Mark Leckey – Desiderata (in media res)

Informazioni Evento

Luogo
MADRE - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DONNAREGINA
Via Settembrini 79, 80139 , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Orari apertura museo:

Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato 10:00-19:30.
Domenica 10:00-20:00.
La biglietteria chiude un'ora prima.
Lunedì ingresso gratuito.
Martedì chiuso.

Orari festività natalizie:

Giovedì 24 dicembre 2015 (Vigilia di Natale): ore 10:00-18:30
(ultimo ingresso ore 17:30)
Venerdì 25 dicembre 2015 (Natale): ore 10:00-14:00
(ultimo ingresso ore 13:00)
Sabato 26 dicembre 2015 (Santo Stefano): ore 10:00-19:30
(orari regolari)
Giovedì 31 dicembre 2015 (San Silvestro): ore 10:00-18:30
(ultimo ingresso ore 17:30)
Venerdì 1 gennaio 2016 (Capodanno): ore 14:00-19:30
(ultimo ingresso ore 18.30)
Mercoledì 6 gennaio 2016 (Epifania): ore 10:00-19:30
(orari regolari)

Vernissage
09/10/2015

ore 19

Biglietti

Intero: € 7.00 Ridotto: € 3.50

Artisti
Mark Leckey
Curatori
Andrea Viliani, Elena Filipovic
Uffici stampa
ELECTA
Generi
arte contemporanea, personale

A cura di Elena Filipovic e Andrea Viliani, la mostra presenta nuove produzioni accanto a un’ampia selezione di opere storiche, in ciascuno dei mezzi espressivi utilizzati dall’artista – scultura, installazione, performance e video (a partire dall’iconico video del 1999 Fiorucci Made Me Hardcore sulla cultura musicale giovanile dell’epoca, che impose l’artista all’attenzione internazionale).

Comunicato stampa

Organizzata dal Madre in collaborazione con WIELS, Bruxelles e Haus der Kunst, Monaco di Baviera, Mark Leckey. DESIDERATA (in media res) è la prima retrospettiva, e la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana, dedicata all’artista britannico Mark Leckey (Birkenhead, 1964), vincitore nel 2008 dei prestigiosi Turner Prize, promosso dalla TATE Britain e Central Art Award, promosso dalla KölnischerKunstverein di Colonia.
A cura di Elena Filipovic e Andrea Viliani, la mostra presenta nuove produzioni accanto a un’ampia selezione di opere storiche, in ciascuno dei mezzi espressivi utilizzati dall’artista – scultura, installazione, performance e video (a partire dall’iconico video del 1999 Fiorucci Made Me Hardcore sulla cultura musicale giovanile dell’epoca, che impose l’artista all’attenzione internazionale). Rivelando la profonda e seminale influenza che l’artista britannico ha esercitato sulle generazioni successive, la ricerca artistica di Leckey opera al di là del campo specifico dell’arte, muovendosi costantemente al confine fra arte e vita quotidiana ed esplorando il modo in cui valori, narrazioni, simboli, feticci, oggetti (sia materiali che immateriali) ridefiniscono la sfera dei nostri desideri e fantasie più intime, plasmando la nostra identità e le nostre memorie. In questo modo Leckey analizza, nelle sue opere, l’inestricabile articolazione contemporanea fra cultura alta e cultura popolare, fisicità e virtualità, copia e originale, singolo e collettività, e ci indica come la nostra esperienza del mondo sia continuamente e inevitabilmente definita ormai da una molteplicità di sollecitazioni e fattori che contribuiscono a mettere in crisi il concetto stesso di identità unica e immutabile, rendendo labile il confine fra umano e tecnologico, come fra le differenti subculture in cui siamo immersi. In occasione della mostra è stata pubblicata un’estensiva monografia pubblicata in inglese da Walther Koenig, co-prodotta dal Madre con i musei partner. Inoltre un seminario, organizzato in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Napoli nell’ambito del progetto MADREscenza Seasonal School, permetterà a studentesse e studenti dell’Accademia campana un incontro diretto con l’artista e i curatori, nelle vesti di visiting professors, in cui approfondire, durante le fasi di allestimento, i temi della mostra e gli aspetti principali della ricerca di Leckey.
Mostre personali sono state dedicate all’artista da alcune fra le più prestigiose istituzioni internazionali, fra cui Wiener Secession, Vienna, Kunsthalle Basel, Basilea, HausderKunst, Monaco di Baviera (2015), WIELS, Bruxelles (2014), MoMA-Museum of Modern Art/PS1, New York, Hammer Museum, Los Angeles (2013), Walter Phillips Gallery-Banff Centre, Manchester Art Gallery (2012), Serpentine Gallery, Londra (2011), MKGallery, Milton Keynes (2010), Kölnischer Kunstverein, Colonia (2009), Le Consortium, Digione (2007), Portikus, Francoforte (2005), Migros Museum, Zurigo (2003). Inoltre l’artista ha partecipato a importanti mostre e biennali fra cui Performa, New York (2011), 8th Gwangju Biennale, Gwangju (2010), Moving Images: Artists & Video/Film, Museum Ludwig, Colonia (2010), Playing Homage, Vancouver Contemporary Art Gallery e Sympathy for the Devil, Museum of Contemporary Art, Chicago, (2007), TATE Triennial, Londra (2006), Istanbul Biennial, Istanbul (2005), Manifesta 5, European Biennial of Contemporary Art, San Sebastian (2004), New Contemporaries, Institute of Contemporary Art, Londra (1999). Nel 2013 il progetto curato dall’artista e commissionato dalla Hayward Gallery di Londra, The Universal Addressability of Dumb Things, è stato presentato in tour in tutta la Gran Bretagna. Conferenze e performance dell’artista sono state infine ospitate presso istituzioni quali, fra le altre, ICA, Londra, Solomon R. Guggenheim e MoMA-Museum of Modern Art, New York.