Mario Pandiani – Il mio nome è Nessuno

Mostra personale Mario Pandiani “il mio nome è Nessuno” con uno scritto di Enrico Pandiani.

Comunicato stampa

"Gli occhi e le voci, gli antri e i palazzi o, in vece loro, la fredda corazza di un sommergibile, sono il grembo di due anime in moto perenne, che inseguono una presenza che non è mai data, assenze su assenze che richiamano continuamente l’oggetto della ricerca e dell’esplorazione, come la fuga da una guerra che diventa a sua volta guerra perpetua senza quartiere.

Le carte, gli scafi, gli approdi e le partenze, i naufragi e le collisioni, la tentazione di fermarsi e l’ostinazione a ripartire, la grande culla amniotica e la memoria imperterrita e minuziosa, l’inesausta spinta interiore e la potenza meccanica, e una grande e inestinguibile nostalgia, sono le isole di passaggio i cui luoghi suggeriscono la fisionomia sfuggente dell’approdo."

Così Mario Pandiani descrive al visitatore il suo percorso intimo e quello esplicitato nelle opere in mostra, tracciando un filo rosso spesso ingannevole, più simile ad un labirinto nel quale l'autore sembra perdersi con voluttà abbandonandosi al canto delle sirene o alla fugace apparizione di una ignuda nuotatrice in un mare di smeraldo, poi, quando tutto sembra dissolversi nel sogno, Marcos, l'altro da se, gli indica la via per l'ombelico del mare: l'isola di Ogigia.
Nautilus, carte nautiche, rotte improbabili e/o impossibili, macchine nubili e non, vi aspettano in una bizzarra e struggente esposizione che non cesserà di stupirvi.