Maria Mulas – Contaminazione
Il repertorio storico di exfabbricadellebambole, inaugurato nel 2011 con la mostra di Emilio Tadini, nel 2012 allestisce una selezione di opere di Maria Mulas che, nel far brillare l’estroso istante selettivo dello “scatto” e l’acume elettivo dell’“obiettivo”, segnano il salto di qualità estetico della fotografia nel museo postmoderno.
Comunicato stampa
Il repertorio storico di exfabbricadellebambole, inaugurato nel 2011 con la mostra di Emilio Tadini, nel 2012 allestisce una selezione di opere di Maria Mulas che, nel far brillare l’estroso istante selettivo dello “scatto” e l’acume elettivo dell’“obiettivo”, segnano il salto di qualità estetico della fotografia nel museo postmoderno. Ma i ritratti, di tanta nomea che portano, saranno occasionali? La lista, per essere fortuita, è troppo lunga. Allora le chiedo se era sempre in giro a cercare occasioni, la risposta, sottolineata da un lievissimo e grazioso sorriso a palpebre abbassate, è stata: “No, venivano nel mio studio …”. Infatti, le foto di gruppo, mostrano che Maria era di casa sia a Brera che a Manhattan.
Da Vittorio Sgarbi, Lea Vergine, fino a Gillo Dorfles, si è detto il valore di Maria Mulas, il cui catalògos si scrive propriamente come linguaggio sia fra le metafisiche narrative che in quelle del tableau: il dato annedòtico - che lei chiama “contaminazione” - sarà anche nell’aura della composizione, quale che sia il soggetto. (Gustavo Bonora)