Mario De Biasi – Un mondo di baci
In esposizione 36 fotografie “vintage print” in bianco e nero e 12 a colori che descrivono la vita attraverso il suo gesto più conosciuto e abitudinario, il bacio, un’azione che, a volte, racconta molto più di mille parole.
Comunicato stampa
Il bacio è una cosa straordinaria, con un bacio si possono ottenere molte cose e a volte basta un bacio per cambiare lo stato d’animo di una persona. Un bacio se dato con entusiasmo, con simpatia e con amore è tutto.
Mario De Biasi
Comunicato stampa
L’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta propone dal 14 febbraio al 26 maggio 2012, all’Espace Porta Decumana della Biblioteca regionale di Aosta, la mostra dedicata a Mario De Biasi, uno dei più grandi fotografi italiani viventi, dal titolo Mario De Biasi. Un mondo di Baci.
Curata da Raffaella Ferrari e Daria Jorioz, l’esposizione propone 36 fotografie “vintage print” in bianco e nero e 12 a colori che descrivono la vita attraverso il suo gesto più conosciuto e abitudinario, il bacio, un’azione che, a volte, racconta molto più di mille parole.
I baci protagonisti delle foto sono attimi di vita che De Biasi ha colto, nel corso della sua carriera, in giro per il mondo, da New York a Rio, passando per Milano, Firenze, Parigi, Vienna, Londra.
I primi scatti risalgono all’inizio degli anni ’50 - tra questi una delle fotografie più rappresentative della mostra, Budapest, 1956, in cui una coppia di profughi si bacia appassionatamente dopo aver varcato il confine, lasciandosi alle spalle militari sconsolati e dittatori - fino ad arrivare ai giorni nostri.
Mario De Biasi è nato nel 1923 a Sois (Belluno) e inizia a fotografare nel 1945 con un apparecchio rinvenuto tra le macerie di Norimberga, dove si trovava deportato.
Presenta la sua prima mostra personale nel 1948 a Milano, dove vive e lavora e nel 1953 entra a far parte della redazione di Epoca, con cui realizza, in più di trent’anni, 132 copertine e innumerevoli reportage da tutto il mondo a dimostrazione del poliedrico e versatile punto di vista attraverso il quale ha toccato più temi con formidabile resa narrativa. Fittissima la sua carriera espositiva, tra cui la partecipazione alla rassegna Gli Universalisti alla Photokina di Colonia nel 1972, alla mostra The Italian Metamorphosis, 1943-1968 al Solomon Guggenheim Museum di New York nel 1994, alla grande retrospettiva all’Arengario di Milano nel 2000, al Paris Photo del 2007 e alla mostra sul Neorealismo Italiano di Madrid nel 2008. Ha pubblicato - fino ad ora - oltre 90 libri fotografici ed è inoltre presente nel volume The Faces of Photography: Encounters with 50 Master Photographers of the 20th Century. E’ stato insignito di numerosi premi internazionali tra i quali Erich Salomon Preis a Colonia nel 1973, il Premio Saint-Vincent di giornalismo nel 1982, il Premio Friuli Venezia Giulia nel 1994, il premio alla carriera al Festival di Arles nel 1994 e l'Ambrogino d'oro conferito dal Comune di Milano nel 2006. Del 2003 è il titolo di Maestro della Fotografia Italiana, massima onorificenza della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche.
All'attività di fotografo affianca quella di disegnatore, alla quale si dedica con passione e quella di docente nei numerosi workshop in cui insegna ai giovani.