Mario De Leo – Germoglio cosmico
Il maestro Mario De Leo approda a Villasanta con una mostra importante che tenta di riassumere, in quattro importanti “momenti”, la straordinaria carriera artistica di Mario De Leo.
Comunicato stampa
Il maestro Mario De Leo approda a Villasanta con una mostra importante che tenta di riassumere, in quattro importanti “momenti”, la straordinaria carriera artistica di Mario De Leo.
L’elegante e autorevole cornice espositiva di Villa Camperio, offre il fianco a un’esposizione di alto livello culturale a fronte di un aspetto contenutistico che offre spunti di riflessione a coloro i quali non hanno abbandonato il desiderio di “conoscenza e approfondimento”.
Mario De Leo affronta tutto il suo percorso artistico con particolare dedizione e attenzione a ogni sfaccettatura intima che il suo cuore percepisce, attraverso una straordinaria sensibilità percettiva e creativa, che lo porta a tradurre in linguaggio artistico le proprie emozioni e sensazioni, siano esse espresse sulla tela o su uno spartito musicale. La mostra di Villasanta si propone dunque come una palese opportunità per tutti coloro i quali abbiano il desiderio di conoscere da vicino l’artista, attraverso i codici del suo linguaggio artistico. L’esposizione sarà articolata sostanzialmente in quattro “atti” e suddivisi in altrettanti “spazi” all’interno della storica Villa brianzola.
Saranno esposte al pubblico le opere che appartengono ai famosi e ricercati “Bianchi” dei circuiti estatici dei quali anche il noto critico d’arte Falaminio Gualdoni ha espresso il proprio apprezzamento nella prefazione del volume “contadino telematico” del 2001. Segue il “momento” dedicato ai “circuiti estatici”, alle “punti ascensionali” e alle “figure amazzoniche”. Passaggi craetivi frutto della perpetua ricerca espressiva di Mario De Leo, animato da sempre da una passione contagiosa e un cuore puro sia dal punto di vista artistico che squisitamente umano.
Villa Camperio ospiterà Mario De Leo dal 26 Maggio al 3 Giugno, le opere saranno protagoniste all’interno del palazzo più antico si Villasanta, addirittura del 17° sec., le mura raccontano la storia che passa da un insediamento governativo degli Austriaci, prima di divenire proprietà della facoltosa famiglia Camperio e ora del Comune locale da ben trentadue anni. Uno spazio sapientemente dedicato a eventi culturali e artistici, organizzati da un’amministrazione comunale molto attenta e sensibile alle straordinarie potenzialità creative del territorio della Brianza, da sempre protagonista di un fermento espressivo che non deve essere ignorato.
di Alberto Moioli
Hanno scritto di Mario De Leo:
Christian Germack – vice direttore Museo Louvre
(…)Se Mario De Leo è il primo ad avere introdotto con tanta convinzione alcuni elementi della nostra epoca nei suoi quadri, non l’ha fatto per provocazione bensì perché ha immagazzinato dentro di sé ciò che lo circonda. Perché è un pittore testimone del suo tempo, sensibile alla sua epoca, senza per questo rinnegare il passato dei nostri padri che l’hanno formato. Sono loro che hanno influenzato la sua arte. (…)
Presentazione catalogo Mario De Leo, “Une sensibilità d’avant-garde” Parigi 1997
Flaminio Gualdoni
(…)De Leo forza il livello significativo primo e trova il passo d’una iconografia fastosa, che non è importante comprendere, ma di cui voracemente appropriarsi.
Deliberatamente, egli sceglie di comportarsi verso questo mondo d’immagine come, in altre epoche, il barbaro aniconico di fronte alle figure dell’umano: affascinato meravigliato, assumendo schemi, modi, schegge, senza porsi la questione della ratio genetica, dell’organicità, del perché.(…)
Presentazione catalogo Mario De Leo, “contadino telematico” Milano 2001
Claudio Rizzi
(…) Un viaggio intorno all’uomo. Tema centrale e costante, filo logico di un’esistenza condotta tra misura e pittura. Ben sapendo che “intorno” è dizione letteraria e non delimita l’esteriorità, anzi indica “verso” e “dentro”.
L’umanità è epicentro dell’interesse di Mario De Leo. Grande rispetto delle origini, della tradizione, delle radici celate nella terra.
Senza aneddoto di narrazione, traspare la traccia dell’uomo, l’impronta che ha determinato la storia (…)
Presentazione catalogo Mario De Leo, “Ritorno a Itaca” Ruvo di Puglia 2006
A DIPOSIZIONE IMMAGINI DELLE OPERE E DELL’ARTISTA.
Alberto Moioli
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Mario De Leo nasce a Ruvo di Puglia (Bari) nel 1944, vive a Monza, lavora a Lissone (Mb) nello studio cui ha dato nome “Perlarte”.
Negli anni ’70 alterna l’attività di pittore con quella di musicista.
Nel 1980 compone la colonna sonora del film “Sole, acqua, terra, vento”, della regista americana Jane R. Spaiser, prodotto dalla società “I cammelli” fondata dal regista torinese Daniele Segre.
Con l’attore etnomusicologo Moni Ovadia fonda la cooperativa “l’Orchestra”, attraverso la quale conosce lo studioso di musica popolare Michele Straniero, con il quale nasce lo Studio Nazionale di Musica Etnica.
Nel ’92 espone la ricerca sul cono all’istituto cubano “Luis Casas Romero”, Florida.
Nel ’93 partecipa alla fiera internazionale di Bari e di Bologna, alla fiera d’arte “Decouvertes” a Parigi, alla fiera internazionale di Torino.
Nell’anno seguente é invitato alla mostra itinerante “De Hominis Dignitate” a cura della Galleria D’Ars di Milano, iter espositivo presso la scuola “Guglielmo Marconi” di New York, il liceo italiano di Parigi, il museo della città di Mirandola e alla “Frank V. De Bellis Collection”, San Francisco State University.
Nel ’94 partecipa, con la ricerca dedicata al circuito stampato, alla rassegna d’arte “Italian Reporter” al Metropolitan Museum di Tokio e di Kioto, in Giappone.
Nel ‘95 realizza una personale alla galleria “Folini Arte Contemporanea” a Lugano (Svizzera); nello stesso periodo lavora e termina quindici tavole della “Via Crucis”, commissionata dal collezionista Bruno Amati di Lissone.
Nel ’98 espone una personale al Palazzo Ducale di Revere (Mantova)
Nel 2001 è delegato ufficiale della Regione Lombardia per un convegno internazionale in Svizzera, Cantone Sangallo.
Alcune opere dell’artista sono in esposizione permanente in musei nazionali ed internazionali, come lo “Young Museum” di Revere (Mantova), Pinacoteca Civica di Ruffano (Lecce), Castello di Sartirana (Pavia), Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Taverna (Cosenza), “Guang Dong Museum of Art” di Canton, Cina, Civico Museo Parisi Valle di Maccagno (Varese).
Prospettive della Memoria 2011, Museo D’Arte Contemporanea a Lissone (Mb)
Nel 2011, selezionato da Vittorio Sgarbi, partecipa alla 52° Biennale di Venezia presso il Palazzo dell’esposizione Nervi (To)