Maria Lai e Franca Sonnino. Capolavori di fiber art italiana
La Fondazione Bortolaso-Totaro-Sponga debutta, sulla scena nazionale, con un progetto espositivo fortemente voluto e desiderato e che ha trovato nell’Assessorato alla Cultura di Busto Arsizio, nella persona dell’Assessore Manuela Maffioli e, più in generale nella intera città, un interlocutore sensibile e privilegiato. Il percorso espositivo comprende opere di Maria Lai e di Franca Sonnino nata Coen, che vive e lavora a Roma. Una storia di amicizia speciale quella fra le due donne, signore dell’arte.
Comunicato stampa
L’opera di Maria Lai (Ulassai, 27 settembre 1919 – Cardedu, 16 aprile 2013) si è ampiamente imposta al panorama artistico internazionale e lo dimostra la sua presenza sia alla Biennale di Venezia del 2017, sia a Documenta di Kassel e Atene, sia alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, nel 2018.
Di più, il prossimo mese di maggio, il Museo MAXXI di Roma dedicherà alla Lai una grande retrospettiva.
In questo altisonante percorso espositivo si inserisce a pieno titolo la mostra Maria Lai e Franca Sonnino. Capolavori di fiber art italiana in programma nelle Sale Gemelle del Museo del Tessile e della Tradizione industriale di Busto Arsizio da sabato 2 febbraio a domenica 3 marzo 2019.
Busto Arsizio è una città di grande tradizione tessile, soprannominata un tempo la Manchester d’Italia proprio perché l’intera filiera tessile ne ha fortemente connotato il passato e ne caratterizza il presente, altamente competitivo, anche grazie alla presenza di un Museo del Tessile, caso unico e raro.
La Fondazione Bortolaso-Totaro-Sponga debutta così, sulla scena nazionale, con un progetto espositivo fortemente voluto e desiderato e che ha trovato nell’Assessorato alla Cultura di Busto Arsizio, nella persona dell’Assessore Manuela Maffioli e, più in generale nella intera città, un interlocutore sensibile e privilegiato.
Il percorso espositivo comprende opere di Maria Lai e di Franca Sonnino nata Coen, che vive e lavora a Roma. Una storia di amicizia speciale quella fra le due donne, signore dell’arte. Si conobbero quando Lai viveva a Roma e Franca Sonnino era l’amabile vicina di casa che dedicava le sue giornate alla famiglia. Franca provò subito curiosità per quella dirimpettaia a volte silenziosa, a volte laboriosa, minuta che spesso dimenticava l’orario dei pasti e che Franca, la cui vita era scandita dall’orologio famigliare, spesso preparava anche per Lei. A poco poco, Sonnino iniziò ad avvicinarsi ai lavori di Lai, divenendone così l’allieva prediletta, il fiore all’occhiello del gruppo romano di artisti che frequentava l’appartamento di Maria Lai alla Balduina, dove scrittori, filosofi, pittori amavano incontrarsi per leggere insieme di storia, antropologia, arte. Oggi, Franca Sonnino vive sempre a Roma, in un altro appartamento, ma conserva ancora un legame speciale nel ricordo di Maria Lai – le due donne, anche dopo il ritorno in Sardegna della Lai non hanno mai smesso di frequentarsi.
Maria Lai ripeteva a Franca Sonnino il suo mantra, la frase che diceva a tutte le donne “usa le mani per fare oggetti inutili, non cose utili”. E così i primi lavori a maglia realizzati da Sonnino per la famiglia, si trasformarono, pian piano, nelle opere d’arte sofisticate e uniche che oggi conosciamo.
“Al centro dell’intero progetto espositivo – spiega Paola Re, Presidente della Fondazione B.T.S. - sta quell’elemento che caratterizza il lavoro di entrambe le artiste, il filo, che lega e cuce emozioni e sensazioni, storie di vita e di amicizia oltre che di arte. La nostra Fondazione, costituita nel 2018 non poteva sperare in un debutto migliore, Maria Lai è sicuramente l’artista italiana più rappresentativa per quanto riguarda la fiber art e i lavori di Franca Sonnino sono sofisticati e bellissimi.
Desidero ringraziare l’Assessore Maffioli, il Sindaco Antonelli e tutta l’Amministrazione comunale di Busto Arsizio per averci dato questa importante occasione”.
