Massimo Catalani – Naturalmente
Alla sede storica in Tortoreto Lido “Piziarte” affianca un secondo spazio. L’inaugurazione avverrà con una mostra di Massimo Catalani.
Comunicato stampa
Alla sede storica in Tortoreto Lido
Il 5 dicembre " Piziarte" affianca un secondo spazio in " Contrada Rio Moro 190 " , 64011 Colonnella (Teramo).
Sulle colline di Colonnella, con alle spalle il massiccio del Gran Sasso e di fronte a pochi Km. Il mare ,circa 60 metri quadri di spazio espositivo ,più 150 di spazio “ open air” dove “ accogliere gli amici e i visitatori durante le belle giornate”.
L’inaugurazione avverrà con una mostra di Massimo Catalani dal titolo “NATURALMENTE”.
A cura di Manuela Cucinella e Patrizia Alice Cucinella
La mostra si terrà dal 5 Dicembre 2015 al 15 Gennaio 2016.
Vernice 5 Dicembre 2015 ore 18.
Nel testo che accompagna la mostra, Barbara Martusciello scrive:
Massimo Catalani è un artista "figurativo" solo apparentemente
tradizionale- nell'accezione comune del termine.
La sua tecnica, innanzitutto, permette ben più dell'illusione
tridimensionale cui l'immagine dipinta aspira: dal magma coloristico le
figure emergono con forza e con vero spessore, ricavato proprio da tale
affioramento della materia pittorica.
Spatolata su spatolata, i suoi ortaggi, la sua frutta, soggetti quotidiani -
quindi ad una prima lettura "facili" - s'impongono all'attenzione del
fruitore incuriosendolo, seducendolo, divertendolo.
Sul quadro non v'è una pedissequa fotocopia della realtà, ma una realtà
altra, molto simile a quella oggettiva, ma tradotta, interpretata,
manipolata. Sempre verosimile.
Ed il gioco è fatto. Il riconoscimento è la regola che vige ed al contempo
un primo traguardo. Perché per Catalani è fondamentale il criterio basato
sulla considerazione che "...Non può esistere un fatto artistico senza un
suo pubblico...", che va conquistato/riconquistato, portato all'arte, arte
non come fatto elitario, ma quotidiano (nell'intenzione di certe esperienze
degli anni '60) che tenti il "recupero del rapporto con il senso comune".
Questa, del resto, è l'utopia che mosse le Avanguardie russe:
l'avvicinamento all'arte d'una quantità più ampia possibile di pubblico.
Ma, per Catalani, questa comunanza con tale assunto non arriva a
condividerne quello "spirito di partito" al quale dovevano adeguarsi gli
intellettuali di quei tempi. Egli, infatti, segue il proprio di spirito,
curioso, attento, polemico e sempre al lavoro concettuale legato intimamente
a quello, per così dire, artigianale.