Mario Castellani – I colori dell’anima
Il Salone del Broletto a Como, in piazza del Duomo, ospiterà la retrospettiva di Mario Castellani uno dei protagonisti del Novecento artistico italiano, annoverato tra i Maestri di Brera dove insegnò a partire dal 1964.
Comunicato stampa
Per una settimana, dal 16 al 23 novembre, il Salone del Broletto a Como, in piazza del Duomo, ospiterà la retrospettiva di Mario Castellani uno dei protagonisti del Novecento artistico italiano, annoverato tra i Maestri di Brera dove insegnò a partire dal 1964.
Mario Castellani nasceva a Genova cento anni fa (1914-1985).
Per celebrare il centenario della sua nascita, la mostra dal titolo “Mario Castellani, i colori dell’anima” si è aperta con una significativa anteprima, la “Preview in azzurro”, a Villa Carlotta di Tremezzo dal 24 maggio al 4 giugno 2014 u.s., e giungerà al Broletto di Como il prossimo novembre per raccontare l’intero percorso artistico di Castellani.
Quella al Broletto sarà una rassegna completa ed esaustiva che, con oltre cinquanta tele, disegni, volumi, scritti e documenti, permetterà di comprendere a fondo l’artista e la sua visione della realtà con un taglio diverso e personale, grazie all’allestimento curato direttamente dalla figlia del Maestro, Grazia Castellani.
Al primo piano dell’antico palazzo comunale, saranno esposte le opere caratterizzate dal famoso colore “azzurro ceramica”, ma anche e soprattutto i paesaggi e le “popolane” che Castellani ritrae con pennellate intense ed espressive raccontando la loro storia fatta di emozioni e sentimenti profondi.
Con il sostegno del Comune di Como, Assessorato alla Cultura e con il patrocinio del Comune di Como e della Provincia di Como, l’evento si pone all’attenzione degli appassionati della storia dell’arte e in particolare di coloro che seguono il panorama artistico della seconda metà del Novecento.
Sede espositiva: Como, Salone del Broletto, Piazza del Duomo
Inaugurazione: domenica 16 novembre 2014 - ore 16.00
Durata: dal 16 al 23 novembre 2014
Orario: da lunedì 17 a domenica 23 novembre 10.00 – 12.30 / 15.30 -18.30
Ingresso: libero
Informazioni: cell. 329 0044875 - [email protected] - http://cultura.comune.como.it
MARIO CASTELLANI – I COLORI DELL’ANIMA
BIOGRAFIA (Genova 1914 - Milano 1985)
Nato a Genova nel 1914, Castellani si trasferisce con la famiglia a Milano. Frequenta i corsi della Scuola Serale degli Artefici con i Maestri De Amicis e Bogliardi dove ottiene la Maturità artistica. Nel 1938 inizia ad esporre con il gruppo "La Rotonda" del quale fanno parte Longaretti, Consadori, Rognoni, D'Accardi e Cappello, ma anche il critico Giolli. Nel ’41 è richiamato alle armi e parte per l’Africa. Trascorre alcuni anni a Roma e poi a Napoli. I colori e i volti di questa città ferita dalla guerra lasceranno un segno indelebile nella sua produzione artistica anche futura. Nel 1947 torna nel capoluogo lombardo dove, a partire dal 1964, insegna figura al Liceo Artistico di Brera.
Ha partecipato alla IV Quadriennale di Roma nel 1943, alla Mostra d’Arte Italiana a Ginevra nel 1948, alle Mostre Nazionali Premio Matteotti dal 1945 al ’51; alla Promotrice di Belle Arti di Torino, al Premio Melegnano, all’Associazione Artistica d’Italia nel 1951, alle Biennali di Milano a partire dal ’53, al Premio Marzotto del 1954 e alle più importanti manifestazioni artistiche nazionali. Ha allestito personali a Milano, Napoli, Roma, Piacenza e in diverse altre città. Ha collaborato come illustratore al «Corriere dei piccoli» e per vari editori.
Numerose sue opere sono entrate a far parte di collezioni private e di raccolte pubbliche quali quelle della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, del Museo d’Arte Internazionale di Firenze, del Comune di Milano per citarne solo alcune.
LA SEDE ESPOSITIVA
Il Palazzo del Broletto in epoca medievale era la sede del Comune della città di Como.
Venne costruito nel 1200 a fianco dell'antica chiesa di Santa Maria Maggiore che a partire dal Quattrocento lascia il posto all’attuale Duomo, a significare il forte legame fra il potere civile del Comune e quello della Chiesa.
La facciata si presenta a fasce di marmo lombardo in tre colorazioni differenti: bianco, grigio e rosa, mentre la torre civica è stata costruita adottando la tecnica del bugnato.
A partire dal Quindicesimo Secolo l'avanzamento della costruzione del Duomo richiese il taglio di due archi verso sud con conseguente modifica dell’intera struttura.
Oggi il primo piano dell’edificio, di proprietà dell’amministrazione comunale, è adibito a spazio culturale ed espositivo.