Massimo Bigioni – Per chi ha sete di pace
Una mini personale del M° Bigioni, insieme alla presentazione del libro, “Per chi ha sete di pensiero”.
Comunicato stampa
Nella città del Festival dei due mondi, Spoleto, in occasione di una delle più importanti manifestazioni internazionali di musica, arte, cultura e spettacolo, ovvero il Festival dei Due Mondi, i due artisti, Massimo Bigioni e Vincenzo Grieco, danno vita ad una insolita mostra d’arte e letteratura
Interverranno il vicepresidente della Provincia di Perugia, il dr. Aviano Rossi, la Prof. Piccioni Paola, il critico d’arte dr. Emidio Di Carlo, il presidente dello “Spoleto festival art” Prof. Luca Filipponi, la presidente dell’associazione culturale Tiziana Scannella.
La loro fisicità unita alla loro arte, insieme generano una energia di vita, insolita e molto intrigante.
La montagna si unisce al mare e il risultato che si ottiene: “Per chi ha sete di pace”.
Una mini personale del M° Bigioni, insieme alla presentazione del libro, “Per chi ha sete di pensiero”.
Quando il piacere invade la coscienza di chi ha incontrato il buio, in una visione fuori dagli schemi, Massimo Bigioni, dà vita ad una folta e ricca quantità di opere.
Massimo Bigioni, di stile caravaggesco, si distingue in due filoni principali:
• Arte contadina, in cui ama ritrarre personaggi semplici, comuni, come venuti dal buio, per dare luce e dignità, ad ogni individuo. Valorizza così, antichi, veri valori, come “Amore per la terra”, o “Compari all’osteria”.
• Arte sacra, in cui si misura con opere grandi, di espressione di sentimenti sacri, di grande impatto emozionale e visivo, custoditi in luoghi sacri, di culto come ad es. presso il santuario di Leonessa, “San Giuseppe di Leonessa”, in provincia di Rieti
Ciò che unisce la sua pittura, tutta, è la ricerca e il desiderio della “Pace”, che lo ha portato a dirigere per due anni consecutivi il “Festival dell’arte per la pace e il dialogo dei popoli e delle religioni” presso l’ambasciata irachena della santa sede.
La mostra sarà visibile dal 29 giugno al 6 luglio, presso la sala mostra della Biblioteca comunale della città di Spoleto, Palazzo Mauri.
La conferenza stampa verrà fatta il 29 giugno, h. 17,00
Sarà inoltre, presentata, l ‘attività culturale dell’associazione, “Aion Arte e cultura”, di cui l’artista ne è il Presidente. Il calendario degli eventi in programma, prevede:
1. “Terra, arte e tradizioni”, Monteleone di Spoleto, 20 Luglio- 11 Agosto;
2. “Perle di colore sul fiume Velino”, Rieti, 24-25 Agosto;
3. “Festival “Artisti per la pace e l’ecologia”, Festival internazionale della pace, sala Ex Pinacoteca comunale e sala delle Logge Assisi, dal 16 al 22 Settembre;
4. “Spoleto festival Art”, ultima settimana di Settembre- prima di Ottobre;
5. “La culla dell’arte”, Firenze, settimana di Natale, in fase di definizione.
Il M° Vincenzo Grieco, amico, associato e grande filosofo, del M° Bigioni e dell’associazione Aion arte cultura, è una sorpresa continua.
La sua pittura, la sua inquietudine, il voler andare sempre più dentro se stesso, per scavare, scavare ed arrivare a scrivere è un’espressione molto elevata della sua arte, di stile greco classico, di grande impatto emotivo.
«Uomini che non si accontentano della superficie delle cose, ma vogliono andare in fondo ad ogni aspetto della vita ragionando, rendendosi conto di se stessi, del mondo, dei rapporti tra loro e il mondo». È riuscito a trasferire su tela concetti strutturali e strumentali, carichi del proprio pathos, plasmando metafisica e surrealismo da luci e ombre impossibili, in un’atmosfera suggestiva, fronteggiata da soggetti che forse non sono mai esistiti, ma che riecheggiano giornalmente nella vita dell’uomo.
L’artista è un uomo greco, un Omero che cerca con la pittura di dare visibilità ad un pensiero, così come la poesia con l’uso degli aggettivi mira va a rendere visibili e concrete le immagini. Il suo percorso artistico ha compiuto una parabola significativa, partendo con un approccio che si potrebbe definire neoclassico e mirando a riprodurre le forme ed i colori propri dell’arte classica.
Il libro, ricco di strani pensieri uniti a piccoli racconti di esperienze vissute, per stabilire quasi un gioco dialettico tra le esperienze di vita che hanno formato l’uomo e i pensieri, le riflessioni sulla vita che quell’uomo ha prodotto: ma le une si chiariscono alla luce delle altre. È questo a mio avviso la componente più stimolante e ricca di fascino della raccolta. Sicuramente da leggere.