Massimo Arduini – Poeti sul Muro
Tra i fondatori di Blocco 13, l’artista propone un’installazione interna fatta di una cinquantina di disegni (ritratti di grandi poeti, da Montale a Pound, da Bentivoglio a Bachman, da Szymborska a Pignotti).
Comunicato stampa
Massimo Arduini mette i “Poeti sul muro”. Tra i fondatori di Blocco 13, l’artista propone un’installazione interna fatta di una cinquantina di disegni (ritratti di grandi poeti, da Montale a Pound, da Bentivoglio a Bachman, da Szymborska a Pignotti) e, sul muro esterno del cortile della galleria, allestisce un’opera site specific realizzata con un’elaborazione grafica. Completa la mostra il libro “Ombra”.
“Poeti sul muro” fa riferimento a diversi momenti storici, di cronaca, ad autori e luoghi, con un evidente riferimento alle pratiche visuali che dal futurismo, passando per le neo-avanguardie degli anni ’60 e sino ai giorni nostri, hanno connotato le ricerche per dare autonomia “visiva” al linguaggio e/o a scardinare i cliché letterari, testuali e poetici. In particolare riprende i “Poemi murali” di Carlo Belloli (1947) e le manifestazioni di Fiumalbo di Adriano Spatola con “Parole sui muri” (1967/68), sino alla recentissima manifestazione di Castel Fiorentino: poesie affisse come manifesti nelle strade della città. Stavolta, spiega Arduini, “non più le poesie ma gli autori, i poeti, gli scrittori, finiscono sul muro. E provocatoriamente sembrerebbe un’esecuzione! La verità è che è anche un omaggio”. L’Olimpo personale dei poeti “viene affisso e calato tra i mortali, quasi ad indicare un modello, uno schema, quasi che le mie ambizioni di ‘poetastro’ potessero essere imposte a questa platea insuperabile”.
Scrive nella presentazione la curatrice della mostra, Rosanna Ruscio: “Quello che prende forma nell’opera di Massimo Arduini - nel suo costruire l’unicità d’ogni ritratto sulla base di regole fisse - è l’idea di un’enciclopedia aperta, aggettivo che, come scriveva Italo Calvino, contraddice il sostantivo enciclopedia, nato dalla pretesa di esaurire la conoscenza del mondo, e quindi come tale, disposta ad includere sempre cose nuove, e dunque anche nuovi poeti”.
Cenni Biografici - Massimo Arduini vive e lavora a Roma dove è nato nel 1964 ed è docente presso l’Accademia di Belle Arti. Dopo alcuni viaggi studio in Francia e Germania e aver conseguito la quadriennale in Pittura si orienta sulla Grafica artistica e proseguendo negli ambiti della Grafica editoriale e del Graphic Design. Collabora infatti con il magazine In Sight dalla sua fondazione per cui ha scritto numerosi articoli. Ha pubblicato nel 2023 per i tipi di Fausto Lupetti Editore l’enciclopedico volume Camera Book_2. Da cui l’omonima mostra recente. Svolge infatti attività curatoriale da lunga data come la collaborazione stessa con Blocco 13 (2022) sino in dietro nel tempo con la casa editrici EsseGi di Ravenna per l’esposizione Libero Libro Essegi (2012). Come artista si è occupato di differenti medium e linguaggi quali fotografia, video, processi di stampa, scrittura. Il medium è il tramite per comporre il “testo” inteso come luogo non solo visivo/dimostrativo ma comunicativo, creativo e di ampliamento esperienziale. L’attività dell’artista riconduce alle varie pratiche fruitive avvalendosi di linguaggi di confine. Dove le connotazioni meta-visive, ludiche e di finzione svolgono un ruolo predominante. La sua attività si connota in alcuni casi di un carattere “performativo”. Ha partecipato a diverse esposizioni in Italia e all’estero. Tra le principali: Galleria Nazionale d’Arte Moderna, MACRO Roma, Galleria Gallerati, Studio Campo Boario, Senzatitolo e Galleria Porta Latina (Roma), Galleria Martano (Torino), Fondazione Berardelli (Brescia), Fondazione Mudima, (Milano), Sartorie Teatrali (Firenze), P8Gallery (Tel Aviv), The Chemistry Gallery e Galerie Makráč (Prague), Galerie Umakart (Brno), Centro Cultural de la Memoria Haroldo Conti (Buenos Aires), Central Academy of Fine Arts (Pechino). Alcuni suoi video hanno partecipato e sono stati selezionati per diversi Contest (come al Visonaria Festival, 2010 e allo Yicca Contest, 2012). Si è occupato di laboratori didattici per diversamente abili presso la Gnam e l’Aipd di Roma. Ha pubblicato, infine, articoli e poesia per le edizioni Essegi, Quaderni dell’Accademia, Perrone, Edigiò. È presente nel n.2 della Rivista d’Arte Contemporanea Senza Titolo per EOS Edizioni. Tra le mostre recenti o più significative: 2023 “Camera Book_2”, Villa Mondragone/Tor Vergata (Monte Porzio Catone) Italy; 2022 “Invito alla lettura con ritratto”, Libridine 2022, Studio Campo Boario, Roma (Italy); 2021 “Le pratiche sinestetiche: poesia visiva ed olfatto”, Fondazione Berardelli, Brescia (Italy); 2020 “Il Paradiso e le sue rappresentazioni” Studio Campo Boario, Roma per RAW 2020 (Italy); 2019 Atelier Macro-Asilo a cura di AA.VV. e G. De Finis, Museo d’Arte Contemporanea di Roma (Italy); 2019 Le Porte dell’Al di là, II Ediz. Galleria Dvojdomek, Heřmanův Městec (Chrudim/Pardubice) Rep. Ceca e nel 2018 presso Galleria Makráč dell’ICM di Praga (REP. Ceca); 2018 We Are All Down, Gallerati Arte Contemporanea, Roma, (Italy); 2017 PoesiArtEtc…con L. Pignotti e A. D’Amico Studio Campo Boario / Libridine Market Roma (Italy); 2016 Batiment de Livres Studio Campo Boario e Accademia di BB.AA. Roma (Italy). E più indietro: 2005 Interno Olandese per le Tribù della Memoria, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, Italy; Rinascimenti e Mutamenti, Palazzo dei Consoli Arconi, Gubbio, Italy e L’Arte a Roma, Ex-Mattatoio, Rassegna Arte Contemporanea, a cura del Macro nel 1997.