, assieme ai loro collaboratori, riconoscono
questo processo sperimentale come fondante del modus operandi del loro laboratorio di Metaprogetto.
Per questo, come opere ispiratrici, troviamo in esposizione le litografie di Andrea Branzi per le scenografie
del “Pinocchio”, realizzate in occasione della rappresentazione al Maggio Musicale Fiorentino del 1998,
EdizionI Lithos.
Allestimento di Marco De Santi
Assistenti all’allestimento: Stefano Gigliotti e Alessia Soressi
Disegni di Irina Suteu
Video “La Scuola di Piazza Bausan” di Francesco Clerici
Politecnico di Milano , Scuola del Design , Laboratorio di Metaprogetto sez. |3, Indirizzo Interior Design
A.A. 2024/25 ; 2023/2024 , 2022/2023
Docenti :Francesca Balena Arista , Marco De Santi , Irina Maria Suteu
Cultori della Materia: Stefano Gigliotti , Francesca Mannini , Alessia Soressi, Niccolò Chierichetti, Giada
Boromello, Francesco Antonelli.
Ringraziamenti :
Archivio Andrea Branzi e Nicoletta Morozzi Branzi
Laboratorio Immagine e Laboratorio Allestimenti della Scuola del Design del Politecnico Milano
Studio Labo / Brera District
Sponsor tecnici:
De Santi Design Snc
Caparol Spa
economArt di Amy-d Arte Spazio
La ricerca di Amy-d Arte Spazio, iniziata nel 2010 a Milano, con questo progetto partecipato, mira a
coinvolgere i linguaggi diversi dell’architettura, del design e dell’arte contemporanea, in nome dell’economia
circolare della sperimentazione per una ecologia consapevole della mente. Portare avanti il dialogo tra teoria
e prassi in architettura richiede uno sguardo attento alle evoluzioni recenti, che hanno visto emergere nuovi
strumenti, materiali e approcci concettuali.
La ricerca della forma e dello spazio attraverso la maquette.
L'attualità della dimensione materica del progetto.
La ricerca spaziale e formale finalizzata all'ottenimento di ambienti fisici caratterizzati da qualità
architettoniche che implicano un pieno coinvolgimento sensoriale trova ancora nel modello fisico lo
strumento più efficace, immediato e diffuso , capace di avvicinare lo spazio riprodotto a quello reale. Nello
specifico ambito dell'architettura è con il termine maquette che il modello assume la <> in grado di interagire realmente con il processo creativo, per il suo essere la materiale
cristallizzazione di un pensiero e anticipazione di realtà costruttiva , direttamente percepibile nella sua
tridimensionalità attraverso un'azione di controllo della forma attraverso l'uso dei sensi . In questi termini, la
maquette diventa tecnica di rappresentazione complementare e paragonabile al disegno, per il suo essere
un mezzo messo in campo da un progettista o team per sviluppare e poi presentare un'idea progettuale.
L’arte di fare la differenza -Arte relazionale e plurale : pensieri, percorsi, realizzazioni e luoghi delle
interconnessioni con la contemporaneità artistica e sociale.
Esempio di come le esposizioni temporanee possano essere concepite con un minimo di utilizzo di nuove
risorse, considerando al contempo l’aldilà di ogni elemento come parte del processo di progettazione.
L’esposizione sul concetto di transizione, quindi, praticando il luogo della mostra come quello in cui si
realizza la teoria come prassi, è progettata come “trasformazione necessaria” di una struttura preesistente
che, come per un organismo vivente, per esistere necessita di continui adattamenti. Reazioni e azioni
metaboliche capaci di sfruttare energia per rinnovare, accrescere e trasformarsi in nuovi organismi estetici in
una rigenerazione dello sguardo e dell’insieme.
ENG_IS
Temporary
Transferable
Transformable
Contaminable
Passable
Perishable
Incomplete... or the exact opposite
A project by Marco DeSanti
Curated by Francesca Balena Arista; Marco DeSanti; Irina Maria Suteu
Opening 13/02 h.18.00
From February 13th to March 4th (free entry)
EconomArt di Amy-d Arte Spazio Milano opens the 2025 exhibition season with “Temporary, Transferable,
Transformable, Contaminable, Passable, Perishable, Incomplete... or the exact opposite” a project by
Marco De Santi.
The milanese gallery, located in the heart of Brera district, in Via Lovanio6, renews the partnership with the
Design School of Politecnico di Milano.
