Marco La Rocca – La vita è un gioco
Le opere vogliono ricordare l’infanzia nella sua purezza e nella sua semplicità. Vogliono riprodurre il mondo visto attraverso lo sguardo dei bambini. Le opere cercano di raccontare tutto questo.
Comunicato stampa
LA VITA E' UN GIOCO
Le opere vogliono ricordare l'infanzia nella sua purezza e nella sua semplicità. Vogliono riprodurre il mondo visto attraverso lo sguardo dei bambini. Il mondo per i bambini è un grande lunapark, tutto è così grande, così luminoso e così affascinante.Quando siamo bambini la realtà ci stupisce, in positivo e in negativo, non ci sono grigi, non ci sono sfumature. Il mondo dei bambini è un mondo pieno di giochi, è pieno di altalene, di cavallucci e di scivoli e di tutte le magiche attrezzature dei giardini pubblici. Giocare permette di correre, di cadere, di rialzarci, di sudare, di ridere. A volte di farci male. Il mondo degli adulti ci insegna che "giocando si impara", si impara ad essere vivi, a conoscere gli altri, e a capire chi siamo, quali sono i nostri limiti ... Le opere cercano di raccontare tutto questo, inseguendo con la spontaneità del gesto e la schiettezza dei colori lo sguardo con cui i bambini vedono il mondo. Lo sguardo con cui noi, bambini, vedevamo il mondo.
MARCO LA ROCCA
Marco La Rocca classe 1991.
Giovane artista nato tra la sabbia e il mare del golfo di Policastro e cresciuto tra i verdi campi della Brianza.
Sono il quarto figlio, il più piccolo ed il più coccolato. La passione e il desiderio di creare sono arrivate pian piano.
Da piccolo ho frequentato lezioni di musica per parecchi anni, studiando la poesia del pianoforte e la potenza della batteria. Intanto imbrattavo i muri dei paesini confinanti al mio, con scritte simpatiche e disegni infantili. Grazie a qualche familiare e qualche professore ho conosciuto l'arte, quella delle tele e delle scultureCrescendo ho comprato libri, riviste , navigato in internet, visitato musei e questo mi ha permesso di approfondire le mie conoscenze e capire quel che "avrei voluto fare da grande". Il mio studio è il sottotetto del garage, uno spazio piccolo ma capiente. La prima personale risale al settembre del 2009. Amo la luce e la natura, la materia dismessa e quella nuova di zecca. I miei colori sono forti e vivaci e gridano la mia fame di vivere.