Masbedo – Time Without End
Un progetto espositivo a cura degli studenti al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Arte, valorizzazione e mercato, Facoltà di Arti e turismo, Università IULM.
Comunicato stampa
Il 7 luglio 2021 l’Università IULM presenta Time Without End, una video scultura pubblica firmata dai MASBEDO ‑ il duo artistico composto da Nicolò Massazza (1973) e Iacopo Bedogni (1970) ‑ realizzata nell’ambito del progetto espositivo curato, organizzato e comunicato dagli studenti al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Arte, valorizzazione e mercato della Facoltà di Arti e turismo, di cui è Preside il prof. Vincenzo Trione. L’iniziativa, in quest’edizione dedicata a esplorare gli orizzonti della video-performance e dell’arte pubblica, si avvale del coordinamento critico della prof.ssa Anna Luigia De Simone e si inscrive nella tradizione espositiva promossa dall’Ateneo nel tentativo di ridurre la distanza tra sistema universitario e mondo del lavoro.
Con questo obiettivo, l’intera comunità IULM si impegna ogni anno nella selezione di una parola intorno alla quale ruotino tutti gli eventi e le attività universitarie: la Word of The Year, lanciata dal Rettore il prof. Gianni Canova sin dal suo primo insediamento.
“Attesa” è il termine scelto per il 2021: interpreta il periodo appena trascorso che ha permesso a tutti ‑ per la sua complessità ‑ di scoprire non solo il senso di frustrazione, ma anche l’energia nascosta nella sospensione, nel vuoto e nella speranza per il futuro. A questa condizione che ha costretto le persone a livello globale a vivere nel tempo lento e dilatato della nuova quotidianità si ispira l’opera presentata dai MASBEDO.
Time Without End è una pensilina simile a quelle poste in corrispondenza delle fermate di tram e bus installata lungo l’area pedonale prospiciente gli spazi di IULM Open Space in via Carlo Bo, 7; un luogo che non vedrà mai il passaggio di alcun mezzo pubblico, ma che, nell’opinione degli artisti, si presenta come emblematico dello stato di attesa, di quel frangente durante il quale si inganna il tempo, magari, guardando lo schermo del proprio smartphone.
Sul lato della struttura un monitor verticale, invece di trasmettere i consueti avvisi pubblicitari, ospita un caleidoscopio di immagini tratte dal mondo del cinema, ribaltandone il formato (da orizzontale a verticale) e incorporandole in dispositivi contemporanei quali smartphone e schermi. Tra i film citati quelli di registi come: Michelangelo Antonioni, Mario Baffico, Ingmar Bergman, Akira Kurosawa, Sam Mendes, John M. Stahl, Robert Wiene.
L'opera si propone dunque come una video scultura pubblica volta a catturare l’attenzione del passante e a destabilizzarlo. Concepita come un laboratorio metacinematografico, si rinnoverà periodicamente in una continua vivificazione di se stessa: nel corso dei mesi gli artisti saranno infatti in grado di modificare da remoto il contenuto trasmesso dal monitor in modo da suscitare domande anziché fornire risposte. Sulla scia di ricerche precedenti come quelle condotte per Videomobile (2018) e Resto (2021), i MASBEDO sfidano le norme espositive della videoarte dando vita a un intervento pubblico che pone in evidenza l’interdipendenza tra dispositivo e narrazione visiva.
MASBEDO. Duo artistico italiano nato nel 1999 dal sodalizio tra Nicolò Massazza (Milano, 1973) e Iacopo Bedogni (Sarzana, 1970).
Nella loro ricerca, i due artisti coniugano il linguaggio del video con le arti visive, le pratiche performative, la coreografia, la letteratura e la musica entro un personale vocabolario artistico, producendo opere intime insieme a lavori d’indagine antropologica, politica e sociale. Negli ultimi cinque anni, in particolare, il loro approccio umanistico nei confronti della tecnologia li ha condotti a sviluppare un dialogo stringente con il mondo del cinema.
Hanno esposto nelle maggiori istituzioni culturali italiane e internazionali. Hanno preso parte alla Biennale di Venezia nel 2009, ad Art Basel nel 2011 e a Manifesta 12 nel 2018. Le loro opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private tra le quali: Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Torino; MACRO, Roma; DA2 Domus Artium 2002, Salamanca; Centro Atlantico de Arte Moderno CAAM, Las Palmas; CAIRN Centre d’art, Digne-les-Bains; Tel Aviv Museum of Art.