Maria Cristina Spinato – Echi e Silenzi

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MARINO MARINI
Corso Silvano Fedi 30, Pistoia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al sabato 10.00-18.00
chiuso la domenica

Vernissage
20/07/2012

ore 18

Artisti
Maria Cristina Spinato
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra raccoglie una scelta di foto (18 per l’esattezza) di grande formato selezionate tra le serie realizzate negli ultimi 4 anni: “Correspondances” del 2008, “Ninfe” del 2010 e “Versus” del 2011 e l’ ultimissima produzione, la serie ” Floreo” e ” Up” del 2012 , e alcuni recenti scatti singoli.

Comunicato stampa

ECHI E SILENZI

leggeramente
inquietante e imprendibile…

Vorrei trovarmi, una mattina di novembre, nel bosco. E intravedere una pura agnizione, una danzatrice, nero-antracite, che mi si staglia, improvvisamente, di contro al cielo lattiginoso, fra tronchi e rami secchi, ingannandomi perfettamente sulla visione che mi offre: vorrei insomma credere, una volta per tutte, che il mondo dell’illusoria realtà esistesse davvero e fosse possibile, almeno per un istante, fondersi e confondersi con l’oltre, passare in un aldilà…
Non sono parole di follia. È semplicemente la riflessione dell’età che ormai sa separare l’essenziale dall’accessorio, sa distinguere ciò che vuole come punto di fuga all’interno del quadro della vita.
E di quadri della vita, nel lavoro di Maria Cristina Spinato, ce n’è tutta una scelta circolare e ricadente in se stessa.
Sono foto, di fatto: ma in realtà quadri. Perché lei, la ‘mano’ che ha deciso gli interventi sulla realtà fino a ricrearne una più sfuggente e più vera, ha riplasmato l’opera della natura o di Dio; l’ha ricondotta a un sé che ha deciso cosa vedere e cosa farci vedere, come vederlo e come farcelo vedere.
Echi e silenzi, dunque.
Si è parlato insieme – ma non più di un istante, di una mail – di titoli. Lei scettica e stancata dalla difficile scelta dei soggetti rivisitati e ricreati; io dall’esterno e, quindi, più pronto a suggerire perché meno bruciato dall’ansia che attraversa l’artista.
È uscita una ‘iscrizione’ suggestiva, un’epigrafe che indica, alla perfezione, la matura personalità di questa donna palpitante di un suo mondo nascosto dentro una ben serrata cassaforte, da cui ha estratto certi suoi tesori.
Lei non ama mostrarsi per ciò che la attraversa come un turbolento torrente montano. Preferisce sfumare le cascate delle emozioni in aperture lunghe di obiettivi che trasformano l’acqua dell’impeto in soffice nebbia, in pura inconsistenza: l’acqua della sua vita, leggeramente.
Così accade in questi ‘soggetti’ che arrivano come frecce alla nostra carne: o come sassi scagliati da fionde di popoli dei boschi nascosti negli alberi stessi della montagna, il suo vero elemento naturale. Dardi e sassi che colpiscono e stordiscono perché sono, al tempo stesso, echi di un mondo interiore e silenzi di una intimità vissuta che lei, la domina di queste dimensioni, percepisce, vive e condivide in maniera totale solo con se stessa e dopo essersi fatta occhio del silenzio e della fissità.
Nelle foto-quadri di questa mostra stupita e stupefacente, si intravedono tre filoni conduttori: nature morte, nature astratte, nature vere ma sottratte alla verità.
I fiori addormentano come in una sottilissima ipnosi. Sono un’orgia di essenze che suggeriscono decadenti emozioni alle quali abbandonarsi senza porsi domande.
Gli ‘alberi delle due radici’, diritte e rovesce, che reggono il mondo di cui non si sa quale sia l’alto e il basso, ci ammaliano additandoci l’incomprensibilità dell’essere fino ai limiti del reale: insieme alle rocce, alle erbe specchiate e, in un caso davvero emblematico, alla ‘doppia foresta della fata’, in cui lei, l’attrice del mondo, compare a dare motivazione e consistenza all’abbaglio con la sua veste rossa che parla, per simbolo, di passione e di forza.
Le Ninfe, come fuggite dalle illustrazioni del libro della Natura, sono lì, infine, in carne e ossa: ma solo per essere strappate dal concreto che ha un peso corporeo, ed essere fissate eternamente nella pura agnizione redenta dalla forza di gravità: ecco perché nature vere, ma astratte dalla verità.
Così vorrei trovarmi, una mattina di novembre, nel bosco. E intravedere una pura agnizione, una danzatrice che mi si staglia, di contro al cielo lattiginoso di nebbia, fra tronchi e rami secchi.
E finalmente sarei pronto a fondermi e confondermi con l’oltre, a passare in un aldilà…

