Marie Cécile Thijs – The Unusual is Natural
Prima personale in Italia dedicata alla fotografa olandese MARIE CECILE THIJS.
Comunicato stampa
THE UNUSUAL IS NATURAL, a cura di Enrico Debandi, è la prima personale in Italia dedicata alla fotografa olandese MARIE CECILE THIJS. La mostra inaugura giovedì 7 giugno alle ore 18.30 nelle sale dell’Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo Paesana e sarà aperta al pubblico dall’8 giugno fino al 15 luglio (ingresso da Via della Consolata 1 bis - Torino).
THE UNUSUAL IS NATURAL conduce il visitatore nel mondo magnifico e surreale di Marie Cécile Thijs: ritratti di persone, animali, fiori e cibo portano la firma dell’artista, dove la tranquillità è la chiave di lettura. Le immagini di Marie Cecile Thijs contengono influenze che ricordano gli antichi maestri olandesi del XVII secolo, ma allo stesso tempo sono caratterizzate da una interpretazione personale completamente moderna. L’artista gioca con i suoi soggetti portandoli alla vita inaspettatamente o, al contrario, li congela nel tempo e nello spazio: gli oggetti diventano personaggi e si allontanano dalla loro destinazione quotidiana. Questo porta alla creazione di immagini intriganti, che vedono l’incontro di elementi come la tranquillità, il dinamismo e, talvolta, anche un accenno di umorismo: il visitatore quasi dimenticherà che i gatti normalmente non indossano colletti inamidati o che i ceci si trovano solitamente su un piatto, invece di galleggiare nell'aria.
La mostra presenta 35 opere dell’artista negli spazi dell’appartamento padronale di Palazzo Saluzzo Paesana e, per la prima volta, alcune di queste saranno allestite anche nei locali delle cucine, locali recentemente recuperati dove storicamente si trovava la cucina dei Marchesi di Saluzzo. Una sorta di "quinta sala", dove, una volta al mese, il resident chef di Palazzo Christian Mandura, accompagnato da altri crea, con gusto, sapore e colori, le sue opere d’arte culinaria.
Grazie ai suoi molteplici riferimenti al mondo del food, THE UNUSUAL IS NATURAL è inclusa nel programma "Bocuse d'Or Europe OFF 2018".
La mostra si divide in sette sezioni, ognuna dedicata a uno dei principali filoni artistici del lavoro di Marie Cécile Thijs: Food Portraits, Cooks, White Collar, Tulips, Human Angels. Majestic, Amazones.
• Food portraits: serie dedicata a ritratti culinari di cibo, riprodotti in condizioni tranquille, ancorché dinamiche e leggermente surreali, che influenzano l'essenza del cibo stesso: ad esempio, una spigola pesata insieme al sale, due grappoli d’uva appesi, alcune olive fluttuanti nell’aria, una zuppa di pesce “sospesa”. I ritratti alimentari sono stati esposti nel 2017 e nel 2018 al Museo Nairac e al Museo Jan Cunen. La serie ha ottenuto il primo posto nella 7th Photography Masters Cup 2014 (“Chickpeas”) ed è stata inoltre premiata all'IPA 2013 (International Photography Awards).
• Cooks: ogni ritratto di un cuoco è una piccola scena di vita, che mostra dedizione e maestria con un tocco di ironia. I ritratti di chef sono stati esposti al Photofestival Naarden 2011 e al Photofillival Photoville di New York nel 2012. Tali opere sono state premiate all'IPA 2011 (International Photography Awards).
• White Collar: un progetto di Marie Cecile Thijs iniziato nel 2009. I modelli (non soltanto persone, ma anche animali, e in particolare gatti) “indossano" un colletto a spillo (gorgiera) del XVII secolo che appartiene alla collezione del Rijksmuseum di Amsterdam in Olanda. Essendo questo oggetto così delicato e raro, esso è stato fotografato separatamente e in condizioni speciali nel Rijksmuseum e, successivamente, aggiunto in digitale alle immagini dei modelli. Le opere “Girl with White Collar at table” e “Cat with White Collar I” sono incluse nella collezione del Rijksmuseum di Amsterdam dal 2010. In quello stesso anno, “Girl with White Collar” è stata selezionata dal curatore del museo fotografico di Chicago per il “International Art of Photography Show”. “White Collar” è stato anche premiato al'IPA 2011 (International Photography Awards) e all'Hasselblad Masters Competition 2010 ed ha vinto due premi alla Masters Cup 2013 nella categoria Fine Art. Le opere “Cat with White Collar II” e “Cat with White Collar VII” sono state esposte alla Kunsthal Rotterdam (in occasione della mostra “Cat Love” fino al 14 gennaio 2018). La gorgiera fu introdotta nei Paesi Bassi settentrionali dai rifugiati fiamminghi arrivati alla fine del sedicesimo secolo e diventò di moda nella seconda metà di tale secolo sotto l'influenza dei sovrani spagnoli. Quella riprodotta nelle fotografie, tuttavia, era popolare tra gli uomini giovani e alla moda intorno al 1615-1635 ed è l’unico esemplare sopravvissuto al mondo.
• Tulips: tali opere offrono uno sguardo surreale su tipici fiori olandesi, combinati con autentiche ceramiche di Delft del XVII secolo e con vasi moderni. L’allestimento in quella che originariamente era la Camera di Parata della Marchesa di Saluzzo esalta e richiama gli affreschi floreali realizzati in tale ambiente dal grande artista savonese Domenico Guidobono.
• Human Angels: l’artista dipinge gli angeli come compagni improvvisati dell'uomo. Nel suo lavoro, gli angeli sono una metafora senza tempo che rappresenta speranza e autonomia. L’artista mescola il mondo surreale degli angeli con il mondo di oggi per creare una nuova realtà, ritraendoli in più di un ritratto tradizionale, in parte ispirato alla pittura classica e alla scultura. La serie “Human Angels” è stata premiata all'IPA 2011 (International Photography Awards), alle Master Cup 2010 e 2011 e alla Hasselblad Master Competition del 2010.
• Majestic: tutta la sovranità dei felini riassunta in alcuni ritratti fotografici, dove i gatti sono adornati con corone e diademi, con evidente richiamo all’aulicità delle sale del Palazzo e ai ritratti dei nobili della famiglia Saluzzo di Paesana che ancora oggi le adornano.
• Amazones: conclude il percorso espositivo un richiamo a questa serie di ritratti di Marie Cecile Thijs, dedicata all’universo femminile. L’opera “Girl with the Silver Dress”, presentata su un inedito supporto in seta, rimanda allo spirito di una nobildonna che - si dice - abiti le sale del Palazzo e che di tanto in tanto fa percepire la propria presenza…