Mark Handforth – After Nature
Galleria Franco Noero è lieta di presentare After Nature, terza mostra personale di Mark Handforth in collaborazione con la galleria e la prima all’interno dello spazio espositivo di Piazza Carignano.
Comunicato stampa
Galleria Franco Noero è lieta di presentare After Nature, terza mostra personale di Mark Handforth in collaborazione con la galleria e la prima all’interno dello spazio espositivo di Piazza Carignano.
L’artista americano, noto a livello internazionale per la creazione di sculture pubbliche di grandi dimensioni che nascono dal confronto con le proporzioni stranianti delle metropoli americane e con gli elementi minori del paesaggio urbano circostante, torna ad esporre in Italia a distanza di un anno dall’importante mostra personale presso il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, dal titolo ‘Smoke’, e a confrontarsi anche a Torino con spazi architettonicamente storicizzati.
Una serie di nuove sculture e installazioni luminose si susseguono nell’infilata di stanze, senza corridoi, tipica di questo appartamento di fine Settecento, istituendo un’analogia di forme che rimandano direttamente alla monumentale architettura barocca, e alcuni elementi decorativi, oltretutto visibili dalle finestre che si aprono sulla facciata di Palazzo Carignano, pregevole esempio di architettura barocca piemontese.
In After Nature, come suggerisce il titolo stesso, Handforth unisce l’elemento d’ispirazione naturale al costante riferimento al paesaggio urbano, creando sculture dal grande al piccolo formato, in cui predomina la forma della spirale che genera una potente energia e pervade l’ambiente che occupano di tensione dinamica tra forme organiche e forme geometriche, fra concetti di immanenza e di cambiamento, di naturale e artificiale, di astrazione e rappresentazione simbolica. La luce, altro elemento fondamentale nel lavoro dell’artista, sia fredda e artificiale prodotta dai neon sia calda e avvolgente delle candele colorate, è trattata come elemento tangibile, come parte integrante della plasticità delle sue sculture, modulando e trasformando sostanzialmente la percezione delle forme.
Mark Handforth (Hong Kong, 1969) è cresciuto a Londra e attualmente vive e lavora a Miami. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive negli Stati Uniti e in Europa. Tra queste si ricordano le personali: SMOKE, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2016); Two Old Bananas, CASS Sculpture Foundation, Goodwood, (2015); Sidewalk Island, Governors Island, New York (2014); Black Bird (public installation), Zürich (2013); Rolling Stop, Museum of Contemporary Art, North Miami (2012); MCA Chicago Plaza Project, Museum of Contemporary Art, Chicago (2011); Hessel Museum of Art, Bard College, New York (2011); Kunstnernes Hus (con Urs Fischer e Georg Herold), Oslo; Concentrations 51, Dallas Museum of Art, Dallas, TX (2007); Stroom, Kunsthaus Zürich, Zurigo (2005); Hammer Projects, UCLA Hammer Museum (2002). Tra le collettive ricordiamo: Retour du monde, una commissione per il trasporto pubblico, Musée d’art moderne et contemporain, Ginevra (2013); Luminale Midwest: Sunlight on Cold Water, Kunsthalle Detroit, Detroit (2012) e Hors les Murs, FIAC Jardin des Tuileries, Paris (2012); Mapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection, Palazzo Grassi/Punta della Dogana, Venezia (2009); Château de Tokyo/Tokyo, Redux, Ile de Vassivière (2008); The Uncertainty of Objects and Ideas, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington DC, (2006); 5 Milliards d’Années, Palais de Tokyo, Parigi (2006); Whitney Biennial (2004); Terminal 5, JFK Airport, New York (2004).