Marta Roberti / Juliette Minchin – Rivelazioni

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DI SANT'ORSOLA
via di Sant'Orsola, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
28/06/2024
Artisti
Marta Roberti, Juliette Minchin
Generi
arte contemporanea, doppia personale

La seconda mostra del Museo Sant’Orsola si inserisce nell’ambito del restauro dell’ex convento di Sant’Orsola, destinato a diventare un vasto complesso culturale e artistico.

Comunicato stampa

La seconda mostra del Museo Sant'Orsola si inserisce nell'ambito del restauro dell'ex convento di Sant'Orsola, destinato a diventare un vasto complesso culturale e artistico : un museo con uno spazio per mostre temporanee ed eventi culturali, una scuola d'arte e design, un ristorante, un caffè letterario, un'enoteca e laboratori artigianali, tra cui uno dedicato agli artisti in residenza al Museo Sant'Orsola.

Il museo aprirà ufficialmente i battenti nel 2026, al termine dei lavori di ristrutturazione dell'intero complesso di Sant'Orsola, di proprietà della Città Metropolitana di Firenze. Questi lavori sono stati portati avanti dal Gruppo Artea a partire dal 2023.

Nel 2020, il gruppo francese Artea ha vinto la gara indetta dalla Città Metropolitana di Firenze per la ristrutturazione dell'intero complesso. Dalla fine del 2023, Artea gestisce la concessione per i prossimi 50 anni. I grandi lavori di riqualificazione realizzati da Artea inizieranno alla fine del 2024. Tra il 2021 e il 2023, il Comune di Firenze sarà responsabile del restauro delle parti storiche.

Durante i lavori, una serie di mostre con una dimensione prefigurativa sarà offerta al pubblico, annunciando i particolari orientamenti di questo nuovo centro culturale fiorentino.

 

Il Museo Sant'Orsola ha invitato l'artista Juliette Minchin e la fumettista Marta Roberti a gettare uno sguardo unico su questo luogo ricco di storia e a creare opere originali e oniriche legate a elementi del suo passato. Le due artiste portano l'ex convento in una nuova dimensione, quella del sogno.

Ciascuna delle due artiste si occupa della trasformazione di due spazi distinti : Juliette Minchin lavora nell'ex speziera e nella chiesa “esterna”. Marta Roberti, dal canto suo, si occupa della chiesa “interna” e dei sotterranei dell'ex infermeria, che per la prima volta vengono resi eccezionalmente accessibili al pubblico.

 

Le installazioni e le sculture di cera di Juliette Minchin creano una seconda pelle sopra e intorno ad alcune parti dell'architettura dell'edificio. L'artista evoca lo spettacolare e fugace passato barocco dell'ex convento, mentre Marta Roberti si concentra sui luoghi privati delle suore (dove dormivano e meditavano). Poiché di questi spazi non rimane traccia tangibile, Marta Roberti immagina e trasforma la chiesa “interna” in un'immensa cella monastica, e ne ricopre le pareti con “affreschi” di carta ispirati a scene presenti nei monasteri.

BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI

Juliette Minchin

Diplomata all'École nationale supérieure des Arts Décoratifs in scenografia e des Beaux-Arts de Paris, Juliette Minchin si occupa di scultura, installazione e disegno. Scultrice del tempo che passa, il suo lavoro esplora la trasformazione dei materiali e le temporalità cicliche. Il suo lavoro è organico e la cera svolge un ruolo centrale.

Nel 2023, Juliette Minchin ha presentato un'installazione monumentale La Croix, veillée aux épines nel cuore dello Abbaye de Beaulieu-en-Rouergue, organizzata dal Centre des Monuments Nationaux.

Marta Roberti

Laureata in filosofia all'Università di Verona e diplomata in cinema e video all'Accademia di Belle Arti di Brera, Marta Roberti si esprime attraverso il disegno su carta. Attraverso rappresentazioni di donne e animali, autoritratti e frammenti di paesaggi vergini, esplora il rapporto tra Oriente e Occidente e i loro miti.

Nel 2023 ha collaborato con la Maison Dior. Ha creato composizioni decorative su larga scala per la sfilata Autunno/Inverno 2023-2024, nel Museo Rodin.

IL MUSEO SANT’ORSOLA, UN MUSEO IN COSTRUZIONE

Una delle principali aspirazioni del Museo Sant'Orsola è quella di contribuire a rivelare il passato del sito attraverso l'espressione artistica contemporanea.

Il museo ha assunto una duplice missione : valorizzare il patrimonio materiale e immateriale dell'ex convento e creare un nuovo patrimonio che sia rilevante per i nostri tempi e per le questioni che dobbiamo affrontare.

Una mostra permanente presenterà le testimonianze di ieri e di oggi, in un dialogo fecondo tra passato e presente, per aiutarci a capire meglio e a costruire il futuro.

Il museo sarà gestito dalla Fondation Storia, una fondazione aziendale creata dal gruppo francese Artea. La fondazione sostiene anche il lavoro di artisti contemporanei attraverso commissioni specifiche e un programma di residenze artistiche per talenti emergenti, lanciato nell'estate del 2022.

SULL’EX CONVENTO DI SANT’ORSOLA

Luogo ricco di storia, Sant'Orsola ha subito diverse trasformazioni ed è rimasto un luogo inaccessibile per oltre 40 anni. Nato come convento di monache benedettine all'inizio del XIVᵉ siècle, nel 1435 divenne un convento di monache francescane. Dal 1542 vi riposa la tomba di Lisa Gherardini. Identificata come la Gioconda dipinta da Leonardo da Vinci, è il volto più famoso dell'intera storia dell'arte ! Nel 1797, il generale Bonaparte prese possesso del convento e vi trasferì le suore. Con un editto del 1810, egli pose definitivamente fine alla sua funzione di convento : la dispersione del patrimonio artistico di Sant'Orsola ebbe inizio...