Marco Raparelli – Welcome to the rest of your life
Attraverso il disegno, elemento costitutivo del suo lavoro, Raparelli, evitando ogni sorta di decorativismo, ritrae un’umanità che sembra essere stata sorpresa all’improvviso, smascherata in bizzarre attitudini o in scene comuni di vita quotidiana, un’umanità universalmente riconosciuta che, senza elitarie esclusioni, dà la possibilità a tutti di riconoscersi in uno di quei goffi e strani personaggi.
Comunicato stampa
La Galleria Umberto Di Marino è lieta di presentare, sabato 2 marzo 2013, la seconda mostra personale di Marco Raparelli dal titolo Welcome to the rest of your life.
La pratica dell'artista fonda le sue radici nel bianco e nero dei comics books, letteralmente “libri umoristici”, dai quali l'artista trae, con un suo personale ed originale timbro, un linguaggio comunicativo apparentemente ironico e sicuramente efficace per indagare, grazie ad un attento sguardo sociale, le svariate sfaccettature del mondo che lo circonda, compreso quello dell'arte. Attraverso il disegno, elemento costitutivo del suo lavoro, Raparelli, evitando ogni sorta di decorativismo, ritrae un'umanità che sembra essere stata sorpresa all'improvviso, smascherata in bizzarre attitudini o in scene comuni di vita quotidiana, un'umanità universalmente riconosciuta che, senza elitarie esclusioni, dà la possibilità a tutti di riconoscersi in uno di quei goffi e strani personaggi.
Attraverso una spietata sintesi formale, l'artista riporta, senza volontà critica, l'essere umano in quanto tale, illustrandoci con eloquente chiarezza l'emblema di un'umanità che, seppur in continuo mutamento, sarà per certe abitudini senza tempo.
In occasione della personale presso la Galleria Umberto Di Marino, attraverso una stimolante ricognizione del suo variegato e sempre coerente lavoro, Raparelli propone una serie di opere che scandiscono le fasi salienti del suo percorso. Il tratto libero e guizzante, tracciato di getto, oltrepassa la limitata superficie del foglio e, assumendo varie declinazioni, si materializza in sagome tridimensionali dal sapore sempre pittorico, si anima prendendo corpo in video animazioni, o addirittura invade lo spazio tridimensionale con proiezioni e giochi di ombre. La mostra è composta da un progetto organico che prevede la presentazione di tre tavoli, progettati dall’artista appositamente per interagire con proiezioni e dia proiezioni, alcuni interventi site specific, nonché con sculture in cui trovano una rappresentazione tridimensionale tutti i personaggi dell’immaginario dell’artista, trasposizioni fedeli dal disegno, che diventano “testimonial” del vivere quotidiano della società contemporanea
Marco Raparelli (Roma, 1975), vive e lavora a Roma, Italia
Principali mostre personali e collettive:
2013 Il disegno sulla facciata mediale, a cura di Frida Carazzato, Museion, Bolzano (UPCOMING)
2012 Look mommy I scribbled!, Ex Elettrofonica, Roma
Né qui né altrove, con Giuseppe Pietroniro, a cura di Martina De Luca e Adriana Polveroni, Museo Hendrik Christian Andersen, Roma
Re – generation, a cura di Maria Alicata e Ilaria Gianni, MACRO Testaccio, Roma
Non vedi quello che credi di vedere, a cura di Nicoletta Daldanise, Galleria Umberto Di Marino, Napoli
Extra-Spirito a Palazzo Baldassini, a cura di Valentina Ciarallo, Palazzo Baldassini, Roma
2011 Ceci nes’t pas du cinema!, a cura di Marcella Beccaria e Marianna Vecellio, Cinema Massimo (Castello di Rivoli), Rivoli (TO)
Voglio soltanto essere amato, MAGA Museo Arte Gallarate
Made in Filandia, Pieve a Presciano, Arezzo
Accademia Stanze Persone, a cura di Luca Massimo Barbero e Lexi Eberspacher, American Academy in Rome, Roma
When in Rome, a cura di Luca Lo Pinto, Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles, USA
2010 Fukt magazine, Reading Room, a cura di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni, Nomas Foundation, Roma
Mutiny seemed a probability, a cura di Adrienne Drake, Fondazione Giuliani, Roma
2009 Everything will be wonderfull someday!, a cura di Lorenzo Bruni, SRISA Gallery of Contemporary Art, Firenze
Il futuro non è più quello di una volta, Galleria Umberto Di Marino, Napoli
2005 Pina ti amo Catania, Galleria Ugo Ferranti, Roma