Mario Macilau – Rituals, Spirits and Sea
Lis10 Gallery è lieta di annunciare l’apertura della sua sede espositiva, nata dall’idea e l’esigenza di indagare con il pubblico l’arte contemporanea di oggi.
Comunicato stampa
Mario Macilau
Rituals, Spirits and Sea
inaugurazione giovedì 14 novembre 2019 | 18.00
14 novembre 2019 | 10 gennaio 2020
Lis10 Gallery è lieta di annunciare l’apertura della sua sede espositiva, nata dall’idea e l'esigenza di indagare con il pubblico l'arte contemporanea di oggi. La proposta espositiva prevede un ciclo di mostre personali e collettive di artisti, creativi e performers, molti noti al pubblico, molti altri noti solo ai più affini al settore, con l’obiettivo di creare un luogo non solo d’incontro ma d’incubazione culturale. Verranno presentate le tendenze emergenti e le influenze del mercato internazionale e italiano, con il fine di contestualizzarle, capirne la reale qualità, e (ri)discuterne il valore.
Lis10 Gallery inaugura così la sua sede fisica all’interno dell’ecosistema delle gallerie di Lambrate Design District, un distretto culturale post-industriale di Milano che, avendo la creatività come asset di sviluppo, si è palesato fin da subito come la location perfetta.
Giovedì 14 novembre 2019 alle ore 18.00 la galleria invita il pubblico alla sua prima esposizione che avrà come protagonista l’Arte Africana, un’arte giovane per il mercato ma in pieno sviluppo e che, dopo Londra e Parigi, anche in Italia incuriosisce musei, collezionisti e non, facendo discutere.
L'artista scelto è Mario Macilau, fotografo del Mozambico, che attraverso le sue opere ripristina la dignità di gruppi socialmente isolati. Immortala volti e luoghi abitati da emarginazione e sofferenza, con lo scopo di restituire loro stima e rispetto, in quanto valori inalienabili. Egli ritorna più volte nei luoghi e dalle persone prima di fotografarli, per potersi connettere con i soggetti e i temi che lo interessano . Attraverso questo processo, quando fotografa, non crea solo immagini, ma trasmette uno stato d’animo, quello che si percepisce al di là dell’ingiustizia.
Il percorso espositivo si articola in 10 fotografie, in bianco e nero, di grande formato, volte a indagare l'inalienabilità della speranza e della dignità. La serie Faith e un ciclo nuovo sull’acqua, si concentrano sull’animismo che ancora oggi esiste in Mozambico. In queste sue foto non c'è distinzione tra l’oggetto e l’uomo, ma ogni elemento non è casuale e funge da collegamento con altre dimensioni: ecco perché le sue fotografie mostrano una denuncia sociale alternativa, meno provocante ma più icastica. Un vero e proprio studio antropologico che sottolinea e commenta l'abbandono sociale, e non solo, che quelle comunità affrontano. Un modo per proteggere la propria cultura, diffondendola in un ambiente globalizzato che tende a neutralizzare le origini, il folklore e le diversità. Una riflessione polivalente che riguarda tutti, non più solo i gruppi socialmente isolati.
Mario Macilau (nato nel 1984 a Maputo, Mozambico)
Vive e lavora a Maputo, dove è cresciuto e dove fin da ragazzino ha lavorato per strada e in mezzo ai volti che ora fotografa. La sua carriera di fotografo inizia nel 2003 e diventa professionale quando nel 2007 scambia il cellulare di sua madre con la sua prima macchina fotografica, iscrivendosi poi al Centro de Formação e Documentação Fotográfica in Maputo. Il suo lavoro è stato esposto in molte mostre personali e collettive: nel 2016 è stato invitato a partecipare a un programma e una mostra con l'Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, World Press Photo e Universal Rights Groupsolo; solo nel 2015 era presente alla 56a Biennale di Venezia, è stato incluso nella mostra Making Africa: A Continent of Contemporary Design del Vitra Design Museum, a cura di Amelie Klein con Okwui Enwezor, ed è stato presentato al Guggenheim Museum di Bilbao in Spagna. Altre mostre degne di nota sono Pangea: New Art from Africa and Latin America, alla Saatchi Gallery di Londra nel 2014; Tempo Galeria Belo-Galsterer , Lisbona, 2013; Dak'art Biennial OFF, Dakar, 2012; Rencontres de Bamako, Bamako 2011. Il lavoro di Macilau ha ricevuto anche numerosi premi tra cui l'European Union Award for Environment (2015), l'UNESCO-Aschberg Bursary for Visual Arts (2014).