Marta Dell’Angelo / Serena Fineschi – Corpo a corpo
Corpo a corpo prende forma nello spazio della galleria come un confronto sulla misura, sulla qualità tangibile e visibile della presenza fisica, e su come il semplice manifestarsi del corpo possa costituire una dichiarazione politica.
Comunicato stampa
Corpo a corpo prende forma nello spazio della galleria come un confronto sulla misura, sulla qualità tangibile e visibile della presenza fisica, e su come il semplice manifestarsi del corpo possa costituire una dichiarazione politica. Marta Dell’Angelo e Serena Fineschi, esprimono visioni remote tra loro che si dispiegano lungo un ampio arco del visibile: dalla rappresentazione tassonomica di un’iconografia del corpo alla costruzione di condizioni e coordinate attivabili attraverso la rottura dei codici convenzionali cui il pubblico si attiene.
Nelle smagliature di un’epoca che sembra postuma a se stessa rispetto a qualsiasi ambito del pensiero, questa riflessione sul corpo diventa uno strumento ottico per decentrare gli imperativi della dimensione verticale, per uno sguardo che sia poetico e politico secondo il significato più profondamente umano che si possa immaginare di questo binomio.
Le due artiste presentano due progetti nati specificamente per questa occasione, maturati nell’ambito di un tempo lungo di confronto e decantazione, realizzati durante una permanenza a Pisa che le impegna nelle rispettive pratiche accentuando il valore del processo, del dubbio, dell’inclinazione come possibilità aperta. Utilizzando medium diversi, Dell’Angelo e Fineschi creano un tempo modulato di attraversamento dello spazio sensibile dell’arte, un dialogo tra due artiste che si svolge in modo corale grazie alla partecipazione dell’osservatore, chiamato qui a creare ponti tra l’immagine del corpo e la traccia del suo passaggio.
In occasione di corpo a corpo verrà realizzato un catalogo che sarà presentato in galleria nel mese di settembre.
Marta Dell’Angelo (1970), La sua ricerca è centrata sul corpo umano focalizzandosi sul gesto e la postura, attraverso una varietà di linguaggi che vanno dalla pittura alla video installazione, dal disegno alla performance. Si interessa di neuroscienze e antropologia, ha pubblicando Manuale della figura umana (2007) ed. Gli Ori e con Ludovica Lumer C'e' da Perderci la testa ed. Laterza; diplomata all’accademia di Brera, vince nel 2002 il Premio New York. Nel 2004 partecipa per un progetto speciale alla biennale di Mosca, nel 2009 alla Biennale di Tirana, nel 2013 alla biennale di Thessalonikij. il suo lavoro è stato presentato in diverse gallerie in Italia e all'estero e in musei e istituzioni quali: Pac di Milano, Art for the World, Mediateca di Santa Teresa di Milano, Palazzo delle stelline di Milano, Istituto Italiano di cultura Madrid, Palazzo reale di Milano, Triennale e Triennale Bovisa di Milano, GC.AC. di Monfalcone, MAGA di Gallarate, Museion di Bolzano, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Museo del Novecento di Milano, Fondazione G.Cini di Venezia, Nosadelladue di Bologna, Fondazione Remotti di Camogli, MAMbo di Bologna, Muse di Trento, Museo di Villa Croce di Genova; (2015) Srisa di Firenze e Palazzo Fortuny di Venezia; (2015/16) Medizinhistorisches Museum a Berlino, Allestimento di un impaginato opera teatrale Short theatre festival, Macro Roma, 2016 Istituto Italiano di Cultura San Francisco, Fondaco Bruxelles.
Serena Fineschi (1973) vive e lavora tra Siena e Bruxelles. Il suo lavoro, espresso con diversi medium, si concentra sull’importanza dei legami tra gli esseri umani, e riflette in modo particolare anche sulle trasformazioni che tali legami, e il loro mutare, producono. È tra i fondatori e gli ideatori di Grand Hotel, un luogo in movimento che ospita, raccoglie, accoglie e colleziona forme di passaggio provenienti dalle menti e dagli studi degli artisti. Ha ideato l’associazione culturale FONDACO, un progetto per la diffusione dell’arte e degli artisti contemporanei italiani in ambito internazionale. Nel 2016 ha ideato CAVEAU, una cassaforte incassata tra le mura medioevali della città di Siena che ospita idee. Tra le mostre e i progetti a cui ha ha preso parte si ricordano l’attuale residenza annuale a Bruxelles (Belgio) alla Collezione Frédéric de Goldschmidt, Artiste Domiciliè, programma di residenza, Bruxelles (Belgio) a cura della Galleria FuoriCampo, per le mostre al Museo d’arte moderna e contemporanea “Raffaele de Grada”, San Gimignano, a Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno, alla Gallerie Cetraro-Escougnou, Parigi. le personali alla Galleria FuoriCampo di Siena; il progetto speciale Stato di Grazia, nel centro storico di Siena, i molti progetti in corso nella capitale Belga.