Marina Buratti – Disegni a memoria e altre cose
Il Progetto STORIECONTEMPORANEE, a cura di Anna Cochetti, nello spazio Studio Ricerca e Documentazione di Via Poerio 16/B ospita l’artista Marina Buratti, che – riuniti sotto il titolo di “Disegni a memoria e altre cose”, a cura di Giorgio Bonomi – presenta una raccolta di disegni, collages e foto, che documentano la sua recente ricerca sul tema del ricordo.
Comunicato stampa
Domenica 31 Marzo 2019, dalle ore 11.00, il Progetto STORIECONTEMPORANEE, a cura di Anna Cochetti, nello spazio Studio Ricerca e Documentazione di Via Poerio 16/B ospita l’artista Marina Buratti, che - riuniti sotto il titolo di “Disegni a memoria e altre cose”, a cura di Giorgio Bonomi – presenta una raccolta di disegni, collages e foto, che documentano la sua recente ricerca sul tema del ricordo, come riaffiora alla visione, muovendo da quanto affermava Gaston Bachelard (La poetica della rêverie): “Una volta che un poeta ha scelto il suo oggetto, l’oggetto stesso cambia d’essere”.
Nella sua presentazione, Giorgio Bonomi sottolinea nei lavori di Marina Buratti innanzitutto la valenza dell’atto del “ricordare”, da cui deriva la sostanza stessa del suo “disegnare”. Laddove, per il critico:
“…non si tratta di semplice, o banale, reminiscenza, bensì del “ricordare”, termine, questo, che etimologicamente significa “rimettere nel cuore, nella memoria” (“ricordare” infatti deriva dal latino “cor-cordis”, cioè “cuore”).
Così l’artista ritrova immagini, sensazioni, oggetti della sua infanzia e li trasferisce sulla carta. Il disegno acquista tutta la sua sostanza, il suo valore, nello scorrere della mano sul foglio bianco, dove si realizza con una pratica veloce, non imitativa, memore dell’informale … Buratti non vuole rappresentare cose, oggetti: questi sono solo un pretesto per fissare idee, sentimenti, scovati nel profondo della memoria…”
Alle stesse modalità che configurano il rapporto dell’artista con “ricordo” e “memoria” Giorgio Bonomi rimanda anche quell’insieme di lavori per i quali Marina Buratti utilizza la tecnica del collage o dell’autoscatto.
Catalogo/Libro d’artista in Mostra.
Nata ad Alessandria, Marina Buratti ha studiato pittura all’Accademia Albertina di Torino e poi design e incisione. Esordisce nel 1999 con la prima personale, in cui già evidenza la sua predilezione per il segno. Il volume Incontri sul contemporaneo. Gli artisti, l’arte e la psicologia ed. Psicoart UniBo 2012 documenta dieci anni di attività dedicata ad un progetto che si può definire di fotografia terapeutica, presentato nel 2010 e nel 2013 alla facoltà di Arti Visive del DAMS di Bologna a cura di Stefano Ferrari. Il lavoro prodotto tra il 2002 e il 2012 è stato raccolto nel volume She recovered Edizioni d’Arte Prinp, Torino 2018. Inserita da Giorgio Bonomi ne Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea ed. Rubbettino vol.I e II, 2012 e 2017, ha partecipato a numerose rassegne dedicate all’autoscatto. (Archivio Italiano dell’Autoritratto Fotografico, Senigallia, AN, 2018; Artiste allo specchio, Museo Nora de’ Nobili, Trecastelli, AN, 2017; La solitudine dell’autoscatto. Autoritratti fotografici, Tortona, 2017; Il corpo solitario. L'autoscatto nella fotografia contemporanea, Perugia, 2013, Senigallia, 2012). Vive e lavora a Tortona (AL).