Massimiliano Camellini – Al di là dell’acqua

Informazioni Evento

Luogo
BAG GALLERY
Borgo Ronchini 3, Parma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

16.00 – 21.00 | giovedì domenica (anche su appuntamento)

Vernissage
23/12/2016

ore 18

Artisti
Massimiliano Camellini
Generi
fotografia, personale

La prima tappa del progetto, ancora inedito, vede il fotografo frequentare gli spazi interni delle navi cargo: città stato galleggianti, dove è necessario ritrovare la nuova stabilità quotidiana

Comunicato stampa

Il prossimo 23 Dicembre presso BAG Gallery Parma inaugura la mostra di Massimiliano Camellini: ‘Al di là dell'acqua’. La prima tappa del progetto, ancora inedito, vede il fotografo frequentare gli spazi interni delle navi cargo: città stato galleggianti, dove è necessario ritrovare la nuova stabilità quotidiana; i luoghi del lavoro e i luoghi del riposo, gli spazi comuni e le stanze in cui custodire oggetti, totem e simulacri, tutti elementi capaci di ingannare la distanza dalla terra ferma, capaci di dissimulare quel moto continuo, quel nomadismo da ‘viaggiatori cronici’ contemporanei.

Camellini sceglie navi dalle provenienze geografiche differenti, in modo da intercettare abitudini distanti tra loro: quei residui accumulati nei corridoi, nelle camere, sui comodini, sui davanzali. E sono proprio quegli oggetti, quelle tracce a ricordare la presenza dell'uomo che, nelle fotografie di Camellini, scompare dalla scena. È un gioco di rimandi, di allusioni. Il lavoro è presente, ma sono gli strumenti a riportarlo alla luce: bussole, carte, passaporti. Come schermi di smartphone lasciati nelle proprie stanze a ricordare una relazione a miglia di distanza, un volto di donna, di ragazza. Oggetti simbolici che alludono ad una stabilità necessaria. Perché Camellini racconta un ossimoro, la ricerca di una prassi quotidiana all'interno di uno spazio mobile, in continuo moto verso una meta lontana nel tempo. E tutto succede all'interno della città/nave. Non ci è dato sapere dove si trova il mezzo, gli oblò lasciano trasparire solo paesaggi confusi, ovattati. Forse un porto, forse l'oceano mare, forse altro. Lo spazio si fa claustrofobico, le vie di fuga censurate, ma è proprio questo meccanismo che consente al racconto di farsi studio antropologico, ricerca sul viaggio, sulle abitudini scandite ora per ora. Le immagini ricostruiscono una successione temporale che delimita un'intera giornata: il sonno, il risveglio, il lavoro, i pasti, nuovamente il lavoro, lo svago, il gioco. Non ci sono distrazioni esterne che confondono la narrazione, solo il necessario, nemmeno il colore. Il bianco e nero consente una sintesi maggiore, forse estrema, e la possibilità di distanziare tutto quello che non interessa, tutto quello che rimane fuori da una città-stato, da un oblò che protegge dagli eventi esterni. ‘Al di là dell’acqua’ è un progetto fotografico itinerante di mostre e conferenze; a partire dal 2017 nella città di Genova. Nel’estate 2018 due appuntamenti londinesi. La mostra è accompagnata dal catalogo edito da Greta Edizioni.

BAG GALLERY
Due le sedi: Pesaro e Parma. Un contenitore libertario dove comprendere anche la discussione, il dibattito, il contraddittorio. Il marchio BAG Gallery promuove il lavoro artistico con nuove e stimolanti forme in grado di avere un impatto sulla fotografia, sull’arte contemporanea e sulla cultura in generale. Presso le BAG Gallery avviene l’incontro tra l’opera d’arte e l’esperienza possibile che ne può scaturire. Impegno, creatività e buon gusto il resto degli ingredienti.

MASSIMILIANO CAMELLINI
(Venezia, 1964). Negli anni novanta si avvicina alla fotografia di ricerca. Dal 2001 realizza progetti costituiti da serie di opere dedicate a temi universali. La prima serie è dedicata agli istinti e sogni dell’uomo: appartengono a questo ciclo Oltre le Gabbie (2001), I Volanti (2004), Duel (2006), Nuove Arene (2009), Il laboratorio dell’ossessione (2010), Ore 18.00, l’orario è finito (2012) e l'ultimo Al di là dell'acqua (2016). Frammenti nel tempo: ricerca nella realtà contemporanea segnali spazio-temporali per un’indagine antropologica dell’evoluzione dei contesti urbani: Tram-Frame è il primo lavoro del ciclo. Realizza collaborazioni fotografiche con il mondo del teatro. Vive e lavora tra Reggio Emilia e Milano.