Mary Weatherford – The Flaying of Marsyas
The Flaying of Marsyas, una mostra di nuovi dipinti realizzati da Mary Weatherford tra gennaio e marzo 2021.
Comunicato stampa
Il Museo di Palazzo Grimani è lieto di presentare The Flaying of Marsyas, una mostra di nuovi dipinti realizzati da Mary Weatherford tra gennaio e marzo 2021. Allestita nel secondo piano del museo, l’esposizione è stata progettata in collaborazione con il noto architetto e designer Kulapat Yantrasast e inaugurerà in concomitanza con l'inizio della 59. Biennale Arte.
Le opere che compongono il ciclo The Flaying of Marsyas sono ispirate al grande capolavoro omonimo di Tiziano del 1570-76 – La Punizione di Marsia, oggi conservato nel Museo Arcivescovile di Kroměříž nella Repubblica Ceca – e riflettono il fascino intramontabile che questo dipinto esercita su Weatherford. Ispirandosi alla delicata tavolozza del pittore rinascimentale e rendendo omaggio alla caratteristica luce di Venezia, Weatherford utilizza la vernice Flashe e luci al neon per restituire l’effetto della tela antica. L'artista risponde alla composizione di Tiziano traducendo il carattere violento del suo tema mitologico in forma più spontanea, alludendo anch’essa al destino, all'alterigia e al rapporto tra l'umano e il divino.
L'approccio di Weatherford alla pittura è radicato nell'esperienza personale ed evoca una varietà di ambienti urbani e rurali attraverso la sperimentazione con la luce, il colore, la struttura, il gesto e l'interazione tra la superficie dipinta ed elementi tridimensionali. Nelle sue opere più note, strati di emulsione vinilica Flashe sono applicati a spugna su pannelli di lino pesante sormontati poi da tubi di vetro al neon, materiale che Weatherford ha iniziato a utilizzare nel 2012 traendo ispirazione da vecchie insegne luminose ancora visibili a Bakersfield, in California, dove allora lavorava come artista ospite. Gettando una luce intensa sui campi regolari di colore dei dipinti, i tubi e i loro cavi di alimentazione spesso sembrano linee disegnate a mano.
The Flaying of Marsyas è accompagnata da un catalogo che include un saggio del noto studioso di Tiziano Nathaniel Silver, William and Lia Poorvu Curator of the Collection e Division Head all'Isabella Stewart Gardner Museum, Boston, Massachusetts.
The Flaying of Marsyas di Mary Weatherford completa l’attuale programma espositivo del museo, che presenta sia arte classica che contemporanea. Il piano nobile di Palazzo Grimani ospita attualmente le mostre Domus Grimani, che si concentra sul ritorno delle statue classiche della collezione Grimani nel Palazzo, e Archinto, una mostra di nuovi e recenti lavori di Georg Baselitz, che include dodici tele realizzate appositamente per la Sala del Portego, un prestito a lungo termine dall'artista al museo. The Flaying of Marsyas e Archinto presentano entrambe il lavoro di artisti contemporanei che hanno tratto ispirazione da un edificio che rappresenta il Rinascimento a Venezia in modo insolito, essendo di stile tosco-romano piuttosto che veneziano. Il mito di Marsia è inoltre rappresentato negli affreschi di Francesco Salviati che decorano il soffitto del Camerino di Apollo, creando così un ulteriore legame tra il palazzo e il nuovo ciclo di Weatherford.
The Flaying of Marsyas e Archinto sono prodotte da Gagosian e organizzate in collaborazione con la Direzione Regionale Musei del Veneto e la Fondazione Venetian Heritage.
Mary Weatherford è nata nel 1963 a Ojai, in California, e vive e lavora a Los Angeles. Le sue opere sono incluse, tra le atre, nelle seguenti collezioni: Museum of Modern Art, New York; Brooklyn Museum, New York; National Museum of Women in the Arts, Washington, DC; Mead Art Museum, Amherst College, Massachusetts; Museum of Contemporary Art San Diego; Hammer Museum, Los Angeles; e Orange County Museum of Art, Newport Beach, California. Tra le mostre personali: The Bakersfield Project, Todd Madigan Gallery, California State University, Bakersfield (2012); Bakersfield Paintings, LAXART, Los Angeles (2012); e Canyon—Daisy—Eden, Frances Young Tang Teaching Museum and Art Gallery at Skidmore College, Saratoga Springs, New York (2020, poi al SITE Santa Fe, New Mexico, nel 2021).
Museo di Palazzo Grimani: Domus Grimani e Archinto
Il Museo di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa è una perla rinascimentale elogiata in passato da viaggiatori, turisti e diplomatici. Oggi, dopo un lungo restauro, si offre ai visitatori in tutta la sua bellezza, riccamente decorato con stucchi e affreschi da artisti come Giovanni da Udine, Francesco Salviati e Federico Zuccari. Il palazzo servì come magnifico sito per la sistemazione scenografica della collezione archeologica della famiglia, che fu poi donata alla Serenissima.
Il piano nobile del museo ospita le mostre Domus Grimani e Georg Baselitz. Archinto.
Domus Grimani celebra il ritorno della collezione di sculture classiche che lasciò il palazzo nel 1594 dopo la morte del suo proprietario, il patriarca Giovanni Grimani, per essere donata alla Repubblica di Venezia. Sviluppata in due capitoli, la mostra è iniziata nel 2019 con il ritorno delle statue nella Tribuna, la camera delle antichità di Giovanni. Nel 2021 è stata completata la seconda parte della mostra, con il riallestimento della Sala del Doge. Domus Grimani è il risultato di una collaborazione tra la Direzione Regionale Musei del Veneto e la Fondazione Venetian Heritage.
Archinto, curata da Mario Codognato e prodotta da Gagosian in collaborazione con Venetian Heritage, è una mostra di opere nuove e recenti dell'artista tedesco Georg Baselitz, che include anche dodici dipinti realizzati espressamente per la Sala del Portego, collocati in cornici settecentesche a stucco, dove fino alla fine del XIX secolo campeggiavano i ritratti della famiglia Grimani. Grazie a uno speciale accordo, queste opere rimarranno in comodato a lungo termine al museo per concessione dell’artista.
L'ampio programma artistico del Museo di Palazzo Grimani e la sua capacità di attrarre importanti partner internazionali testimoniano la sua importanza all'interno della vita culturale della città; mentre il dialogo tra antico e contemporaneo è, ancora una volta, un punto di forza di questo luogo unico.