Marco Manzella – Circo di strada
Un omaggio, del pittore di origine livornese e di adozione viareggina, al grande regista italiano Federico
Fellini.
Comunicato stampa
Riprendono le mostre alla Galleria Open One di Pietrasanta. Questa volta si punta sulla pittura di Marco
Manzella con l'esposizione “Circo di strada”, curata da Fiammetta Galleni.
Un omaggio, del pittore di origine livornese e di adozione viareggina, al grande regista italiano Federico
Fellini. La mostra prende infatti forma dal tema del circo di strada e si lega in particolare al film "La strada",
ritratto di un'Italia di provincia, povera, un po' ingenua e crudele, ma sicuramente autentica.
La serie di dipinti rappresenta la sequenza di uno spettacolo di strada. Idealizzato, sintetizzato, poco
realistico, forse, ma per Manzella “la pittura - spiega l'artista - è una forma di racconto che parte
dall'immaginazione, mai da una fotografia della realtà. Nell'acrobata di strada c'è un po' di teatro, di voglia
di stupire, di stare al centro dell'attenzione, ma forse anche un po' di timore del pubblico che lo sta
osservando. Nel suo momento di breve protagonismo si perpetua una forma di gioco e di spettacolo
popolare: non colto, immediato. Spontaneo? Solamente in apparenza, proprio perché deve "sembrare" un
gioco."
Un racconto contemporaneo che prende le sue radici dal passato. Marco Manzella utilizza una tecnica
antica di pittura: quella usata dai maestri del Medioevo e del Rinascimento della tempera su tavola dai suoi
colori fatti di materia ruvida, in una parola puri ed essenziali.
Una tecnica che non ammette ripensamenti, che presuppone una narrazione puntuale e precisa e
soprattutto un’idea ben chiara di ciò che si vuole narrare attraverso le immagini, ciò che si vuole
comunicare allo spettatore, all’altro.
Manzella costruisce, dunque, storie su tavola: grandi quadri di un’unica narrazione, come nelle antiche
predelle d’altare suddivise in “scene” per raccontare la vita di un santo.
Non ci si può soffermare su un unico “pezzo” quanto piuttosto leggere l’intera narrazione per assaporare la
breve storia raccontata dall’autore: un narrare per immagini.
Sono immagini pulite, colori netti, figure contemporanee di storie fantastiche, che paiono spesso andare
oltre la realtà. Un mondo a volte surreale per raccontare una quotidianità apparentemente semplice.
Se il mezzo scelto è antico, il linguaggio è più che contemporaneo. La costruzione dell’immagine è tra il
metafisico, soprattutto negli spazi architettonici, e il surreale. Nelle figure umane che sembrano sospese in
una irrealtà, una realtà solo immaginata e quindi ideale e perfetta.
Il vernissage si terrà presso la Galleria Open One a Pietrasanta, sabato 4 giugno dalle ore 18.30. La
presentazione della mostra sarà arricchita dalla presenza dell’artista di strada Lucia Paolini, della compagnia
di artisti ''I chicchi d'uva', un gruppo nato a Viareggio che da anni calca i palcoscenici internazionali. Durante
il vernissage l'artista ci regalerà due piccoli momenti di esibizione per assaporare l'esperienza del circo dal
vivo e ritrovarla ancora più viva e forte nelle opere di Manzella. La pittura che dal quadro si anima e diventa
reale.
Biografia MARCO MANZELLA
Nato a Livorno nel 1962, dopo il Liceo Artistico si è diplomato in restauro, occupandosi per diverso tempo di
dipinti murali e tecniche artistiche antiche, per poi dedicarsi definitivamente alla sola pittura.
Ha iniziato l’attività espositiva nel 1985 sviluppando il suo interesse per alcuni episodi della pittura toscana
quattrocentesca e per l’arte figurativa della prima metà del ‘900. Alla fine degli anni Novanta inizia un
avvicinamento alla pittura figurativa dell’area anglosassone, soggiornando a lungo negli Stati Uniti. A partire
da questo periodo gli interni dei primi anni si aprono verso visioni ricche di colori caldi dove l’elemento
acqua prende sempre una maggiore importanza.
Nel 1998 partecipa al Plein-air Internazionale di Mirabel, organizzato dalla città di Darmstadt (D) iniziando
un fruttuoso rapporto con alcune gallerie tedesche. Inoltre, da sempre attratto dalla cultura iberica, dal
2001 il suo lavoro viene riconosciuto anche in Spagna con una serie di mostre in spazi istituzionali. Nel 2004
i Laboratoires Boiron di Lione hanno scelto un suo dipinto per una loro campagna pubblicitaria in Francia.
Nei lavori degli ultimi anni si conferma la vocazione per una pittura di forte valore narrativo. Alcune
composizioni recuperano il tema del paesaggio, immaginato però come costruzione artificiosa staccata da
qualsiasi riferimento ad un luogo reale. Parte della sua produzione è dedicata alla grafica, che comprende
disegni ed acqueforti.
Vive e lavora a Viareggio e a Brescia.
Ha collaborato nel corso degli anni con numerose gallerie italiane (tra queste Stefano Forni, Bologna –
Poggiali e Forconi, Firenze – Entroterra, Milano) e straniere (Galerie Artis, Darmstadt – Jorge Alcolea,
Madrid e Barcellona).