Martin Lucchini – Arte eterna

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA GARE82
Via Villa Glori, 5, 25126, Brescia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lun - sab | 15.00 - 19.00

Vernissage
01/04/2023

ore 18

Artisti
Martin Lucchini
Generi
arte contemporanea, personale

MOstra personale.

Comunicato stampa

Il tempo di realizzazione delle sue opere non si calcola in ore ma in chilometri di filo: tra i quattro e i dodici sono quelli che mediamente l’artista srotola sulle sue tavole, a volte alternando l’utilizzo del bianco e nero, altre tessendo strati di più colori. La tecnica di cui Martin Lucchini (Firenze, 1997) si appropria, traducendola in arte, trova origine nel Curve Stitching, metodo inventato alla fine del XIX secolo dalla matematica Mary Everest Boole come strumento alternativo per l’insegnamento di materie scientifiche ai bambini e che vedeva, grazie a una disposizione ordinata di chiodi e fili, la creazione di motivi geometrici astratti e regolari. Negli anni ’60 questa tecnica viene ripresa e diffusa dalla cultura hippie psichedelica nordamericana, conquistandosi la definizione di String Art (o Thread Art).

Martin Lucchini si avvicina a questo linguaggio nel 2020 dedicandosi alla realizzazione di ritratti di personaggi noti e meno noti ma anche animali colorati in cui a emergere è l’estrema tridimensionalità che l’artista riesce a conferire, grazie ai giochi di luci e ombre che si vengono a creare, in una sovrapposizione di fili solo apparentemente caotica: il suo lavoro è il risultato di un equilibrio tra geometria e immagine, istinto e razionalità, in cui arte e calcolo dialogano in un costante dualismo.

La sua mostra personale “Arte Eterna” diventa occasione per mettere in atto una riflessione sull’arte stessa e sul suo sistema che si arroga il diritto di stabilire cos’è arte e cosa non lo è.

Le opere presentate appartengono a tre nuove serie attraverso cui Lucchini offre il suo punto di vista in merito a ciò che secondo lui rappresenta l’arte per eccellenza, l’arte classica, quella in cui le abilità tecniche erano condizioni irrinunciabili e le opere pensate per durare nei secoli ed essere, appunto, eterne. Le serie “Iliade” e “Odissea” incarnano l’esempio più alto di classicità e le scelte iconografiche dei soggetti si rivelano l’alfabeto perfetto per il racconto che l’artista vuole tessere, sia dal punto di vista tecnico che concettuale.

Con “This is art / This is not art” Lucchini compie una critica lucida e meno sommessa nei confronti di un’arte che si appella a citazioni Pop per nascondere una vuotezza di contenuti e, molto probabilmente, l’incapacità tecnica d’esecuzione. Oggi, una natura morta o un ritratto sembrano non essere più degne di definirsi opere d’arte mentre personaggi di cartoni animati dai colori fluo, dollari incollati alle tele e loghi di grandi brand internazionali sembrano essere i nuovi feticci e status symbol di un collezionismo che forse, non è meno vuoto degli oggetti che sceglie di acquistare.

Federica Picco