Marisa Zattini – Alberi
Opera installativa di MARISA ZATTINI ALBERI – The Aleph Beth of Nature, curata da P. Giulio Michelini, allestita nella Sala Baratta del primo Chiostro del Convento.
Comunicato stampa
Lunedì 17 gennaio 2022, alle ore 18.30, al Convento di San Francesco del Monte (sec. XIII), presso la sala conferenze della Biblioteca, si terrà la presentazione dell’opera installativa di MARISA ZATTINI ALBERI - The Aleph Beth of Nature, curata da P. Giulio Michelini, allestita nella Sala Baratta del primo Chiostro del Convento.
Una metafora che racconta l’intima relazione fra Uomo e Natura in un innesto con l’alfabeto ebraico e la sapienza della Kabbalah. Sono 22 le sezioni di un tiglio ultracentenario che recano impresso a fuoco, nel loro durame, l’alfabeto che Dio utilizzò per creare il mondo. L’inaugurazione dell’installazione è preceduta, con inizio alle ore 17.00, nella Biblioteca storica, dagli interventi del Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, del professor Marco Cassuto Morselli, Presidente della Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane in Italia e della Prof.ssa Annarita Caponera, per la celebrazione della XXXIII giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo fra cattolici ed ebrei.
«Marisa Zattini è un’artista ‘a tutto tondo’ - architetto, artista, poetessa, curatrice - che trae linfa da un antico sempre presente, in questo caso l’albero e l’alfabeto ebraico che si collegano alle Sefirot e all’origine del mondo [...]. Il dialogo fra antico e contemporaneo che instaura per vocazione con l’architettura de¬gli spazi espositivi in cui opera è un potente elemento di valorizzazione dell’arte contemporanea nel¬l’ar¬chitet¬tura antica [...]» (M. Felicori, C. Collina, dal testo in catalogo).
Sono due i cataloghi a corredo di questa mostra che, con un ricco apparato di testi critici (a firma di: Monsignor Jean Marie Gervais, G. Vulcano, V. D’Augusta, G. Ciucci, A. Fabbri, D. Settevendemie. M. Cassuto Morselli, L. Maggio, P. Matteo Ferrari, G. Ciucci), poesie inedite sul tema degli ‘alberi’ di Luigi Riceputi e fotografie, frutto di campagne fotografiche condotte ad hoc da Gian Paolo Senni e Ryan Bruss, nei luoghi densi di memoria storica che ad oggi l’hanno ospitata (Chiesa della Natività, Roma; Chiesa di Santa Cristina, Cesena; Oratorio di San Sebastiano, Forlì; Monastero di Camaldoli [Cappella dello Spirito Santo], Camaldoli).
MARISA ZATTINI è nata a Forlì il 13 ottobre 1956. Segno zodiacale: Bilancia ascendente Scorpione. Ha realizzato mostre personali in spazi pubblici, in Italia e all’estero (Svezia, Inghilterra, Germania e Grecia) a partire dal 1976 e pubblicato cataloghi monografici, con alcune sue poesie. Sul concetto di identità e sulle riflessioni filosofiche legate al tema del vuoto e del pieno ha realizzato una inedita e originale triplice partitura espositiva denominata DOPPIO PANICO! - L’arte di vivere (2009), Metamorphosi (2011) e Autoritratto (2013) coinvolgendo 33 artisti del territorio, producendo originali lavori scultorei, ceramici e fotografici, esposti nella suggestiva sede dell’Oratorio di San Sebastiano, a Forlì. Nel 2014 è stata invitata dalla Provincia di Kassel ad esporre il ciclo “Ali”, opere ceramiche (in 3° fuoco) realizzate nel 1990: un progetto a 4 mani con l’architetto Augusto Pompili. Sempre nel 2014 e 2015 la mostra “Di-segni” o dell’indole della Res è stata itinerante nelle sedi pubbliche del MODERNARTMUSEUM di Ca’ la Ghironda (Zola Predosa, Bologna), Bertinoro (Rocca Vescovile, Museo Interreligioso), Santarcangelo di Romagna (Grotta monumentale) e a Gallarate (Teatro del Popolo). Nel 2015 il ciclo di opere “Ali selvatiche” è stato ospitato nelle sale della Biblioteca Comunale “Maria Goia” di Cervia (Ravenna). Una selezione di questi ultimi cicli di lavori sono stati ospitati, nel 2016, presso l’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA di Atene e, parallelamente, nelle sale della TECHNOHOROS ART GALLERY. Nel 2017, con la mostra “Agricoltura Celeste”, ha riunito una selezione di opere appartenenti ai cinque cicli realizzati fra il 2012 e il 2017, itinerante in quattro sedi pubbliche italiane. La stessa mostra viene proseguita idealmente nel 2018 con l’allestimento di ALBERI eretici | ermetici a Forlì. Dello stesso anno è la personale “Metamorphica” allestita nella Moschea Yeni Camii, a Salonicco, organizzata dalla TECHNOHOROS ART GALLERY, con il coinvolgimento dell’Istituto di Cultura di Atene e dell’Ambasciata Italiana e resa itinerante a Cesena, in due sedi: nella Sala Piana della BIBLIOTECA MALATESTIANA e nella CHIESA DI SAN ZENONE. Nel 2019 viene allestita al Museo Nazionale di Ravenna la personale Alchemica - Trasmutazioni fra Arte e Natura, a cura di Emanuela Fiori. Nel 2020 ALBERI - The Aleph Beth of Nature è ospitata nella Chiesa della Natività, a Roma, poi nella Chiesa di Santa Cristina, a Cesena; nel 2021 l’installazione viene ospitata nell’Oratorio di San Sebastiano a Forlì e nella Cappella dello Spirito Santo del Monastero di Camaldoli. Nel 2021, Hermetica - metamorphosi fra Nigredo & Albedo, a cura di P. Matteo Ferrari, è allestita presso l’Antica Farmacia del Monastero di Camaldoli e Labirintica - in limine Dedalus, a cura di Maddalena Casalis, presso il Labirinto della Masone a Fontanellato, dove è stata prorogata fino al 30 marzo 2022.