Marco Mendeni – Extra/Ordinary World
Marco Mendeni – coder bresciano di base fra Milano e Berlino – usa il videogioco come mezzo espressivo per avviare una riflessione critica tra reale e digitale, simulazione e dissimulazione.
Comunicato stampa
“Alice came to a fork in the road. 'Which road do I take?' she asked.
'Where do you want to go?' responded the Cheshire Cat.
'I don't know,' Alice answered.
'Then,' said the Cat, 'it doesn't matter.”
(Lewis Carroll)
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Marco Mendeni - coder bresciano di base fra Milano e Berlino - usa il videogioco come mezzo espressivo per avviare una riflessione critica tra reale e digitale, simulazione e dissimulazione; è da anni dedito ad una ricerca artistica che sperimenta il crossover e la contaminazione tra materia reale, computer animation e produzione in 3D. Con un focus particolare: quello sul processo che porta il medium videoludico a diventare un medium sociale. Analisi dell’impatto mediatico, del cambiamento nella percezione dello spazio e del tempo del rapporto tra realtà, esperienza simulata e partecipazione nell'era digitale. Mendeni trasmuta la funzionalità originaria dei videogames, trasportando lo spettatore da dimensioni ludiche verso isole di inquietante ipnoticità; virtualità e realtà, presenza e assenza, tradizione e innovazione sono alcune delle coppie antinomiche su cui si basa il suo lavoro.
Il game si svela così per quello che è: una dimensione sospesa, una realtà “altra” da esplorare, che si dispiega attraverso diversi media e che assume molteplici - inquietanti - significati, a diversi livelli, raccontando nel miglior modo possibile il mondo verso cui stiamo migrando.
Marco Mendeni gioca con gli errori di un mondo che sembra non averne. Gli ambienti di programmazione dei videogame sono alla continua ricerca della mimesi, ci stupiscono con somiglianza e fruizione sempre più dettagliate. Marco Mendeni sovverte questa percezione, ci mostra un mondo, per assonanza il nostro, che aspetta conturbante. (Michela Malisardi)
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Take and assault one of the contemporary entertainment fetishes, the video game. Marco Mendeni, thanks to a decoding with which the functionality of the original game is transmuted, carries you from recreational dimensions to islands of disturbing hypnotism, to tell in the best way possible the world in which we are migrating. Born in Brescia, now commuting between Milan and Berlin, Mendeni has long been dedicated to artistic research that experiences the contamination of materials, computer animation and 3D production. All of this with a particular focus on the process that leads the videogame medium to become a social medium.
The numerous styles of electronic art have absorbed all the official 20th Century variations/solutions to be then re-launched in video installations, in animation and in live media, combining them with sound and blessing them with movement.
Hybridization and fluidity are key concepts of the postmodern era, and ideas today flow through trajectories that converge and intersect, creating a network. Marco Mendeni plays with defects and errors in a world that seems to not have any. Programming videogame environments is a constant search for the mimesis, never ceasing to amaze us with similarity and fruition which is increasingly detailed every time. Marco Mendeni will be subverting this perception to show us a world in harmony with our own; an exciting and alluring anticipation… (Michela Malisardi)