The exhibition is born from a reflection on the theme of installations, set designs and more generally all
temporary devices which are also removable, detachable and provisional; due to their adaptability and
mobility these devices bare the quality of true paradigms of the contemporary projects.
The title makes reference to a list of words written during a meeting between Andrea Branzi, Michele
DeLucchi, Francesca Balena Arista e Marco De Santi, in october 2013, and in this occasion becomes the
starting point for a series of works and projects displayed in the exhibition.
The open area of the gallery hosts an original installation by Marco DeSanti, called “Paradiso un mondo
triste” (the Paradise is a sad world), a scenic device that reflects on the separation between nature and the
anthropogenic space.
The installation located on the raised podium, offers an overall perspective on the scale models designed by
the 2nd year, Interior design students from the design school of Politecnico di Milano, and represents an
interpretation of the theme and a collective body of work. The models are evocative and narrative set
designs, sometimes realistic, but also abstract and metaphorical.
For Andrea Branzi and Michele DeLucchi, “the model is an instrument for steering thought, research and
representation” also in the professional practice. Embracing this approach, in 2014 Andrea Branzi coins the
name “La scuola di piazza Bausan” to underline a pedagigical practice based on experiemntation and
research, that tresspasses the boundaries of classical teaching modalities and traditional themes.
Francesca Balena Arista, Marco DeSanti, and Irina Maria Suteu, the lecturers of the course, along with their
collaborators, recognize the afore mentioned approach and adopt it as the “modus operandi” in their
pedagogical practice.
For this reason, and to recall the inspirational value of his work, Andrea Branzi’s lithographs, of the set
design of “Pinocchio”, created for the performance during “ il Maggio Musicale Fiorentino” from 1998,
EdizionI Lithos, can be found in the exhibition.
Exhibition design by Marco De Santi
Assistant curators: Stefano Gigliotti e Alessia Soressi
Drawings by Irina Suteu
Video “La Scuola di Piazza Bausan” by Francesco Clerici
Politecnico di Milano , Scuola del Design , Laboratorio di Metaprogetto sez. |3, Indirizzo Interior Design
A.A. 2024/25 ; 2023/2024 , 2022/2023
Lecturers: Francesca Balena Arista , Marco De Santi , Irina Maria Suteu
Assistants: Stefano Gigliotti , Francesca Mannini , Alessia Soressi, Niccolò Chierichetti, Giada Boromello,
Francesco Antonelli.
Special thanks to :
Archivio Andrea Branzi e Nicoletta Morozzi Branzi
Laboratorio Immagine e Laboratorio Allestimenti della Scuola del Design del Politecnico Milano
Studio Labo / Brera District
Technical sponsors:
De Santi Design Snc
Caparol Spa
economArt di Amy-d Arte Spazio
The research of Amy-d Arte Spazio was initiated in 2010 in Milan, with the aim to pursue a participated
project that involves diverse languages from architecture, design and contemporary art, and has at its core
the circular economy of the experimentation for a conscious ecology of mind.
Taking forward the dialog between theory and practice in architecture, asks for a close attention to the recent
evolution of new tools, materials and conceptual approaches. The research of form and space through the
experimentation with models. The actuality of the material dimension of the project.
The formal and spatial research is geared towards obtaining physical environments with important
architectural qualities, that stir a full sensorial involvement and find in the physical model an efficient,
immediate and diffuse tool, for bringing together the real and representational spaces.
In the specific context of architecture the “maquette” is the material dimension - “la dimmenssione oggetto” -
of the model, interacting in this way with the real creative process and the crystallization of a thought and
anticipation of a constructive reality. This reality can be perceived in its three dimensionality through an
active control of th form and by engaging all senses. The “maquette” becomes a representation technique,
complementary and comparable to drawing, due to its potential of being a mean to achieve and present a
project idea.
The art of making a difference – Relational and plural art: thoughts, pathways, achievements and places of
interconnection with the contemporary art forms and sociality.
Example of how temporary exhibitions can be conceived with a minimum use of new resources, while
considering the afterlife of each element as part of the design process.
The exhibition on the concept of transition, therefore, practicing the place of the exhibition as the one in
which theory as praxis is realized, is designed as a "necessary transformation" of a pre-existing structure
which, as for a living organism, requires continuous adaptations to exist. Metabolic reactions and actions
capable of exploiting energy to renew, increase and transform into new aesthetic organisms in a
regeneration of the gaze and the whole.