Massimiliano Boschini – 1D84DR
La mostra è un tributo a 1984 di Orwell e alla realtà “passata” della DDR. Per questo motivo, la locandina non mostra foto (nella DDR si poteva essere arrestati se si organizzava una mostra), All’inaugurazione ci sarà inoltre la compagnia teatrale Bella d’Este, che replicherà il Ministero dell’amore, la stanza 101, andrà ad arrestare i passanti pe rcondurli alla mostra…
Comunicato stampa
Fra il 1950 e il 1989 i cittadini della DDR hanno vissuto nella paura. La loro vita era la sintesi tra un romanzo di Le Carré e i toni grigi descritti da Orwell in 1984: una società superburocratizzata, vittima di un regime per cui il potere non era un mezzo ma solo il fine. In quest’ottica, durante gli anni sessanta del ventesimo secolo, il Consiglio dei Ministri della DDR, stabilì i criteri di ricostruzione delle città del paese. Le cosiddette Stadtdominanten dovevano dare un nuovo aspetto socialista ai centri storici e al tempo stesso risolvere i problemi abitativi della popolazione. Nella DDR non esisteva la proprietà privata e il sistema dell’assegnazione delle case era particolarmente efficiente. I centri residenziali divennero il fulcro della vita in comune e un sistema di controllo delle masse, dove lo Stato tutto vedeva e tutto spiava. Oggi, a distanza di più di venti anni, Massimiliano Boschini ci mostra cosa è rimasto di quei “luoghi in comune”, con un tributo a 1984 e DDR.