Marco Dezzi Bardeschi – Autenticittà
Nel percorso espositivo, i visitatori potranno leggere, attraverso i progetti e i modelli esposti, la topografia urbana e l’evoluzione dei luoghi storici della città. I temi trattati affronteranno le problematiche aperte nel corso dei secoli relativamente allo sviluppo della città e alla reinvenzione del suo archetipo.
Comunicato stampa
L’iniziativa progettata e coordinata da Marco Dezzi Bardeschi rappresenta una stimolante occasione di riflessione e confronto sulla storia ed il futuro di Firenze, nella sua inscindibile simbiosi di centro storico, periferia urbana e territorio dell’antico contado: molte in questo senso sono state le imprese culturali promosse da Dezzi Bardeschi nei decenni scorsi, tutte sorrette da uno spirito critico che, nel discernere ed evidenziare i grandi momenti dell'innovatività intellettuale e creativa che hanno percorso la storia fiorentina, non rinuncia a portare il fuoco dell'attenzione sulle occasioni mancate e sui problemi irrisolti, per mettere tutto al servizio della contemporaneità e del futuro. In questa mostra Dezzi Bardeschi apre un proficuo “omaggio a Maestri indiscussi del passato proposti a guida ideale del suo impegno di artista” (Zangheri).
La sede delle Reali Poste degli Uffizi è stata scelta come ottimale postazione conclusiva delle precedenti stazioni espositive di AUTENTICITTA' la quale, com'è noto, ha già toccato, richiamando ogni volta una specifica attenzione tematica, diversi luoghi deputati della città (come l'Accademia delle Arti del Disegno e l'Accademia di Belle Arti in via Ricasoli, il Museo Marino Marini in piazza San Pancrazio, il Palazzo Medici Riccardi, La Palazzina Reale alla Stazione di Santa Maria Novella e l'Archivio Storico Comunale in via dell'Oriolo). Tengo qui a sottolineare che gli apprezzati incontri pubblici promossi in occasione delle singole tappe delle mostre stanno portando alla riscoperta della vitalità, forse troppo latente, del dibattito sui destìni dell'architettura e del futuro di Firenze alla luce del suo grande passato. Idee che, sostenute da prestigiose istituzioni cittadine aventi a capofila l’Accademia delle Arti del Disegno, sono state tradotte nella mostra, la cui costruzione – per la quale si sono attivati Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, il direttore degli Uffizi Antonio Natali e il direttore del Dipartimento di Architettura degli Uffizi Antonio Godoli – è stata resa possibile anche da Opera Laboratori Fiorentini – Civita Group. Anche da qui, da una pirotecnica rivisitazione della città nel mezzo millennio scorso, si può ripartire per progettare il prossimo.
Nel percorso espositivo, i visitatori potranno leggere, attraverso i progetti e i modelli esposti, la topografia urbana e l'evoluzione dei luoghi storici della città. I temi trattati affronteranno le problematiche aperte nel corso dei secoli relativamente allo sviluppo della città e alla reinvenzione del suo archetipo. I progetti di attualità, presentati nell’ambito della mostra, evocheranno, come Guide ideali, alcuni riconosciuti grandi Maestri, protagonisti della storia artistica e culturale della città, cui l’iniziativa intende fare significativo omaggio.