Massimiliano Precisi
Casa Nannipieri Arte e la Banca di Pisa e Fornacette inaugurano la mostra di Massimiliano Precisi, l’artista amato dal Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli (più volte, negli ultimi anni, è stato chiamato ad esporvi ed esibirsi).
Comunicato stampa
Casa Nannipieri Arte e la Banca di Pisa e Fornacette inaugurano la mostra di Massimiliano Precisi, l’artista amato dal Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli (più volte, negli ultimi anni, è stato chiamato ad esporvi ed esibirsi). Reduci dal successo della mostra su Giacomo Balla e il Novecento a Palazzo Grifoni di San Miniato, sede della Fondazione Carismi, il critico d’arte Luca Nannipieri, l’organizzatrice di Casa Nannipieri Arte Patrizia Ennas e il curatore d’arte Filippo Lotti, insieme con la Banca di Pisa e Fornacette, danno risalto all’arte contemporanea e nello specifico ad un artista, che sta avendo riscontro nazionale, come dimostrano la personale che Precisi aprirà a Milano a fine aprile o la recente esposizione a Londra. Per questo, giovedì 5 aprile presso la sede della Banca di Pisa e Fornacette, Lungarno Pacinotti n.7, Pisa, alle ore 17 ci sarà l'inaugurazione della mostra, che resterà aperta fino alle 19, mentre dal 6 aprile al 10 rispetterà l’orario normale della banca (8:35-17:30). Il saluto iniziale verrà dato dalla padrona di casa la Direttrice sig.ra Miria Marazzato, i relatori che interverranno sono: il critico d’arte Luca Nannipieri, l’organizzatrice di Casa Nannipieri Arte Patrizia Ennas e il giornalista Filippo Lotti.
Afferma Nannipieri: "È difficile non subire il fascino della pittura di Massimiliano Precisi che, certamente, ha dei debiti più o meno consapevoli verso l’arte di Francis Bacon, di Basquiat, di Zoran Music, del Movimento Cobra, ma si impone per una sua evidente, energica, stregonesca e personale capacità di forza narrativa ed espressiva. Non siamo di fronte ad una pittura pacificante, aggraziata, che sollecita una quiete nel nostro sguardo. Al contrario: se quadri di Precisi ci attraggono, lo fanno inquietando: ci attraggono suscitando in noi un moto di inquietudine, di disagio. È infatti molto agitata, scomposta, piratesca, l'attrazione che sentiamo guardando le opere di Precisi. I volti, gli occhi, le stilizzazioni, gli ominidi, i profili, non sono messi sulla tela per suscitare armonia; al contrario, sono lì per provare a distruggerla, a desemantizzarla, ad alfabetizzare una meraviglia, uno stupore, che non passa dall'ordine, dalla compostezza, dalla proporzione, dalla misura, ma al contrario, dal caos, dalla confusione, dall'assenza di proporzioni, di armonie, di grazia".