Marco Nereo Rotelli – Pathos fluendo verso
La mostra è concepita in sintonia tra un artista e un architetto ed affronta la tematica del museo come un percorso luminoso e poetico, come luogo di emozione e visione, dove al soggetto è donata una nuova forma di conoscenza.
Comunicato stampa
La mostra è concepita in sintonia tra un artista e un architetto ed affronta la tematica del museo come un percorso luminoso e poetico, come luogo di emozione e visione, dove al soggetto è donata una nuova forma di conoscenza.
Pensata per il Museo Civico Ala Ponzone e voluta dal Comune di Cremona nella persona dell'Assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona in occasione della Notte dei Musei, evento europeo di grande risonanza che avrà luogo sabato 17 maggio 2014, questo progetto promuove un differente modo di ‘mostrare l’arte’.
Tema centrale è infatti quello di rendere visibile lo spazio museale come ‘luogo dello stupore’, come una pagina di poesia ‘scritta’ per le opere che contiene. Lo stupore è qui inteso come la possibilità di cogliere le cose in modo differente dall’usuale, attraverso la poesia e la luce, per esempio attraverso un percorso luminoso scandito dai versi di dodici grandi poeti contemporanei che hanno aderito all’invito di ‘vedere e creare’ ispirati da un quadro del Museo Ala Ponzone.
La capacità del poeta è di fare avvertire un sentimento ma in un significato non sentimentale.
Sotto la curatela di Loretto Rafanelli a ogni poeta è stato affidato un quadro con l’invito a scrivere una poesia ad esso dedicata. A partire da questi versi, che saranno leggibili nelle sale, sarà creata un’installazione luminosa di grande impatto visivo: questa poesia, ‘scritta con la luce’, sarà il filo rosso del percorso.
Questo l’elenco dei poeti coinvolti e delle opere a cui hanno dedicato i propri versi.
Roberto Mussapi: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, San Francesco in meditazione
Giancarlo Pontiggia: Luigi Miradori, detto il Genovesino, Amore dormiente
Tomaso Kemeny: Giuseppe Arcimboldo, L'ortolano
Mario Santagostini: Bernardino Campi, Vergine Assunta
Loretto Rafanelli: Giovanni Maria Platina, Armadio del Duomo di Cremona
Emilio Zucchi: Giuseppe Diotti, Il conte Ugolino
Daniela Tomerini: Luigi Miradori, detto il Genovesino, Martirio di San Paolo
Antonio Riccardi: Jacopo Ferrari, Raccolta della manna
Paolo Lisi: Pedro FernÁndez, Redentore
Aleš Šteger: Bonifacio Bembo, Incoronazione di Cristo e Maria
Maurizio Cucchi: Boccaccio Boccaccino, Madonna in trono fra San Vincenzo e Sant’Antonio di Padova.
Al poeta cremonese Vittorio Cozzoli è stato chiesto di dedicare un verso al Museo stesso.
Rotelli dedicherà due sue opere inedite al museo, la prima incentrata sui neri caravaggeschi sarà esposta a inizio del percorso nella Sala delle Colonne, mentre la seconda, caratterizzata dalla ricchezza policroma tipica dell’Arcimboldo, sarà esposta nella Sala Maffeiana. Questi due lavori saranno inizio e chiusura del percorso nel cinquecentesco Palazzo Affiatati che sarà ‘ridisegnato’ con la luce dall’artista assieme all’architetto Giorgio Palù, segnalando, con versi luminosi, le opere a cui i poeti hanno dedicato le loro inedite poesie. Si creerà così uno stretto rapporto tra opera storica e luce della contemporaneità: una riflessione sullo spazio espositivo come spazio dell’emozione. Pathos, la capacità di avvertire, la capacità di sentire e rendere in immagine, è ciò che ci spalanca alla meraviglia: aprire gli occhi semplicemente, provando stupore. La parola del poeta farà da guida e i visitatori seguiranno nel museo un ‘fiume’ di luce scoprendo lo spazio espositivo come un ipertesto: un modo assolutamente differente di vivere il museo e lo spazio visivo. È un modo semplice per render visibile l’amore per il Museo Ala Ponzone. Attraverso il sentimento, cioè il vero sentire dell’uomo; un invito a guardare con occhi nuovi queste opere e sentirne il pathos che emanano, viverle con mente fresca ed emozione.
#MAPilmiomuseo
Il progetto poi non si ferma solo alla notte del 17 maggio, ma si estende nel tempo grazie a una significativa proposta agli studenti delle scuole di Cremona che saranno invitati a seguire il fare dei poeti e degli artisti interpretando essi stessi le opere. MAP – il Mio Museo è un progetto sostenuto da Banco Popolare che si impegna a diffondere l’idea di un museo aperto definito dalla volontà di conoscenza, di tutela, diciamo quasi dettato dal desiderio di custodire ciò che ci è veramente caro.
Cremona, dove il Palazzo sede del Museo era un luogo abitate, inizio di una esperienza che spalanca le porte di molte case pensate simbolicamente come fulcri di creatività, per una interazione semplice ma ad alto contenuto.
Nella serata inaugurale del 17 maggio è inoltre programmata una lettura delle poesie con Loretto Rafanelli, Mario Santagostini e Vittorio Cozzoli e una significativa performance di Marco Nereo Rotelli di videoproiezioni live. La poesia che è ‘fiato’, soffio dell’anima accompagnerà dal vivo questa differente visione dei quadri.