Marco Palmieri – Standing on a Beach
Standing on a Beach una nuova serie di fotografie di Marco Palmieri in mostra per la prima volta da Antonia Jannone. Il titolo è tratto da una canzone dei “The Cure” che, a loro volta, citano il romanzo Lo straniero di Albert Camus (1942).
Comunicato stampa
Marco Palmieri | Standing on a Beach
23 settembre – 24 ottobre 2015
Catalogo con testo di Giacinto Di Pietrantonio
Antonia Jannone presenta una nuova serie di fotografie di Marco Palmieri intitolata “Standing on a Beach”.
Il titolo della mostra è tratto dal verso di una canzone dei Cure che, a loro volta, citano il romanzo “Lo straniero” di Albert Camus. Si apre così il gioco di specchi alla base di questa nuova indagine fotografica. La serie è composta da 16 fotografie, con stampa ai pigmenti di carbone su carta cotone Hahnemühle, in formato variabile fra i 40cm e i 75cm. Come tipico dell'artista si tratta di scatti autentici di piccoli oggetti costruiti, posizionati e fotografati dall’autore.
Questa volta però Palmieri si è spinto oltre ri-costruendo con materiali artistici il suo mondo più intimo, quello in cui nascono le idee: l’acquerello. Il rimando inconscio è alle fotografie di spiagge di Luigi Ghirri, dove l’infinito del mare fa da sfondo a figure nette e geometriche, con ombre precise che disegnano lo spazio. Negli scatti in mostra: sensazioni, pause riflessive, attimi di sospensione, momenti di straniamento, che possono avvenire in momenti diversi della giornata. I titoli delle opere collegano queste pause alle diverse ore del giorno: 06:40 principio; 07:58 arbitrio; 15:24 inerzia; 18:10 sipario... Essi si riferiscono a 16 ore della stessa giornata o anche a 16 ore di potenziali diverse giornate di Giugno, un mese in cui il soleggiamento è al suo massimo, le spiagge deserte e l’acqua ancora fredda.
Standing on the Beach / Staring at the Sea: distesi sulla spiaggia a fissare il mare le emozioni crescono e prendono il sopravvento sull’intorno. L’universo guardato da lì sembra indifferente alla presenza dell’uomo, considerazione che riflette il distacco nei confronti dell'umanità e del mondo del protagonista del testo di Camus.
Dal catalogo della mostra di Giacinto Di Pietrantonio, critico d'arte e direttore del GAMeC, Bergamo:
[…] non fotografie-ritratto, ma fotografie progetto, fotografie teorie, perché l’architettura è creata dall’architetto, ma anche dal fotografo che la fotografa e quindi gli dà immagine (Pevsner), però in queste di Palmieri, che non sono ritratti di architetture preesistenti, c’è un doppio salto, in quanto non fotografa l’esistente, ma crea l’inesistente per poterlo fotografare.
Marco Palmieri, architetto di formazione, nato a Napoli nel 1969, vive e lavora a Milano. Dopo la pratica professionale a Parigi, l’insegnamento a Dublino, diventa l'ultimo e più stretto allievo di Ettore Sottsass. Palmieri inizia ad esporre le sue opere nel 2008 a Milano nella galleria d’arte di Antonia Jannone, per poi proseguire a Parigi alla Galerie du Jour di agnès b., a Napoli con una mostra presso il Castel dell’Ovo, a Torino nell’ambito di Artissima e in altre sedi, raggiungendo così un sempre più vasto pubblico di critici e collezionisti che segue attentamente il suo lavoro.
www.marcopalmieri-artworks.com