Marillina Fortuna – Tratti dall’acqua

Informazioni Evento

Luogo
VETRA BUILDING
piazza Vetra, 17 , Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
22/03/2023
Artisti
Marillina Fortuna
Generi
arte contemporanea
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La mostra nasce da frammenti e oggetti dispersi dall’uomo, riportati a riva dal mare: la spazzatura si trasforma in materia prima, che da oltre 20 anni l’artista raccoglie, cataloga e utilizza senza togliere e neppure aggiungere nulla.

Comunicato stampa

L’acqua è la protagonista d'eccellenza dei lavori di Marillina Fortuna, così come di questa mostra
allestita negli spazi del Vetra Building. Acqua intesa come elemento primario di vita, la cui carenza
sgomenta, il cui gorgogliare galvanizza. Acqua come Mare, come Oceano, come ciclo atmosferico
che rigenera e genera: acqua come tutto. Ma se l’acqua in superficie è il nostro paesaggio
desiderato, l’acqua in profondità è un mondo altro, misterioso e sconosciuto. E questo mondo
siamo noi: uomini e donne, animali e piante; che di acqua siamo fatti.
Le opere realizzare da Marillina non guardano al tema dell'acqua come semplice denuncia delle
tragedie che a questa si legano, climatiche, umane e ambientali, ma in esse è sempre vitale un
sentimento di speranza, una lettura costruttiva. Guardare con occhi sereni, vedere con il cuore
carico, per avvertire un messaggio finale positivo. Perché è oltre lo sguardo che dobbiamo
andare.
Per questo, e non solo, ritroviamo nel titolo la parola ‘tratti’. Perché se il mare è il luogo di raccolta
della materia prima (Junk, rifiuti che tornano a riva) con cui l'artista costruisce le sue opere, il
Mediterraneo, simbolo di tutti i mari, è anche emblema di quel rapporto indissolubile tra acqua e
terra, in diretta connessione con coloro che in questo spazio abitano, transitano, vivono, muoiono.
Da questa indagine deriva la genesi dell’opera ‘Mediterranean People’, prodotta nel 2010, prima
ancora che il tema della migrazione diventasse pugno di forza politico, quando ancora il senso del
‘migrare’ entrava nelle note di cronaca, senza apparente inquietudine. L’installazione dilata il
movimento della migrazione fisica e mentale dei popoli che scappano, che muovono dalle loro
origini alla ricerca di un altrove, atteso e anelato, non connotato da una specifica identità. Nel
movimento abbozzato, vigoroso e dolce al tempo stesso, ritroviamo tutta la febbrile ricerca della
sopravvivenza: l’illusione e il conforto per un futuro possibile. Uscendo dal perimetro concluso
dell’opera, la fuga si amplifica e lo spazio si fa illimitato. Si avverte l’idea planetaria e al tempo
stesso intima, di un’avventura verso ogni possibile libertà, verso un ignoto, migliore dello
sperimentato.
"Il regalo più ambito è una rinnovata speranza. Vorrei emergesse questo sorta di sentimento, da
questa e dalle altre opere qui esposte, che parlano di fiori, di giardini, di isole: soggetti e spazi
che, come noi, non possono vivere senza acqua". Marillina Fortuna, 2023
Le opere di Marillina Fortuna nascono da frammenti e oggetti dispersi dall’uomo, riportati a riva
dal mare: la spazzatura (junk), si trasforma in materia prima, che da oltre 20 anni, raccoglie,
cataloga e utilizza senza togliere e neppure aggiungere nulla.
Ogni lavoro realizzato è un esempio di vita possibile, che il mare le regala sotto forma di materia
prima. Un approccio alla materia, che nasce da un rigore spontaneo, dal semplice fatto che ciò
che raccoglie l’attira per quello che potrà diventare. Questi lavori, che si inseriscono nel solco
dell'antica tradizione del collage, nascono da una ricerca sul ‘paesaggio’, ma anche dalla lettura
delle opere del paesaggista francese Gilles Clément e dei saggi sulla teoria evoluzionistica di
Telmo Pievani.
In particolare, i lavori realizzati negli ultimi anni sono accomunati da rimandi multipli agli elementi
originari di terra: aria, acqua e luce; che divengono territori, isole, giardini, fiori da leggere come
scorci, affioramenti, ricordi, viaggi immaginari ma possibili. In cui, ogni frammento utilizzato si
evolve, si deposita in uno spazio privilegiato e recuperato a un nuovo destino torna protagonista,
andando a costruire paesaggi interiori, ‘diversità che si rifugia’ in una nuova realtà, che va verso
un inedito destino.
Le opere selezionate e presentate in questa personale si fanno portatrici di specifiche ed inedite
narrazioni, suggerite dalle vite passate di questi frammenti e dai nuovi legami semantici a cui
l'artista ha dato concretezza accostando tra loro e mettendo in dialogo un elemento con l'altro.
Ma, nel loro complesso, questi lavori si legano anche profondamente con la presenza di GBC
Italia in questi spazi in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, raccontando futuri possibili
per il nostro Paese, e non solo. Dalle crisi ambientali a quelle sociali ed economiche, tutte legate
ai cambiamenti climatici, tutte lucidamente ritratte in queste opere che sono denuncia e speranza,
opportunità e sconfitta al tempo stesso. L'Associazione è qui oggi proprio a partire dal
riconoscimento di un problema, quello legato alla crisi idrica, per cercare di donare al futuro un
decorso diverso da quello ad oggi prospettato, garantendo a tutti di vivere in un ambiente sano,
prospero e sostenibile anche per coloro che lo abiteranno dopo di noi.
MARILLINA FORTUNA - JUNK COLLECTION
Marillina Fortuna vive e lavora tra Vicenza e Milano. Dopo il Liceo Artistico a Verona e la Laurea in
Semiologia delle Arti a Bologna (corso di Laurea DAMS) ha sempre svolto la sua attività lavorativa
nell’ambito della comunicazione. Ha preso parte ad esposizioni, incontri, edizioni fieristiche sulla
sostenibilità ed esposto in gallerie, negozi, locali a Cagliari, Courmayer, Ginevra, Milano, Parigi, San
Pantaleo, Torino, Trieste, Roma, Vicenza. L’opera ‘Milano, vicina all’Europa, presentata alla personale
Aquae nel 2010, è stata esposta presso il Triennale Café della TRIENNALE di Milano.
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