Marina Abramović
La Galleria Lia Rumma è lieta di presentare “The Communicator” (2012), e “Ecstasy II” (2012), un’installazione di otto sculture e un’opera fotografica di Marina Abramović, in Via della Spiga 31, a Milano.
Comunicato stampa
La Galleria Lia Rumma è lieta di presentare, a partire da mercoledì 28 aprile, 2021, “The Communicator” (2012), e “Ecstasy II” (2012), un’installazione di otto sculture e un’opera fotografica di Marina Abramović, in Via della Spiga 31, a Milano.
Le opere dell’artista serba si fanno simbolo di una trasformazione e della rivitalizzazione di spazi e luoghi svuotati. Sulla scia del progetto Viavài, e parallelamente all’iniziativa ATO Art Takes Over, i proprietari delle vetrine di una delle strade più importanti del Quadrilatero della Moda, ospitano esposizioni d’arte contemporanea, visibili ogni giorno e ad ogni ora, sottolineando la storia ricca di eventi di Via della Spiga e il suo legame con le arti.
Due anni dopo la performance “The Artist is present”, realizzata in occasione della retrospettiva al MOMA di New York, Marina Abramović ha prodotto la serie di sculture “The Communicator”, create da calchi in cera della sua testa. Il volto, posto su piedistalli di vetro, appare attraversato da malachite, cristalli di quarzo neri, bianchi e rosa. Con un procedimento che ricorda la genesi delle icone sacre, il viso dell’artista diventa catalizzatore di forze grazie alle pietre, che in meditazione sono considerate ricevitori ed emettitori di energie.
L’installazione è completata da “Ecstasy II”, opera fotografica che appartiene al ciclo "With Eyes Closed I See Happiness”. Le immagini rappresentano prove silenti di contemplazione estatica al fine di trovare l’equilibrio e l’energia necessaria per amplificare la percezione. Il vuoto, che circonda la figura dell’Abramović, indica il bisogno di nitidezza, ed è premessa necessaria per qualsiasi concentrazione.
Le opere di Abramović dialogheranno così con le installazioni di Monica Bonvicini e Ariel Schlesinger, presentate da ATO Art Takes Over @art.takesover al civico 48, e con l’installazione di Nathalie Du Pasquier in Via della Spiga 52, presentata da VIA Visiting Installation Art @via.exhibit
Marina Abramović è unanimamente considerata "la Madre della Performance Art”. Sin dagli esordi, a Belgrado negli anni Settanta, è stata una delle protagoniste indiscusse della scena artistica internazionale. Il corpo è sempre stato lo strumento delle sue performance, l’autocontrollo ed i limiti fisici e mentali il suo parametro. Le sue azioni sono incentrate sulla resistenza fisica, psicologica ed emotiva nei confronti del dolore, dello sfinimento e del pericolo, intesi come agenti di una trasformazione personale che permette di attivare canali di comunicazione al di là del razionale.
Nel 2023 Abramović sarà la prima artista donna ad avere una grande retrospettiva alla Royal Academy of Arts di Londra.
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Starting on Wednesday 28 April, 2021, Lia Rumma Gallery is pleased to present "The Communicator" (2012), and "Ecstasy II"(2012), an installation of eight sculptures and a photographic work by Marina Abramović, at Via della Spiga 31, Milan.
The Serbian artist's works symbolise the transformation and revitalisation of empty spaces and places. In the wake of the Viavài project, and in parallel with the ATO Art Takes Over initiative, the owners of the empty storefronts of one of the main streets of the Fashion District host contemporary art exhibitions, visible every day and at any time, underlining Via della Spiga's eventful history and its link with the arts.
Two years after the performance "The Artist is Present", which took place on the occasion of her retrospective at the MOMA in New York, Marina Abramović has produced the series of sculptures "The Communicator", created from wax casts of her head. The face, placed on glass pedestals, appears to be pierced by malachite, black, white and pink quartz crystals. In a process reminiscent of the genesis of sacred icons, the artist's face becomes a catalyst of forces thanks to the stones, which in meditation are considered receivers and emitters of energy.
The installation is completed by: "Ecstasy II", a photographic work belonging to the cycle "With Eyes Closed I See Happiness". The images represent silent trials of ecstatic contemplation in order to find the balance and energy necessary to amplify perception. The emptiness, which surrounds Abramović's figure, indicates the need for clarity, and is a necessary premise for any concentration.
Abramović's works will thus dialogue with the installations by Monica Bonvicini and Ariel Schlesinger, presented by ATO Art Takes Over @art.takesover at number 48, and with Nathalie Du Pasquier's installation at Via della Spiga 52, presented by VIA Visiting Installation Art @via.exhibit
Marina Abramović is unanimously considered "the Mother of Performance Art". Since her beginnings in Belgrade in the 1970s, she has been one of the undisputed protagonists of the international art scene. The body has always been the instrument of her performances, self-control and physical and mental limits her parameter. She created actions centred on physical, psychological and emotional resistance to pain, exhaustion and danger, understood as agents of a personal transformation that enables the activation of channels of communication beyond the rational. In 2023, Abramović will be the first female artist to host a major solo exhibition at the Royal Academy of Arts in London.