Mark Dion – The Pursuit of Sir William Hamilton
Il lavoro di Dion esamina il modo in cui le ideologie dominanti e le istituzioni pubbliche plasmano la nostra comprensione della storia, della conoscenza, del mondo naturale.
Comunicato stampa
Dal 30 novembre al 31 gennaio 2014 il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes ospita la mostra The Pursuit of Sir William Hamilton, la prima personale dell’artista Mark Dion in un Istituzione napoletana.
Promossa con il supporto della Soprintendenza Speciale per il patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli, la mostra è parte del progetto espositivo denominato PROGETTO XXI con il quale la Fondazione Donnaregina si propone di curare in collaborazione con la Fondazione Morra Greco, l’esplorazione della produzione artistica più recente e intende contribuire a ricercare e mostrare l’arte sperimentale più avanzata e sostenere le nuove idee, i discorsi e le tendenze dell’arte contemporanea.
Il lavoro di Dion esamina il modo in cui le ideologie dominanti e le istituzioni pubbliche plasmano la nostra comprensione della storia, della conoscenza, del mondo naturale. Appropriandosi di un metodo scientifico-archeologico di raccolta, ordinamento, ed esposizione gli oggetti, Dion crea opere che mettono in discussione la distinzione tra il metodo scientifico "oggettivo" razionale e le influenze soggettive nella medesima indagine. I suoi spettacolari cabinets realizzati sul modello dei Wunderkabinetts del XVI secolo, esaltano l’ordinamento atipico di oggetti ed esemplari nel tentativo di individuare le radici delle politiche ambientali e pubbliche nella costruzione della conoscenza e mettendo in discussione il ruolo autorevole della voce della scienza nella società contemporanea.
Il progetto espositivo realizzato da Dion in occasione della mostra si concentra sulla figura del diplomatico Inglese Sir William Hamilton, ambasciatore tra il 1764 ed il 1800 presso la corte di Napoli durante il regno di Ferdinando I di Borbone. Eminente studioso, Hamilton raccolse intorno a sé gran parte dei membri della cultura straniera e locale del tempo contribuendo ad arricchire il carattere cosmopolita di una città già culturalmente all’avanguardia e meta prediletta del Grand Tour.
Con The Pursuit of William Hamilton Dion tenta di restituire un quadro preciso degli interessi e le passioni dell’ambasciatore inglese sottolineando lo stretto legame che intercorreva fra i suoi studi, la città di Napoli ed il territorio circostante, con particolare riferimento alla sua inclinazione allo studio dei fenomeni tellurici e alle eruzioni del Vesuvio, la propensione al collezionismo di antichità greco-romane, la grande predilezione per la caccia condivisa con Re Ferdinando.
Lo spazio espositivo del primo piano del museo settecentesco è dunque caratterizzato dalla rappresentazione di ciascuna delle attitudini di Hamilton attraverso la tematizzazione di ogni sala, dedicata rispettivamente alle seguenti tematiche: collezionismo, scienze naturali, vulcanologia, caccia, antichità, Emma Hamilton.
La mostra si articola attraverso l’esposizione di una serie di opere molto differenti tra loro come la riproduzione di una serie di oggetti appartenuti al diplomatico, numerosi disegni e collage, statuette rappresentanti illustri personaggi, un diorama. Oltre ai cabinets ricchi di riproduzioni degli oggetti da collezione, sono esposte una serie di opere originali risalenti agli ultimi decenni del 1700 grazie alla concessione di una serie di prestiti da parte dei principali musei napoletani. Gouache, dipinti, vasi realizzati nel periodo Hamiltoniano, oppure rinvenuti durante lo stesso, occupano lo spazio espositivo e arricchiscono la rassegna dedicata alla figura di uno dei più eminenti studiosi stranieri residenti a Napoli nel periodo del suo massimo splendore.
Attraverso i suoi scritti Hamilton è stato capace di influenzare la percezione del territorio, della storia e delle bellezze locali da parte di artisti e cultori internazionali suoi contemporanei. Mark Dion, allo stesso modo, riesce a valicare il limite temporale nella trasmissione fedele dello spirito dell’epoca e a coinvolgere lo spettatore attuale nell’assimilazione di una mostra che si nutre degli spunti concettuali e delle tecniche proprie dell’arte contemporanea ma che si colloca al di fuori dal tempo.
Mark Dion è nato a New Bedford, Massachusetts, nel 1961. Ha conseguito la laurea nel 1986 presso l'Università di Hartford, Connecticut e ricevuto dalla medesima università un dottorato onorario nel 2003. Tra il 1984 e 1985 è stato selezionato per il programma di studi del WhitneyMuseum of American Art di New York. E’ attualmente Mentore presso la School of Art della Columbia University a Manhattan, New York, dove vive e lavora. I suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo.