Marco Paul Lorenzetti / Edouard NG – 4041
Per la mostra 4041, i due artisti hanno deciso di rimuovere il loro chip cerebrale per produrre lavori come umani al 100%, non cyborg, come se fossero tornati nel 2021.
Comunicato stampa
Roma si chiamava urbs aeterna e tutt’oggi lo è ancora, è l'unica città sulla Terra datata prima del 4000.
Da secoli ormai, la singolarità tecnologica ha prodotto enormi ricchezze e prosperità in tutto il sistema solare. I miglioramenti nell'assistenza sanitaria, nell'istruzione e negli standard di vita hanno portato gli esseri umani a evolversi in una razza di giganti: alti 2 metri, muscolosi e altamente atletici, con una durata di vita di 100 anni. La stragrande maggioranza dei cittadini ha optato per l'ingegneria genetica e gli aggiornamenti biotecnologici che offrono l’immortalità, come i due artisti che presentano da martedì 5 ottobre le loro nuove opere negli spazi della galleria Richter Fine Art: Marco Paul Lorenzetti e Edouard NG.
Per la mostra 4041, i due artisti hanno deciso di rimuovere il loro chip cerebrale per produrre lavori come umani al 100%, non cyborg, come se fossero tornati nel 2021.
In mostra, le opere sono state tutte prodotte nel 4041 attraverso materiali e tecniche utilizzate nel 2021. I lavori sono inquietanti e quasi assurdi poiché Marco Paul Lorenzetti e Edouard NG stanno abusando di molti strumenti di 2000 anni fa e lavorano senza il flusso di dati che il chip di solito fa affluire nel loro cervello. La rilevanza di queste opere risiede solo nella loro irrazionalità in un nuovo mondo egemonizzato da una razionalità estrema.
Il lavoro di Edouard NG attira l'attenzione sui paradossi vertiginosi e assurdi della nostra società guidata dal desiderio insaziabile di intrattenere e consumare.
A metà tra scienza e sociologia, la ricerca dell’artista mette in discussione specifici comportamenti contemporanei, osservando al microscopio il “popolo dello show business”, ne isola residui e componenti e se ne fa interprete. L’artista definisce la sua pratica una sorta di archeologia inversa: una figura famosa diventa un geroglifico, il familiare diventa uno sconosciuto.
La pittura di Marco Paul Lorenzetti, raffigura persone in vari stati di riposo, si raccolgono, si mescolano, si rilassano, procedono senza meta attraverso i movimenti dei rituali sociali. I personaggi di Lorenzetti interpretano in modo approssimativo, sembrano esistere in stati di ozioso eccesso, fumando hashish e godendosi sontuose creme da spalmare o sfilando insieme all'accompagnamento musicale.
Come scrive Jerry Saltz “il lavoro qui tende al figurativo, al personale e all'eccentrico piuttosto che all'efficiente. C'è un lato immaginario o visionario in quasi tutto. Poche cose sono immagini diligenti della realtà testimoniata.
Marco Paul Lorenzetti (1992, Chicago, IL) vive e lavora a Brooklyn, NY e ha un BFA all’Università del Michigan in Ann Arbor, MI. Il suo lavoro è stato incluso in una mostra personale alla galleria Thierry Goldberg, NY; in una mostra collettiva al museo Willumsens, Danimarca, alla The Hole Gallery, NY, e alla galleria Steuben di NY.
Edouard NG, nato a Parigi, vive e lavora a Los Angeles. Ha ricevuto un master in scultura all’istituto Pratt nel 2018. Tra le principali mostre: [Un]Real curata da Louis Stefanii, Detour da Nicoletti contemporary NY, Set for Life da Steuben gallery NY, Detour per Africana art foundation a Los Angeles, Social photography VI NY, The Rubelle & Norman Schafler gallery NY, S.E.P Pfizer building NY, Two-Ness Dekalb gallery NY. Selezionato per un lavoro pubblico ai giardini di Beverly Hills, Los Angeles.