Marco Nereo Rotelli / Lucio Orsoni – Light
Marco Nereo Rotelli e Lucio Orsoni presentano da Orsoni Mosaici in Venezia una mostra titolata Light: serie di opere in mosaico alla ricerca di una dimensione luminosa che solo questo materiale può donare.
Comunicato stampa
Marco Nereo Rotelli e Lucio Orsoni presentano da Orsoni Mosaici in Venezia una mostra titolata Light: serie di opere in mosaico alla ricerca di una dimensione luminosa che solo questo materiale può donare.
Il mosaico è magia ed alchimia, bellezza e tradizione: grazie alla collaborazione con gli straordinari artigiani dell’antica vetreria e al coordinamento di Luca Chiesura. Rotelli e Orsoni compongono le tessere in mosaico muranese e quelle a foglia d’oro derivanti dalla cultura bizantina, in forme capaci di interrogare lo sguardo. Sono opere dove luce e colore sono soggetto ed oggetto della rappresentazione e non potrebbe essere altrimenti per un artista come Rotelli che ha illuminato le capitali del mondo, con installazioni che vanno dal Petit Palais di Parigi al Field Museum di Chicago e il grande maestro del mosaico Lucio Orsoni, erede di una tradizione storica secolare.
La grande tradizione continua oggi grazie a Trend Group che ha rinnovato la cultura del mosaico pur tenendo intatta la tradizione. Ne è prova il continuo impegno nell’arte per promuovere una conoscenza non solo estetico-decorativa ma contenutistica, tanto che fa seguito questa mostra alle numerose e importanti opere musive realizzate per Rotelli, da Tel Aviv, a Gibellina, sempre cogliendo lo spirito magico del materiale.
L’invito di Marco Nereo Rotelli e Lucio Orsoni è quello di considerare il luogo espositivo parte di una installazione viva, ove la vetreria stessa è “luogo-concetto”, poesia abitabile.
Orsoni da quattro generazioni produce arte e in questo spazio, con il fuoco, i crogioli, la miriade di smalti colorati sparsi nel cortile, i rulli per spianare la pasta, gli attrezzi, i maestri vetrai all’opera: tutto qui induce alla meraviglia e allo stupore.
Lo stupore è quell’emozione che ci porta fuori da noi stessi, in una condizione tra il reale e l’onirico, che ci rende capaci di vedere il mondo con occhi nuovi e mente fresca. Per questo gi artista ci invitano alla conoscenza del luogo. Lo spazio del lavoro e lo spazio delle opere raccontano l’antico linguaggio di Venezia cioè il linguaggio della luce che passa attraverso la passione perché senza la passione, come puntualmente ha scritto Platone, non si avanza di un passo.
Simbologie e pittogrammi misteriosi abitano i mosaici di Rotelli, una pura luce è percepibile nelle opere di Orsoni. Nella loro differenza queste opere ci raccontano l’amore per Venezia, la luce di Bisanzio, il colore come storia misteriosa. Si corrispondono tra loro queste opere e sembrano esser collegate da un unico filo luminoso tra sogno e realtà.