Mario Petriccione
Dopo oltre un anno di nomadismo il progetto FART gallery prende casa. È una necessità non solo lavorativa che risponde al bisogno di stabilirsi e costruire qualcosa che si intente, e si spera, duraturo.
Comunicato stampa
Dopo oltre un anno di nomadismo il progetto FART (www.fartgallery.it) prende casa. È una
necessità non solo lavorativa che risponde al bisogno di stabilirsi e costruire qualcosa che si
intente, e si spera, duraturo.
FART è stata la radice, ciò che sta nascendo ne è il naturale germoglio. L'origine è comune ma,
come le parti di un albero che hanno tutte nomi diversi, questo spazio avrà un nuovo nome.
Si chiamerà VAN DER. Il prefisso di un cognome olandese traducibile con la preposizione italiana
“da”. Un'indicazione di provenienza non svelata per un'identità che si svelerà di volta in volta a
seconda delle mostre, dei progetti, delle idee che lo spazio ospiterà.
VAN DER sarà un'entità multipla e multiforme. Avrà origini sempre nuove. Vivrà in via Giulia di
Barolo 13, in 55 metri quadrati calpestabili, 120 di pareti bianche, accanto agli studi di tre giovani
artisti e sarà anche la casa del progetto di grafica d'arte e micro edizioni Print About Me.
Il 18 ottobre VAN DER aprirà le porte accogliendo, fino al 24 novembre, i lavori di Mario
Petriccione.
Per ora sulla mostra c'è solo una cosa da dire. Siete invitati a vederla.