Massimiliano Vacca – Sulle orme del Mascheraio

Informazioni Evento

Luogo
LINEADARTE OFFICINA CREATIVA
via S.Paolo 31, Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì – mercoledì – venerdì ore 17,00 | 20.00; martedi – giovedì – sabato ore 10,00 | 13.00

Vernissage
08/02/2020

ore 18

Artisti
Massimiliano Vacca
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra di Massimiliano Vacca, artista plastico, “Sulle Orme del Mascheraio”.

Comunicato stampa

Sabato 8 febbraio 2020, presso Lineadarte Officina Creativa, in Via San Paolo 31, inaugura la mostra di Massimiliano Vacca, artista plastico, “Sulle Orme del Mascheraio”.
Le maschere ci guideranno in un percorso magico dove ogni spettatore potrà riscoprirsi protagonista di una primigenia.
“Non è l’uomo a rivelare la maschera, ma il contrario.”*
Durante la serata sarà presentata la perfomance di e con Massimiliano Vacca e Simonetta Boscu, uniti dalla doppia linea quella della vita e quella dell’arte.
Ê lo stesso autore a presentarci l’azione performativa:
“Questa performance nasce da un’esigenza artistica sociale. Dimostrare come il rapporto in una coppia possa tramutarsi
e finire in violenza.
Ho chiesto a Simona se fosse stata d’accordo a realizzare una performance assieme e lei ha accettato la sfida.
Abbiamo voluto trattare l’argomento con l’utilizzo delle maschere per evidenziare le diverse personalità nascoste nell’uomo.
Ciascuno di noi e’ afflitto in misura più o meno accentuata da un conflitto tra ciò che siamo e ciò che ci piacerebbe essere e di solito c’è una parte di noi che ci disturba e fa si che le due immagini stonino, quella è la nostra parte d’ombra , chiamata il lato oscuro.
Diffidenza , conoscenza, innamoramento e poi si fanno strada desideri ossessivi e fantasie oscure per lasciare il posto alla violenza lasciando la propria vittima esanime.”

* “La realizzazione di maschere elaborate in chiave visionaria ci introduce nel mondo dei miti, nell’universo fiabesco delle leggende auree, nel secolo ancestrale che mescola elementi di cultura primitiva, visione onirica e residui di tracce esoteriche ove si tenta di risolvere il problema del rapporto esistente tra sogno e rappresentazione, nel tentativo di esternare proiezioni interiori. Attraverso il calco espressivo come procedimento tecnico, l’Artista rappresenta il costante desiderio dell’uomo a dominare e plasmare la materia mediante l’atto creativo.”
Pepe de Sadel

DIETRO LE MASCHERE L’IRONIA DI UN UOMO…
Nel seguire il percorso di una spirale immaginifica in cui si incontrano finzione e verità, riti ancestrali ed evocazioni, angosce ed allegria, scopriremo che il suo punto di partenza è raffigurato da un semplice manufatto racchiuso negli anfratti della memoria storica : la maschera.
Da sempre la ritroviamo nei riti propiziatori e iniziatici, nonché in contesti teatrali e carnevaleschi, assumendo di volta in volta accezioni comprensibilmente molteplici. La capacità di esorcizzare, propiziare spaventare e ironizzare, segue modi,tempi e regole ispirate dal suo uso specifico.
Forgiare una maschera significa plasmare un’ idea, ed è cosi che l’artista Massimiliano Vacca realizza pezzi unici che vogliono essere “costrutti” satirici, fantasiosi, giocosi, talvolta irriverenti, tesi a comunicare una forte carica emotiva.
Curate nei dettagli e abbellite con inserti atti a rifinirle, le sue maschere riproducono volti umani, animali e figure fantastiche lasciando ampio spazio di immaginazione all’osservatore il quale si imbatte con l’esteriorizzazione familiare, irreale e demoniaca, in un assoluto contesto atemporale .
E’il das il materiale di base utilizzato per la loro realizzazione, una scelta nata inizialmente per caso ma successivamente sposata appieno in quanto si rivela di facile lavorazione permettendo varie ed estrose progettazioni; a far da corollario poi la combinazione di sostanze di origine naturale quali caffè, cipolla, cavolo solo per citarne alcune, con le quali sperimenta nuove tecniche di colorazione.
L’uso di un composto così semplice di regola impiegato soprattutto per fini ludici, rimarca lo stesso carattere giocoso dell’artista intento a dare un’impronta leggera alla propria creazione, la quale non sempre cela un preciso significato portante o un’ideologia manifesta.
Ognuna di esse possiede un titolo che le identifica, frutto della vivace fantasia dell’artista che ne tratteggia lo spirito ironico e burlesco. Contraddistinte da una fisiognomica rimarcata, le rughe dei volti sono volutamente estremizzate al fine di rimarcarne l’umanità, capaci nello stesso tempo di catturare l’attenzione anche di un occhio indifferente e distratto improvvisamente colpito dalle espressioni minuziose.
Inventiva e originalità si aprono a differenti percezioni in una continua e innovativa rielaborazione.
Ciascuna è forma ed emozione da condividere, e, benché non vi sia di regola un filo conduttore che le accomuna, né la predilezione verso precise tematiche, esse spaziano facilmente da personaggi fittizi e irreali ai miti, alle leggende isolane, fino ad arrivare al rimando ai protagonisti della nostra epoca
Tali creazioni offrono al fruitore la possibilità di essere indossate allo scopo di riconoscerne la valenza intrinseca unita alla possibilità di immedesimarsi in svariate personalizzazioni. Figlie dell’umorismo e della vitalità del Mascheraio, suscitano sorrisi e curiosità associando il piacere visivo alla funzione comunicativa.
Tra sogno e rappresentazione rivive così l’infinito viaggio tra realtà parallele…
Ilaria Pilia