Maria Assabi / Nina Canell
Due grandi mostre personali, una di Maria Assabi e una di Nina Canell.
Comunicato stampa
Maria Hassabi. Here
a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi
Commissionata da Secession e Wiener Festwochen, Vienna e prodotta con OGRTorino in collaborazione con Onassis Foundation, Atene
Con il supporto di Milvus Artistic Research Center (MARC), Knislinge, and Onassis Stegi, Atene
24 febbraio - 27 marzo 2022
OGR Cult - Binario 1
Un ambiente scultoreo muta gli spazi del Binario 1 creando il paesaggio per Here, live-installation di Maria Hassabi a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi, commissionata da Secession e Wiener Festwochen - Vienna, prodotta da OGR Torino in collaborazione con Onassis Foundation - Atene con il supporto di Milvus Artistic Research Center (MARC) - Knislinge, e Onassis Stegi - Atene.I corpi dell’artista e di cinque ballerini abitano la scultura e invitano i visitatori a unirsi a loro in una condivisione di tempo e presenza. I micromovimenti che caratterizzano la coreografia sono un invito ad ancorare la propria consapevolezza al presente, all’essere Here, nel tempo e nello spazio.
Nina Canell. Hardscapes
a cura di Samuele Piazza con Lorenzo Giusti
in collaborazione con GAMeC Bergamo
24 febbraio - 27 marzo 2022
OGR Cult - Binario 2
Al Binario 2 trova posto Hardscapes la personale di Nina Canell. La mostra a cura di Samuele Piazza con Lorenzo Giusti e realizzata in collaborazione con GAMeC Bergamo, si pone in un dialogo ideale con quella dell’artista al museo bergamasco. Un grande ledwall ospita Energy Budget (2017-18) – opera video realizzata insieme a Robin Watkins che esplora i modi diversi in cui l’energia si manifesta e circuita, a volte in maniera invisibile, in simbiosi inedite tra natura e ambiente antropizzato. Accanto alla scultura-video, per OGR l’artista ha concepito anche una nuova versione del suo lavoro Muscle Memory, originariamente commissionato dalla GAMeC: contemporaneamente costruita e distrutta dal movimento e dalla densità dei corpi, questa scultura si sgretola letteralmente sotto i piedi dei visitatori.