Mario Merz Prize. I finalisti
Mostra dei 5 finalisti della sezione arte del Mario Merz Prize.
Comunicato stampa
Il Premio Internazionale Mario Merz, presentato ufficialmente il 9 novembre 2013 presso la Mole Antonelliana, monumento simbolo di Torino, è stato creato con la volontà da un lato di ricordare la figura di Mario Merz e dall’altro di avviare un nuovo progetto che sia proiettato verso il futuro dell’arte e che permetta di individuare e segnalare, attraverso la competenza di una fitta rete internazionale di esperti, personalità nel campo dell’arte e che, parallelamente, consenta a giovani compositori di proporsi per un progetto innovativo di musica contemporanea. Legato alla Fondazione Merz, promosso da un comitato organizzatore e sostenuto da un autorevole comitato d’onore internazionale, il progetto vuol dar vita a una nuova rete di programmazione espositiva e di attività musicale in Italia e in Svizzera.
La scelta di gemellare due nazioni è scaturito proprio dalle caratteristiche dei due Paesi: entrambi centri di produzione e di cultura. La Svizzera rappresenta l’origine e la nazionalità dell’artista e l’Italia la sua nazione d’adozione e il luogo di creazione.
Con la ferma certezza che l’arte rappresenta la libertà di pensiero senza confini e che anche grazie ad essa si rafforza l’autodeterminazione e la libera circolazione della cultura e delle idee, il premio è dedicato a coloro che nutrono la giusta volontà di perseguire le proprie ricerche al di là delle opposizioni derivanti dall’appartenenza politica, sociale, geografica.
I processi artistici degli ultimi due decenni sono stati fortemente caratterizzati dalla particolare attenzione ai mutamenti storici, sociali e politici per questo e per le tragedie che ancora vedono l’umanità protagonista, il premio intende rintracciare nell’opera e nel percorso individuale degli artisti e dei compositori che comporranno le short list di ogni edizione, caratteristiche di internazionalità, generosità di pensiero, attenzione sociale oltre alla ricerca dell’innovazione.
Nel 2014 le due giurie di preselezione hanno individuato i 5 finalisti di entrambe le sezioni della prima edizione del premio a cui saranno dedicate una mostra e un concerto che si svolgeranno a Torino il 29 gennaio.
Il Premio a cui è stata conferita la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, ha il patrocinio dell’Ambasciata di Svizzera in Italia, dell’Ambasciata d’Italia in Svizzera, della Regione Piemonte, della Città di Zurigo e della Città di Torino e ha cadenza biennale.
La Mostra dei finalisti
Si terrà dal 29 gennaio al 12 aprile 2015 presso gli spazi dell’ex centrale termica delle officine Lancia sede della Fondazione Merz di Torino (Via Limone 24) e raccoglierà due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico.
Il progetto espositivo sarà curato da Beatrice Merz e accompagnato da un nuovo progetto editoriale dedicato al premio.
Significativi i numeri della sezione arte: 701 nominator e 512 candidature fra cui sono stati scelti i cinque finalisti Lida Abdul, Glenn Ligon, Naeem Mohaiemen, Anri Sala e Wael Shawky.
Il compito di preselezione è spettato a una giuria composta da, Claudia Gioia (curatrice indipendente), Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum, Amsterdam) e Marisa Merz.
Gli artisti finalisti
Lida Abdul (Kabul 1973) vive e lavora tra Kabul e Los Angeles. È stata la prima artista dell’Afghanistan a rappresentare il suo paese alla cinquantunesima Biennale di Venezia nel 2005. Ha partecipato a numerose altre biennali fra cui: San Paulo Biennial 2006, Gwangju Biennial 2006, Moscow Biennial 2007 e Sharjah Biennial 2007 e dOCUMENTA XIII nel 2012.
Glenn Ligon (New York 1960) vive e lavora a New York. Ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro fra cui: Joan Mitchell Foundation Grant 1997, John Simon Guggenheim Memorial Foundation Fellowship 2003, Skowhegan Medal for Painting 2006 e Studio Museum”s Joyce Alexander Wein Artist Prize 2009. Ha partecipato alla Documenta del 2002 e alle Biennali al Whitney 1991 e 1993. Numerose le personali in istituzioni pubbliche tra cui al Whitney Museum nel 2011, al Walker Art Center di Minneapolis e allo Studio Museum in Harlem di New York nel 2012.
Naeem Mohaiemen (Londra 1969) vive e lavora tra Dhaka e New York. È uno scrittore e artista visivo che ha dedicato la maggior parte del proprio lavoro all’approfondimento della condizione dei migranti e delle minoranze collaborando a vari progetti internazionali. I suoi studi e la sua produzione artistica e letteraria l’hanno portato a lavorare in molte parti del mondo. Numerosi i riconoscimenti tra cui Sharjah Art Foundation nel 2011
Anri Sala (Tirana 1974) vive e lavora a Berlino. Ha ricevuto diversi riconoscimenti fra cui: Prix Gilles Dusein 2000, Young Artist Prize – Venice Biennial 2001 e Absolut Art Award 2011. Ha esposto in prestigiosi musei tra cui: Dallas Museum of Art 2002, Tate Gallery 2004, Serpentine Gallery 2011, Centre Pompidou, 2012. Nel 2013 ha rappresentato la Francia alla Biennale di Venezia.
Wael Shawky (Alessandria d’Egitto 1971) vive e lavora ad Alessandria d’Egitto. Ha ricevuto molti riconoscimenti per il suo lavoro fra cui: Grand Nile Prize Cairo Biennial 1996, Honorary Award Rita Longa International Symposium 2001, Islamic World Arts Initiative, Arts International 2004 e International Messa Grant 2005. Ha esposto al Kunst-Werke di Berlino, Istanbul Modern e a dOCUMENTA XIII nel 2012, alla Serpentine Gallery nel 2014.
Il vincitore
Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito web (mariomerzprize.org) per valutare i progetti degli artisti. Al voto del pubblico si aggiungerà il responso della giuria composta da Manuel Borja-Villel (Direttore Museo Nacional Centro de arte Reina Sofía, Madrid), Massimiliano Gioni (Capo Curatore New Museum, New York - Direttore artistico Fondazione Trussardi, Milano ), Lawrence Weiner (artista), Beatrice Merz.
All’artista vincitore sarà dedicata una mostra personale negli spazi della Fondazione Merz di Torino con il supporto per la realizzazione di un nuovo progetto. La mostra, accompagnata da una ricca monografia, sarà poi ospitata in uno spazio in Svizzera nell'ambito del nuovo progetto “Nomade” della neonata Merz Foundation Svizzera.
La mostra e il concerto saranno a ingresso gratuito. “Il premio, che non riceve finanziamenti pubblici ma si sostiene unicamente grazie all’iniziativa privata, sin dalla sua nascita è caratterizzato da uno spirito di apertura e inclusione e infatti chiediamo al pubblico un coinvolgimento fattivo attraverso il voto. - Affermano Beatrice e Willy Merz – Proprio per questo motivo, con il Comitato Organizzatore abbiamo deciso di non prevedere un biglietto di ingresso né per la mostra né per il concerto”.
L’annuncio dei vincitori della prima edizione è previsto per fine aprile 2015