Maria Jose Arjona – Espiritu
Concepita per essere totalmente interattiva, Maria Jose Arjona metterà a punto una performance dove verrà annullato il senso della vista per cercare un dialogo più puro e diretto con il pubblico. I quattro sensi restanti saranno gli unici canali per la “percezione dell’altro”.
Comunicato stampa
Sarà un’importante artista colombiana, Maria Jose Arjona, a prendere parte quest’anno alla residenza internazionale organizzata dal Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art in collaborazione con prometeogallery di Ida Pisani e con il coordinamento di MVIVA. Un progetto ormai consolidato, giunto alla sua terza edizione, che ha visto alternarsi negli anni precedenti artisti thailandesi prima e coreani poi, sempre con il sostegno come main partner di Perini Journal, il magazine dedicato al settore del tissue edito dalla Fabio Perini S.p.A. “Perini Journal – sottolinea Maura Leonardi, caporedattrice del PJL – da sempre coniuga il mondo della carta con quello dell’arte, due mondi affini che grazie all'estro e alla sensibilità degli artisti trovano modo di esprimersi attraverso opere uniche dotate di anima”.
Dal 9 al 17 ottobre 2014 l’artista di Bogotà sarà impegnata nella preparazione della sua performance “Espiritu” che si terrà sabato 18 ottobre dalle ore 17 alle 20.30 presso la Ex Chiesa di San Matteo, in piazza San Matteo 3, a Lucca. Concepita per essere totalmente interattiva, Maria Jose Arjona metterà a punto una performance dove verrà annullato il senso della vista per cercare un dialogo più puro e diretto con il pubblico. I quattro sensi restanti saranno gli unici canali per la “percezione dell’altro”. “Svelare la forma dell’altro – spiega l’artista – percependolo nella sua forma più pura, non attraverso gli occhi, ma attraverso lo spirito. La performance vuole andare all’essenza delle cose, a quella sostanza che permette alle persone di stare insieme al di là dell’identità che è legata all’immagine”. Toccare, odorare, sentire e vivere la presenza del pubblico, che diventa parte attiva e risorsa principale del lavoro, sarà al centro di un’esperienza collettiva per “ritrovare se stessi attraverso l’altro”.