“Questa mostra è certamente uno degli eventi espositivi più significativi di quest’anno e dell’intera legislatura. Non è semplicemente l’incontro – raffinato e unico – tra Busto Arsizio e le preziose opere di due grandi, grandissime artiste italiane di fiber art note in tutto il mondo. E’ la conferma di una politica sempre più determinata a fare della cultura uno dei principali settori di rinnovamento della città e determinante fattore di sviluppo. E’ la dimostrazione che la forza della cultura è in grado di liberare le migliori energie, annientando la ruggine che blocca i meccanismi di congiunzione tra pubblico e privato. Perché dietro questa mostra, niente più di un sogno quando è stata pensata, c’è si l’intuizione e la pervicacia di chi, amministrando, è chiamato a una visione per la propria città. Ma c’è soprattutto una gran parte del volto bello della città: ci sono le forze culturali che hanno sete sana di bellezza autentica; ci sono le forze economiche che hanno deciso concretamente di investire nella trasformazione del sogno in realtà; c’è la volontà di quella parte della macchina comunale che lavora fieramente, con competenza e con passione, ogni giorno per la cultura. E c’è la fortunata, sinergica alchimia con la Fondazione Bortolaso-Totaro-Sponga, la cui profonda conoscenza e solida frequentazione dell’arte tessile ha condotto felicemente verso questo traguardo non scontato, di cui siamo, e dobbiamo essere tutti, davvero orgogliosi. Che è per parte mia solo l’inizio. Un nuovo inizio”.
Queste le appassionate parole di Manuela Maffioli, Assessore alla Cultura della città di Busto Arsizio che per prima ha creduto in maniera concreta in questo sogno di fibra.
LA MOSTRA
Il percorso espositivo propone in una delle due Sale parte dei lavori di Maria Lai e la proiezione di ANSIA D’INFINITO e nell’altra Sala le opere di Franca Sonnino e i disegni inediti di Maria Lai.
MARIA LAI
FILI
Quadri delicati con il filo come protagonista come accade in Collage 1 e 2, 1995 – opera che è anche l’immagine guida dell’intera mostra, Albero con Pagine, 2006, Scritture su stoffa, 2006 e Geografia con capretta del 2006. Proprio le geografie sono importanti nell’ambito dell’intera produzione dell’artista: la Lai cercava nelle linee cucite in maniera parallela e perpendicolare dei meridiani e dei paralleli il senso di un’esistenza vissuta con sete di curiosità.
LIBRI
Altra parte importante della produzione dell’artista sarda è rappresentata dai libri; in mostra troveremo undici libri d’artista realizzati in tessuto e argilla che nascono alla fine degli anni settanta e spesso si compongono in fiabe visive come accade nell’opera Libro con pecorelle.
DISEGNI
Una delle sezioni più interessanti è quella rappresentata dei disegni, realizzati a partire dagli anni cinquanta, INEDITI e mai esposti sino a oggi.
Profili tracciati con poche righe a china o matita, tra campiture piatte di colore. Tratto elastico e deciso tanto che i critici ne hanno sempre sottolineato il carattere maschile.
FRANCA SONNINO
GRATTACIELI
Franca Sonnino è un’artista che sente lo spazio e pur usando un medium minuto come il filo si fa largo. Riesce a riscattare la domesticità del filo nell’ampiezza del contesto in cui lo inserisce; ha costruito mattoni di filo, muri di filo, grattacieli di filo quasi a voler diventare donna costruttrice di case – la casa fu il suo regno e la sua prigione.
In quest’ottica vanno osservati i grattacieli in mostra realizzati nel 2012.
FASCE
Queste opere sono state realizzate negli anni novanta; da sempre la Sonnino ha utilizzato ferri da maglia talvolta grandi come bastoni. E del resto Maria Lai, maestra di Franca, aveva insegnato all’allieva a occuparsi di tessitura non tanto per utilità, ma anche e soprattutto per divertissement.
LIBRI
Anche di Franca Sonnino saranno esposti libri d’artista: morbidi al tatto, sfogliabili, gonfi, ripiegati sotto l’onda immaginaria di una catastrofe ecologica, queste opere ci dicono qualcosa di molto attuale.
ANSIA D’INIFITO di Clarita Di Giovanni
Il film può considerarsi oggi la ricognizione più documentata dell’attività artistica di Maria Lai. Realizzato dalla regista romana Clarita Di Giovanni che è anche autrice del testo critico di questa mostra, è stato presentato in anteprima con l’artista nel 2009 al Festival del Cinema di Roma ricevendo il Premio Migliore biografia di artista e Premio AIAF 2010. Il lavoro della Di Giovanni si completa con il volume Ansia d’Infinito che raccoglie contributi di Achille Bonito Oliva, Maria Sofia Pisu, Guido Strazza e molti altri e con il documentario inedito Post Scriptum che raccoglie la lungimirante visione del mondo di Maria Lai, le sue vette poetiche, il suo testamento artistico e che contiene la sua ultima intervista.
Un estratto di ANSIA D’INIFINITO accompagna il visitatore in mostra.
TRENORD TRAVEL PARTNER DELLA MOSTRA
Con grande piacere, fra i molti sostenitori che hanno creduto nel progetto, possiamo annoverare TRENORD Srl, quale travel partner che permetterà a tutti i possessori delle tessere di viaggio ITINERO – IO VIAGGIO o di biglietti ordinari con origine una qualsiasi stazione della rete ferroviaria TRENORD e con destinazione Busto Arsizio, convalidati nella stessa giornata di visita, l’INGRESSO RIDOTTO ALLA MOSTRA.