Edoardo Bianchini

"..Maria Cristina Spinato dedica la propria ricerca artistica alla natura, con una predilezione e dedizione tutte “emersoniane” e trovando in essa la sua ideale dimensione esistenziale e creativa.
La fotografia digitale è il medium utilizzato dall’artista, la quale, partendo dal dato oggettivo, elabora immagini suggestive e dalle atmosfere vagamente “tardo romantiche”, nelle quali una natura incommensurabile si impossessa totalmente del campo visivo e lo domina incontrastata.."
Alessandro Trabucco

Maria Cristina Spinato
San Marcello P.ese, 1977. Vive a Livorno. Si appassiona alla fotografia da bambina e dopo gli studi in Scienze Comunicazione inizia ad esporre le sue fotografie in mostre personali e collettive, in gallerie di arte contemporanea e sedi pubbliche tra cui il Museo di Arte Moderna di Bologna. Inaugura la sua prima personale nel 2006 per l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Pistoia con una selezione di immagini legate alla Montagna Pistoiese, la sua terra di origine. Alcune sue foto fanno parte di collezioni pubbliche e private e sono presenti nella collezione Photovogue, legata alla prestigiosa rivista.
Partecipa a diversi premi e concorsi tra cui il Premio Arte Mondadori nel 2010 per il quale viene selezionata nel 2010, al Premio Celeste nel 2011 e al Premio Combat nel 2012.
Di seguito una selezione delle sue esposizioni personali e collettive
"Sulla spiritualità della pietra della roccia e della montagna" Palazzo Lodron Bertelli, Caderzone Terme (Tn) 31 luglio – 17 agosto 2011. Catalogo a cura di Anna Vergine e Gabriele Fallini
Palazzo Achilli - Gavinana (Pt) dal 3 luglio al 31 agosto 2011. Catalogo a cura di Alessandro Trabucco - Assessorato alla Cultura della Provincia di Pistoia - mostra personale.
"S(corpo)Ro" Pinacoteca di Arte Contemporanea di Gaeta- Gaeta (Lt) dall'8 maggio al 12 giugno 2011 - Catalogo a cura di Adriana Soldini
Arte Fiera Padova. Galleria Spazio Arte - Napoli 2010
"Progetto immagine" Galleria Spazio Arte - Napoli - dal 14 ottobre al 10 novembre 2010.
"L'acqua, la natura e le donne" Rassegna del premio omonimo - Fortezza Firmafede - Sarzana (Sp). dal 9 al 24 ottobre 2010
“Digital Brain” Galleria Artandgallery – Milano – dal 27 Aprile al 27 maggio 2010. A cura di Alessandro Trabucco.
“Foto donna” Galleria Paolo Nanni – Bologna - dal 23 gennaio al 23 febbraio 2010
“Correspondances” (personale) Sala Consiliare Comune di Abetone – Abetone (Pt) - 12 dicembre 2009 al 15 gennaio 2010 – Catalogo a cura di Alessandro Trabucco.
“Yamamoto Masao (Kawa) – M.Cristina Spinato (“Correspondances”) ( doppia personale) Micamera – Milano - dal 21 aprile al 23 maggio 2009 - A cura di Flavio Franzoni e Giulia Zorzi.
“Not so Private”MAMbo Museo Arte Moderna Bologna – Villa delle Rose - Bologna - dal 12 dicembre 2008 al 6 gennaio 2009 - Galleria Paolo Nanni. Catalogo a cura del Mambo.