Massimiliano Frumenti – Ri-vestire Vestire di nuovo
L’installazione site – specific è la realizzazione di una visione artistica che si misura con lo spazio che va ad abitare, in questo caso un luogo di eccellenza per quanto riguarda la moda uomo.
Comunicato stampa
RI – VESTIRE
Vestire di nuovo
Massimiliano FRUMENTI Solo exhibition
MAD Rassegna d’Arte Contemporanea a cura di Fabio D’Achille presenta l’installazione site specific di Massimiliano Frumenti “Ri-vestire, Vestire di nuovo”, allestita all’interno dello store Barboni Uomo da venerdì 22 giugno.
L’installazione site – specific è la realizzazione di una visione artistica che si misura con lo spazio che va ad abitare, in questo caso un luogo di eccellenza per quanto riguarda la moda uomo. Da qui si concretizza l’idea di Massimiliano Frumenti di disegnare un percorso che, integrandosi con la location di “Barboni store”, guidi in un viaggio composto da segni e colori, e rappresenti un valore aggiunto al già preesistente. Il tutto si articola a partire dagli spazi esterni con le figure che animano le vetrine: angeli che custodiscono e invitano…
“L’Albero della Vita” anima l’ambiente e fa da contrappunto al paesaggio naturale proseguendo con l’interno contrassegnato da volti, farfalle, cavalli, uomini e donne, come apparizioni. La vita è sogno.
Vestire e rivestire: una sinergia tra arte e moda.
Vernissage con d.j SET Angelo GILIBERTI
con bollicine VENERDI’ 22 GIUGNO ORE 18,30.
Curriculum artistico
Massimiliano Frumenti nasce a Roma nel 1966. Figlio d’arte, non ha frequentato l’Accademia, ma ha trascorso molto tempo nello studio del padre, pittore della prima scuola romana, prendendo però le distanze da quella cifra stilistica. “Dipingere per me è un piacere”, afferma, e il piacere si spegne se ci si ferma a realizzare opere troppo simili tra loro, rientranti in una scuola. Nel 1987 si svolge la sua prima personale intitolata “L’amore è un gran selvaggio”, allestita nella “Galleria Interno 3” in Piazza S. Ignazio di Loyola e presentata da Dario Bellezza. Ha collaborato con il Teatrodanza di Roma nell’allestimento delle scenografie, si è dedicato alla scultura in argilla, che definisce “materia viva”, esponendo a Madrid e in Francia. Ha realizzato installazioni di scena site specific per la “Compagnia Balletto” di Spoleto e per il “Teatro Sala 1” di Roma. Ha lavorato con i registi Mario Mattutini, Riccardo De Torrebuona, Sharou Keradman, Hossein Taheri, Antonio Billo Cannella. Da segnalare la collaborazione con Pina Bausch nella produzione dello spettacolo “Oh Dido” per il Teatro Argentina di Roma. Le sue opere sono esposte in diverse gallerie internazionali: a Milano nella “Now here Gallery” di Orio Verengani; a Roma nella “Galleria Mucciaccia”; a Parigi nella “Galleria Idee des Artistes”; a Madrid nella “Galleria Arte y Naturaleza”. I suoi lavori sono presenti anche in diverse collezioni private: presso la collezione “Massimo Lacchei” di Roma; nella collezione romana “Catherin d’Oleac”; a Parigi presso la collezione “Kerardman”. Hanno scritto di lui: Elio Mercuri, Luca Nicolai, Alessandro Pierotti e Antonio Veneziani. Quest’ultimo lo ha intervistato per la collana “Colloqui d’Arte” edita da Antonio La Porta. E’ tra i fondatori della Biennale d’Arte Contemporanea di Porto Ercole che si svolge nel “Forte Stella”, storica e prestigiosa location disegnata da Michelangelo Buonarroti. Marco Curato ha curato una sua intervista a Radio Rai Internetional. Attualmente vive e lavora tra Roma e Latina.