Mario Tozzi – Poesia del silenzio

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZETTO ART GALLERY
Via delle Botteghe Oscure 34 00186 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al sabato 10.00 -19.00 Lunedì chiuso

Vernissage
22/03/2012

ore 18

Artisti
Mario Tozzi
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra, che si avvale della collaborazione dellʼArchivio Mario Tozzi diretto dal prof. Mario Tiezzi, presenta un insieme di opere iconiche, ed emblematiche dellʼartista.

Comunicato stampa

Mario Tozzi Poesia del silenzio
che sarà inaugurata giovedì 22 marzo p.v. in via delle Botteghe Oscure 34 alle ore 18.00. La mostra, che si avvale della collaborazione dellʼArchivio Mario Tozzi diretto dal prof. Mario Tiezzi, presenta un insieme di opere iconiche, ed emblematiche dellʼartista. Nato a Fossombrone vicino Urbino nel 1895 e deceduto a Saint-Jean-du-Gard nel sud della Francia nel 1979, Mario Tozzi ha frequentato lʼAccademia di Belle Arti di Bologna nel 1913 con Morandi e Licini. Dopo la Prima Guerra Mondiale si trasferisce a Parigi nel 1919 e qui espone in vari Salon. Tra gli anni ʻ20 e ʻ30 nascono le sue opere maggiori; a Parigi fonda il “Groupe des Sept” con Campigli, de Pisis, Paresce, de Chirico, Savinio, Severini. Di tanto in tanto frequenta il Caffè del Duomo a Montparnasse e fa amicizia con Zadkine, Giacometti, Gonzales, Leonor Fini e Magnelli. Incontra Ozenfant, Jean Lurçat, Max Jacob. Nel 1935 Tozzi continua lʼintensa attività artistica; le sue opere vengono acquistate da importanti musei internazionali.
Dal governo francese gli viene conferita la “Legion dʼOnore”. Nel 1936 si trasferisce a Roma, ove si dedica allʼaffresco. Espone alla Biennale di Venezia nel 1938 e nel 1942. La salute va peggiorando e lʼartista è costretto a diradare sempre più la sua attività produttiva ed espositiva. Nel 1958 espone alla galleria Annunciata di Milano. La mostra è determinante perché indica il momento in cui lʼartista si riaffaccia alla ribalta internazionale dopo il lungo periodo di riflessione e di approfondimento che ha contraddistinto gli anni quaranta e cinquanta. In questa occasione Raffaele Carrieri, che non vedeva lʼamico da circa trentʼanni scrive: “ Tozzi aveva perfezionato i suoi strumenti. Gli strumenti di Tozzi avevano
perfezionato il silenzio di Tozzi”. Nel 1960 si stabilisce nella casa paterna di Suna sul lago Maggiore dove opera attivamente con esposizioni ed una intensa produzione di busti e volti femminili su fondi bianchi.
Agli inizi degli anni ʻ70 ritorna a Parigi.