Martina Sauter – Always facing things

Informazioni Evento

Luogo
PANISPERNA 74
Via Panisperna 74 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al sabato 15,00-19,00 o su appuntamento

Vernissage
23/11/2016

ore 18

Contatti
Email: egiovagnoni.arteealtro@gmail.com
Artisti
Martina Sauter
Generi
arte contemporanea, personale

Per il secondo appuntamento di Spazio Itinerante, Arteealtro si sposta nel cuore del quartiere romano Monti in uno spazio attualmente in disuso e in attesa di nuova vita.

Comunicato stampa

Per il secondo appuntamento di Spazio Itinerante, Arteealtro si sposta nel cuore del quartiere romano Monti in uno spazio attualmente in disuso e in attesa di nuova vita, che dal 23 novembre al 15 dicembre ospiterà la mostra Always facing things con i lavori di Martina Sauter (Costanza, 1974. Vive a Düsseldorf) e Shira Wachsmann (Tel Aviv, 1984. Vive a Berlino), che esporranno a Roma per la prima volta.
Martina Sauter, fotografa, abbina suoi scatti a fotogrammi di vecchi film per invitare l’osservatore a guardare la scena sia dall’esterno, in modo oggettivo, che dall’interno, in modo soggettivo, rendendolo protagonista di ciò che accade.
La ricerca di Shira Wachsmann verte sul concetto di "casa" e partendo da studi biblici e filosofici s’interroga sul modo in cui questo topos possa fornire approfondimenti sul concetto d’identità. Nei suoi lavori affronta su più livelli la tematica del territorio e delle forme e dei materiali che alludono a rituali arcaici.
Always facing things è un titolo che nasce dalla frontalità dello sguardo che accomuna il lavoro di entrambe le artiste. Uno sguardo che agisce nelle immagini fotografiche della Sauter come una testimonianza diretta e inequivocabile, ma che è lo stesso per i disegni, le immagini e le sculture della Wachsmann. Entrambe affermano che le immagini, le cose sono lì davanti, di fronte a te e non puoi evitarle, ma è necessario prenderne atto, cercare di conoscerle in modo nuovo per renderle davvero parte del proprio mondo.
Un processo che avviene attraverso l'elaborazione di quel senso di mistero che le cose, tutte le cose, anche quelle più banali del quotidiano, manifestano, quando in un certo momento, e senza una logica apparentemente comprensibile, richiamano su di sé un'attenzione assoluta.

Elisabetta Giovagnoni