Marco Zagaria – Photorama
La mostra presenta tredici foto di medie e grandi dimensioni, ed è introdotta dal testo di Dario Giugliano, intitolato: “Dell’uso (e) delle tecniche”.
Comunicato stampa
La mostra, in occasione della Giornata del Contemporaneo AMACI e del Weekend del Contemporaneo, iniziativa del MADRE, resterà aperta Sabato 11 ottobre 2014, dalle ore 12 alle 18.30.
PHOTORAMA è il titolo della personale, che presenta tredici foto di medie e grandi dimensioni, ed è introdotta dal testo di Dario Giugliano, intitolato: “Dell’uso (e) delle tecniche”.
Le opere in esposizione danno conto del percorso dell’artista dal 1997, con la serie “J’accuse”, le prime sperimentazioni di fotografia manipolata, che incorporano i due piani del realismo naturale e dell’artificialità dei soggetti, fino ad oggi, quando il suo percorso è approdato alla pratica di una immagine libera dal soggetto, le serie ”DSCF.... “ e “SCNO...”, dialogano, da soli, dispositivi diversi tra loro per fisiologia come lo scanner, la fotocamera e i video.
Nel trittico”#NATURA1” invece, l’intervento avviene sull’informazione apparentemente reale della fotografia ,attraverso la manipolazione digitale, che trasforma il dato del riflesso sulle ante della finestra in due narrazioni complementari.
Marco Zagaria scrive che il suo lavoro, improntato sull’uso delle tecniche digitali, parte principalmente da due riflessioni: “Sperimentare significa fare esperienza, nel termine più ampio di provare in ogni campo le infinite possibilità che l’esistenza ha in sé ; questo perché la realtà è in continuo cambiamento. Alla natura umana è necessario il cambiamento in ogni aspetto per poter esistere e l’arte non fa eccezione. Le scelte tecniche sono decisive per l’esito del lavoro artistico e per la sua complessità semantica. Spesso si dimentica che dietro un’opera d’arte c’è la sapiente scelta o combinazione di tecniche che la rendono innovativa; qualsiasi errore o imperfezione ne pregiudicano la potenza tout court. “
“In queste opere di Marco Zagaria sono leggibili tutta una serie di elementi che è possibile ritrovare anche nella ricerca artistica novecentesca, in particolare mi riferisco a quelle che sono state le esperienze estetiche delle cosiddette avanguardie storiche; tra questi ... certamente c’è l’elemento del collage (il filosofo francese Deleuze è stato tra i primi a puntare l’attenzione sull’importanza di questa “tecnica” ....).
Certamente nelle opere fotografiche di Marco Zagaria non sono presenti collage, nel senso letterale della parola: non si troveranno mai (sovrapposizioni di) parti dell’opera, di provenienza disparata, “incollate” tra loro, epperò l’espediente tecnico di ricorrere a determinate risorse offerte dal principio del montaggio, dell’assemblare parti di provenienza spuria,appunto, è ben presente a Marco Zagaria e da lui usato in maniera disinvolta, proprio come da uno che ha grande dimestichezza con questa tecnica”.
Così esordisce Dario Giugliano e prosegue ragionando del senso delle tecniche rispetto alla creatività dell’artista e dei “due momenti etici dell’arte” di Marco Zagaria.