Marsèlleria – Art Night
Eventi sonori in occasione della Miart Art Night Non Profit Spaces.
Comunicato stampa
Marsèll Paradise ospita Marsèlleria, sabato 14 aprile alle ore 19.30,
con il reading di presentazione di TABOO, primo libro d’artista di Gianandrea
Poletta, in collaborazione con Untitled Association.
Il lavoro di Gianandrea Poletta si posiziona a cavallo tra disegno,
scultura e scrittura, ed è definito delle esperienze di vita dell’artista
stesso. TABOO, il suo primo libro d’artista, edito da Cura.books,
presenta una selezione di brevi racconti scritti in prima persona, immagini
lo-fi scattate da cellulare, e una ricca serie di disegni a penna e
pennarello, in una sequenza che travalica medium e cronologia temporale
dove immagini e parole si susseguono. Per Poletta l’esperienza sottende
ed è il motore del suo intero processo di produzione artistico, dalla
scrittura di cronaca proveniente dalla Milano underground ai suoi lividi
disegni gestuali che rappresentano figure ambigue. L’artista non ha paura
di dire la verità e TABOO è tanto un ‘bildungsroman’ quanto una pratica
di anarchia e libertà.
Il libro, in edizione firmata e numerata, include un testo di Attilia
Fattori Franchini.
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www.marselleria.org
Via Privata Rezia 2 20135 Milan
Marsèlleria
permanent exhibition
Marsèll Paradise hosts Marsèlleria, on Saturday April 14th at 7.30 pm,
with the launch reading of TABOO, the first artist book by Gianandrea
Poletta, in collaboration with Untitled Association.
Positioning itself between drawing, sculpture and writing, the work of
Gianandrea Poletta is defined by the artist’s own life experiences. In
his first artist’s book TABOO, published by Cura.books, a selection of
short stories written in the first person, lo-fi cell phone pictures,
and a rich array of ink and marker pen drawings, are brought together in
a sequence that overlaps mediums and temporalities. For Poletta experience
underlies and triggers his entire production process, from his
chronicle writings from the underground of Milan to his livid gestural
drawings depicting ambiguous figures. The artist is not afraid of telling
the truth and TABOO is as much a ‘bildungsroman’ or coming of age
book as it is a praxis in anarchy and freedom. The book includes an introductory
text by Attilia Fattori Franchini.
A limited numbered and signed special edition comes with this book.
Nell’ambito della mostra Felix, Alessandro Di Pietro invita Enrico
Boccioletti a realizzare un intervento sonoro in occasione della Miart
Art Night Non Profit Spaces di sabato 14 aprile 2018.
Felix era ancora un nome, quando Alessandro mi chiese una musica per questa
mostra a cui stava lavorando. L’avremmo presentata in un’occasione speciale,
come colonna sonora di un film che non c’è, e che non si farà (e che se anche si
facesse, nessuno guarderebbe).
Adesso Felix c’è e aleggerà per un po’ a Milano, nella Marsèlleria di via Rezia,
che pur così tanto ha voluto smontare, cambiare, e fare sua, senza mostrarsi mai
completamente. Felix forse si vedrà anche, a un certo punto, ma per il momento
mi accontento di immaginare come suona.
Per questa composizione ho pensato di mancare di rispetto alle aspettative. Come
suona un personaggio inventato? Non si dà, credo, non si realizza mai
completamente.
Sono partito così, da bozzetti improvvisati, praticamente poche note ogni volta,
suonate sulla tastiera con qualche strumento virtuale, o un campione, oppure
versioni diverse di una sequenza midi con minime aggiunte e sottrazioni. Come
succede che un inciampo si fissa a canone?
Questa musica deve suonare come quasi tutto, e come quasi niente allo stesso
tempo: ho delegato tanto al computer, per togliermi di mezzo la nausea
dell’autorialità, ma alla fine non sono riuscito a lasciarlo in pace neanche un
momento.
È una lotta continua, contro le sue dinamiche, la sua natura algoritmica; che
cosa crede, con le sue geometrie, che le sue ragioni contino più delle mie?
Quindi forse un equilibrio, se c’è, è quello tra improvvisazione libera, darsi
dei limiti, ascoltare l’intelligenza della macchina, e ripetere, ripetere,
variare, ripetere ostentatamente, ripetere ostinatamente.
Così sette temi si possono declinare per più di un centinaio di variazioni (e
chissà quante ancora), lasciando che l’esecutore alla fine sia lui, il computer,
memore della mia partecipazione.
Come dicevo, questa musica suona come quasi niente, non è mai del tutto
qualcosa, né qualcosa d’altro. Ci sono molti, forse troppi timbri diversi,
strumenti simulati alla perfezione, che magari sembrano veri, o che tradiscono
la loro digitale spettralità in attacchi e cesure millimetriche, o virtuosismi
impossibili; strumenti suonati davvero, camuffati da lontani antenati o
ipotetici pronipoti; il ricordo di una voce umana: respiri, vocali, suoni velari
e gutturali.
Felix è un personaggio verosimilmente possibile in una quadrilogia improbabile:
questa composizione è per Felix, dovrebbe durare cinque ore, ma potrebbe anche
molto più (o molto meno).
L’importante è, per essere per Felix, che continui a cambiare.
Enrico Boccioletti
Per Felix, 14 aprile 2018