Maria Luce Musca – Espressioni Dinamiche
Con la mostra personale “Espressioni dinamiche”, curata da Raffaele Gemma, si fa il punto sulla produzione di una pittrice, Maria Luce Musca, che lavora da tempo sull’immagine del volto e le sue potenzialità espressive, ma anche sul paesaggio.
Comunicato stampa
Con la mostra personale "Espressioni dinamiche", curata da Raffaele Gemma, si fa il punto sulla produzione di una pittrice, Maria Luce Musca, che lavora da tempo sull'immagine del volto e le sue potenzialità espressive. Se questo impegno può apparire semplice da un certo punto di vista, trovando immediata ispirazione nella rappresentazione dei soggetti, d'altro canto è di certo gravoso, perché l'artista si avventura in un terreno che rischia di risultare ripetitivo e saturo. La pittrice opera primariamente sui volti e la loro espressione ed espressività e attua tentativi di differenziazione sia sui soggetti che sui supporti utilizzati, naturalmente allorquando l'iterazione non abbia scopo di autoritratto. Il significato autobiografico è naturalmente presente ma non è esclusivo, tendendo invece la pittrice a sondare in modo quasi ossessivo la dimensione profonda dello sguardo, porta d'ingresso verso l'interiorità, indagine che non è mai ovvia o banale. Altro campo di indagine è la raffigurazione del paesaggio dove sperimenta le varie potenzialità del colore nel superamento della staticità dell'immagine. Le riflessioni dell'artista affondano le proprie radici nell'espressionismo, anche se non si tingono mai dei toni esasperati di quegli artisti che pure si sono ispirati a questa corrente in tempi relativamente moderni, come gli esponenti della transavanguardia tedesca, trovando invece in autori italiani più recenti certe somiglianze di linguaggio, sia allorquando trae ispirazione dal paesaggio e gioca sulla variabilità delle tonalità cromatiche o sulle sfumature per creare nel fruitore incertezze di lettura a metà tra astratto e figurativo, sia quando si propone in un ambito più realistico. La pittrice utilizza lo smalto e l'acrilico per raggiungere la totalità della dynamis nel suo significato biunivoco di forza espressiva e di movimento dell'immagine di fondo, grazie alla particolare fluidità delle tracce cromatiche e al gioco dei contrasti tra i diversi piani di sviluppo dell'opera.
Raffaele Gemma