Massimo Bartolini – Hum
Il suono è sempre stato un elemento importante nel lavoro di Massimo Bartolini (Cecina 1962), che ora presenta la mostra “HUM”, dedicata a una delle figure più geniali ed enigmatiche del secolo scorso: Glenn Gould, in occasione dell’Omaggio a Glenn Gould con cui l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia celebra l’artista.
Comunicato stampa
La mostra di Massimo Bartolini inaugura il nuovo progetto espositivo della Fondazione Musica per Roma dedicato all’arte del suono: One Space/One Sound, un progetto periodico di tre mostre l’anno per lo spazio espositivo AuditoriumArte.
Il suono è sempre stato un elemento importante nel lavoro di Massimo Bartolini (Cecina 1962), che ora presenta la mostra “HUM”, dedicata a una delle figure più geniali ed enigmatiche del secolo scorso: Glenn Gould, in occasione dell’Omaggio a Glenn Gould con cui l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia celebra l’artista.
Con due inedite installazioni sonore costruite sull’idea della differita, realizzate appositamente per il contesto dell’Auditorium, Bartolini trasforma in maniera sorprendente gli spazi espositivi e crea un’atmosfera di intima suggestione, animata unicamente dalla presenza immateriale della voce, una voce senza corpo, che spogliata dall’ego della presenza dell’artista trova ora il suo senso ultimo nella presenza e nell’interpretazione dello spettatore.
Con la collaborazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’American Academy in Rome.
Si ringrazia il Magazzino d’Arte Moderna, Roma.
Progetto One Space/One Sound
La Fondazione Musica per Roma inaugura una nuova serie di mostre dedicate all’arte del suono: One Space/One Sound. Si tratta di un progetto espositivo periodico che prevede tre appuntamenti l’anno con artisti che lavorano con il suono, ponendo grande attenzione al loro percorso, età e provenienza.
Il progetto è rivolto a installazioni che hanno il suono come loro componente fondamentale, sia per la relazione con lo spazio che per la relazione con l’immagine visiva, scavalcando così la separazione tradizionale, oramai obsoleta, tra le discipline artistiche.
Tratto comune di quest’arte del suono, nonostante le formalizzazioni più diverse, è proprio l’intrinseca relazione tra il suono, l’esperienza visiva e la percezione architettonico/spaziale. Si potrebbe quasi parlare di una spazializzazione sonora e, viceversa, di una sonorità tangibile, per raggiungere una nuova esperienza percettiva.
I prossimi appuntamenti di One Space/One Sound:
2 – 28 febbraio 2013: Zimoun
Ottobre 2013: Francesco Fonassi